Provincia e Stazione Unica Appaltante
Il T.A.R. Veneto ricorda che se la Provincia assume la veste giuridica di Stazione Unica Appaltante in una procedura ad evidenza pubblica che, tuttavia, attribuisce al Comune il compito di curare la verifica di anomalia, ciò non esula l’ente sovraordinato dal porre in essere i controlli e gli esami doverosi e necessitati per verificare la correttezza dell’operato del Comune, pena la sua corresponsabilità nei vizi del procedimento.
Questa sentenza è davvero importante perché, spesso, le S.U.A. attribuiscono ai Comuni i compiti più delicati della gara pubblica (i.e. verifica di anomalia ed esame delle giustificazioni), dimenticandosi che, molte volte, gli enti locali minori non hanno specifiche competenze e professionalità in grado di svolgere questi delicati compiti.
Se un Comune decide di avvalersi della Stazione Unica Appaltante, non dovrebbe contare su di un ente in grado di svolgere in maniera automa e con competenza tutte le analisi che portano poi all’aggiudicazione?
Ha davvero senso attribuire alla S.U.A. solo la fase di apertura delle buste e di predisposizione della graduatoria ed affidare al Comune la successiva e problematica fase di valutazione dell’anomalia?
A mio giudizio la risposta è scontata.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!