L’informativa antimafia non può essere rilasciata nei confronti di un libero professionista
Il Consiglio di Stato ha affermato che i liberi professionisti che non siano organizzati in forma d’impresa non possono essere raggiunti da un’informativa antimafia.
Il Consiglio ha così rigettato la tesi di una Prefettura, secondo cui l’art. 100 d.lgs. 159/2011, cd. Codice antimafia, imporrebbe all’Ente locale sciolto per infiltrazione mafiosa di assumere l’informativa prima della stipula di qualsiasi atto negoziale e, quindi, anche di contratti con cui si conferisce un incarico professionale.
Quest’ultima interpretazione è stata ritenuta violativa dei principi di legalità e di tassatività delle ipotesi di incapacità giuridica speciale.
Post di Daniele Iselle
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