Author Archive for: SanVittore

Riunione tra giudizi

06 Dic 2025
6 Dicembre 2025

Il TAR Veneto evidenzia che la riunione tra giudizi è possibile solo se gli oggetti sono coincidenti, e non quindi se gli stessi trovano fonte in procedimenti diversi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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TardivitĂ  della memoria di replica

06 Dic 2025
6 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ribadisce la necessità di depositare le memorie ex art. 73 c.p.a. nel termine di mezzogiorno dell’ultimo giorno utile; se successive, risultano inutilizzabili nel giudizio.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Ripetizione dell’indebito, a seguito della declaratoria di inefficacia di un contratto stipulato a valle di una gara pubblica: questioni di giurisdizione

06 Dic 2025
6 Dicembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che spetta al G.O. la giurisdizione sulla domanda di ripetizione di indebito di quanto pagato dalla P.A., in esecuzione di un contratto stipulato dalla stessa (nel caso di specie, a seguito di una procedura per l’affidamento di un sistema automatico di noleggio biciclette, cd. rent a bike) e dichiarato inefficace dal G.A., venendo in rilievo un’obbligazione civilistica a carattere patrimoniale, cui è sotteso un interesse patrimoniale della P.A., sganciata dall’esercizio del potere, trovando l’azione di ripetizione dell’indebito oggettivo fondamento unicamente nell’assenza di causa giustificatrice della dazione, restando irrilevanti le vicende che hanno portato all’effettuazione del pagamento non dovuto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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I controinteressati nei pubblici appalti

06 Dic 2025
6 Dicembre 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che la natura e il livello di tutela dell’interesse a concorrere all’aggiudicazione – che è e resta strumentale e non finale – non muta in ragione del numero di partecipanti alla procedura, perché nel rapporto con il bene della vita si inserisce, in ogni caso, la necessaria intermediazione provvedimentale della P.A. procedente, chiamata, a valle dell’apertura delle offerte, ad assumere, all’esito di complesse valutazioni, le determinazioni definitive sull’opportunità o no di contrarre. Prima di tale decisione, ogni concorrente è titolare solo dell’interesse ‒ non tutelato dall’ordinamento ‒ a confrontarsi con la platea più ristretta possibile di candidati, non idoneo a fargli acquisire la qualità di controinteressato nel giudizio in cui altri stia coltivando il proprio interesse, parimenti strumentale, a partecipare alla procedura.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Disegno di legge contenente la delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni.

La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con l’obiettivo primario di semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. Il testo fa seguito al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, cosiddetto “Salva casa”, che ha operato una prima semplificazione.

L’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni ha la finalità, inoltre, di porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi.

L’intervento normativo riguarda, in primo luogo, la disciplina legislativa di settore relativa alla sicurezza delle costruzioni, che necessita di un aggiornamento alla luce delle moderne tecniche costruttive e delle accresciute esigenze di sicurezza sismica ed energetica.

Si prevede, inoltre, di favorire il coordinamento con le disposizioni urbanistiche e le altre normative di settore come la disciplina dei beni culturali e paesaggistici. Infine, si semplifica la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e si rafforza l’efficacia e la trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e degli altri titoli del settore edilizio.

Introdotto il femminicidio nel codice penale

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Con la l. 2 dicembre 2025, n. 181 (pubblicata in G.U., Serie generale n. 280 del 02.12.2025), che entrerà in vigore il 17.12.2025, è stata approvata la legge di introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime.

La legge è consultabile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-12-02&atto.codiceRedazionale=25G00187&elenco30giorni=false.

Si ricorda che, come affermato da autorevoli autori, la parola femminicidio non designa il sesso della vittima, bensì l’(esecrabile) motivo dell’uccisione, cioè impedire alla donna, in quanto donna, di assumere e attuare scelte di vita, senza rendere conto ad altri. Secondo le parole del neo-introdotto art. 577-bis cod.pen., si ha un femminicidio quando l’uccisione avviene come atto di odio o di discriminazione o di prevaricazione o come atto di controllo o possesso o dominio in quanto donna, o in relazione al rifiuto della donna di instaurare o mantenere un rapporto affettivo o come atto di limitazione delle sue libertà individuali.

Si allega un prospetto delle modifiche apportate al (solo) codice penale dalla nuova legge (che però interviene anche su diversi altri punti dell’ordinamento).

Post di Alberto Antico – avvocato

introduzione nel cod. pen. del femminicidio

Azione avverso il silenzio-inadempimento e sopravvenienza del provvedimento amministrativo

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Il TAR Sardegna ha affermato che il presupposto, ai sensi dell’art. 117 c.p.a., della condanna della P.A. per il silenzio-inadempimento illegittimamente serbato sull’istanza dell’interessato è che al momento della pronuncia del giudice perduri l’inerzia della P.A. inadempiente e che dunque non sia venuto meno il relativo interesse ad agire: l’adozione da parte della stessa P.A. di un provvedimento esplicito, in risposta all’istanza dell’interessato o in ossequio all’obbligo di legge, rende il ricorso o inammissibile per carenza originaria dell’interesse ad agire (ove il provvedimento intervenga prima della proposizione del ricorso) o improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, se il provvedimento intervenga nel corso del giudizio all’uopo instaurato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rito avverso il silenzio-inadempimento e mere attivitĂ  materiali della P.A.

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che in tema di azione contro il silenzio-inadempimento ex artt. 31 e 117 c.p.a., il rimedio giurisdizionale è esperibile soltanto nei casi in cui sussista in capo alla P.A. un obbligo giuridico di provvedere mediante l’adozione di un atto amministrativo tipizzato, volto a incidere nella sfera giuridica del richiedente. Tale ipotesi non sussiste quando l’istanza del privato concerna l’esecuzione di mere attività materiali – come interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria di un alveo fluviale o di pulizia di un corso d’acqua – che non postulano l’adozione di un provvedimento amministrativo espresso. In tali casi, l’inerzia della P.A. non integra violazione dell’obbligo di provvedere di cui all’art. 2 l. 241/1990, ma può eventualmente costituire mera omissione di fatto priva di rilievo ai fini del rito sul silenzio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Modifica della domanda nel giudizio amministrativo

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ha sottolineato che la modifica della domanda a fini risarcitori è possibile solo se la domanda inizialmente proposta di annullamento sia ammissibile; nel caso inverso, la declaratoria di inammissibilità assorbe in sé ogni profilo della domanda di annullamento, anche quale valutazione incidentale a successivi fini risarcitori.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Azione intentata dal tutore

05 Dic 2025
5 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ribadisce che l’azione per ottenere l’annullamento di un provvedimento amministrativo rientra tra quegli atti per cui è obbligatoria la previa autorizzazione del Giudice tutelare, essendo vietato al tutore di intentare tale tipologia di giudizio.

La suddetta legittimazione ad causam, quindi, costituisce condizione necessaria per la regolare costituzione della parte e la sua carenza può essere rilevata anche d’ufficio dal giudice; inoltre, l’onere della prova dell’esistenza di tale autorizzazione del Giudice spetta al (presunto) rappresentante legale che intenta la causa.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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