Soccorso istruttorio ed avvalimento
Il T.A.R. ricorda che l’istituto del cd. soccorso istruttorio non si applica per sanare la nullità del contratto d’avvalimento.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che l’istituto del cd. soccorso istruttorio non si applica per sanare la nullità del contratto d’avvalimento.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano si sofferma sulla clausola revisionale della cd. revisione prezzi, chiarendone la natura giuridica.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Nel caso di specie, il ricorrente riteneva che l’aggiudicataria, avendo presentato nella propria offerta una pregressa esperienza nel servizio di educativa domiciliare minori, non potesse vantare servizi identici a quelli di gara (servizi di sostegno educativo extrascolastico), come richiesto dal bando.
Il TAR Catania ha respinto il ricorso (anche a causa della genericità dell’esposizione dei motivi), spiegando la differenza tra servizi identici e servizi analoghi nel contenzioso appalti.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che il principio di equivalenza, che permea l’intera disciplina dell’evidenza pubblica, prevede la possibilità di ammettere alla comparazione prodotti aventi specifiche tecniche equivalenti a quelle richieste dalla lex specialis, ai fini della selezione della migliore offerta. Tale principio è diretto ad assicurare che la valutazione della congruità tecnica non si risolva in una verifica formalistica, ma nella conformità sostanziale dell’offerta delle specifiche tecniche inserite nella lex specialis.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto evidenzia che il cd. d.l. Semplificazioni (d.l. n. 76/2020) ha ampliato le possibilità di applicazione del criterio del prezzo più basso nelle procedure ad evidenza pubblica, ponendo come unico limite i divieti di cui all’art. 95, co. 3 del (vecchio) Codice Appalti (d.lgs. n. 50/2016), il che include i “contratti e le forniture di importo pari o superiore a 40.000,00 euro caratterizzati da notevole contenuto tecnologico o che hanno carattere innovativo”: in tali ipotesi, vi è l’obbligo di procedere a gara secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il Giudice ha precisato che la preferenza di un criterio rispetto all’altro, connessa ad esigenze di semplificazione ed accelerazione delle procedure, non richiede particolare motivazione.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto rileva che il “notevole contenuto tecnologico” (da intendersi come “evolutivo”) che impedisce l’applicazione del criterio del minor prezzo in una procedura ad evidenza pubblica è rilevabile solo nel caso il prodotto sia tale da non essere altrimenti sul mercato. In altre parole, qualora il bene oggetto di fornitura, seppur caratterizzato da un’elevata complessità tecnica, sia comunque di comune uso e diffusione nel relativo mercato, la relativa procedura di gara potrà essere soggetta al criterio del minor prezzo.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che, in tema di richiesta di sussidi pubblici, è compito del richiedente fornire la prova del sussistere di tutte le condizioni che ne consentano l’erogazione, mentre alla P.A. spetta il relativo controllo di veridicità.
Post di Alberto Antico – avvocato
Pubblichiamo una nota del Capo di gabinetto del Ministero della Salute, contenente lo schema di Regolamento recante la definizione dei requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici, unitamente all'Analisi tecnico normativa e all' Analisi di Impatto della Regolamentazione, da sottoporre alla Conferenza unificata, al fine di sancire Intesa, ai sensi dell'articolo 20, comma l-bis, del D,P.R. 6 giugno 200 l, n. 380.
Il T.A.R. si sofferma sul criterio che permette di distinguere una concessione di un bene pubblico da una mera locazione.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Catania ha affermato che, ai sensi dell’art. 31, co. 3 T.U. edilizia, possono essere oggetto di acquisizione anche le aree pertinenziali all’area di insistenza dell’immobile abusivo, il che implica l’esercizio di un potere discrezionale da parte del Comune, soggetto ad un onere motivazione particolarmente stringente e al limite normativamente previsto di dieci volte la superficie utile abusivamente costruita.
Post di Alberto Antico – avvocato
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