Author Archive for: SanVittore

La finanza di progetto e il partenariato pubblico privato: webinar del Comune di Spinea

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Lunedì 10 novembre 2025, dalle 9.30 alle 13.30.

Relatore dott. Gianpiero Fortunato

Coordinatore scientifico arch. Fiorenza Dal Zotto

Programma:

Come si imposta un procedimento di PPP di iniziativa privata?

Come si imposta un procedimento di PPP di iniziativa pubblica?

Quali sono le differenze e quale procedimento è meglio preferire in relazione alle diverse circostanze?

Come si valutano le proposte che vengono presentate nella fase preliminare e che portano a individuare il soggetto promotore che avrĂ  il diritto di prelazione?

Che tipo di valutazione è quella che porta a selezionale la proposta del promotore? Si tratta di valutazioni tecniche, politiche, tecnico-politiche? Con quale provvedimento si seleziona la proposta?

Si chiede che venga analizzato concretamente un provvedimento con il quale viene individuata, tra piĂą proposte, quella del proponente che diventa promotore.

Si chiede che venga illustrato uno schema con individuate le varie fasi di attuazione del procedimento con anche indicato specificamente se poi il provvedimento corrispondente alle fase esaminata sia politico - precisando se di giunta o di consiglio - o gestionale e , in tal caso, se del rup o di altri soggetti.

Illustrazione di casi concreti che ci facciano capire, con esempi, come procedere.

Verrà poi dedicata particolare attenzione ai rilievi sollevati dalla nota della commissione europea dell’8 ottobre 2025 e, in particolare, si chiede di poter individuare quali accorgimenti è utile seguire proprio in relazione alle criticità sollevate dalla commissione. In attesa che l’Italia adegui il codice degli appalti ai rilievi sollevati, con particolare riferimento ai vizi di trasparenza relativi alla fese di selezione dell’offerta del promotore, come è opportuno muoversi? Ci sono degli accorgimenti che possiamo preveder già fin d’ora per evitare che la procedura poi crei evidenti disparità di trattamento e pregiudichi principi di trasparenza e di accesso al mercato?

Webinar10-11-25 Programma

La responsabilitĂ  risarcitoria della P.A. per lesione di un interesse legittimo

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la responsabilitĂ  della P.A. per lesione di interessi legittimi, sia da illegittimitĂ  provvedimentale, sia da inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, ha natura di responsabilitĂ  da fatto illecito aquiliano: di conseguenza, costituiscono elementi costitutivi di questa fattispecie sia i presupposti di carattere oggettivo (prova del danno e del suo ammontare, ingiustizia dello stesso, nesso causale), sia quelli di carattere soggettivo (vale a dire dolo o colpa del danneggiante).

Se è vero che in sede di giudizio per il risarcimento del danno derivante da provvedimento amministrativo illegittimo, il privato danneggiato può limitarsi ad invocare l’illegittimità dell’atto quale indice presuntivo della colpa, restando a carico della P.A. l’onere di dimostrare di essere incorsa in un errore scusabile, è pure vero che la presunzione di colpa della P.A. può essere riconosciuta solo nelle ipotesi di violazioni commesse in un contesto di circostanze di fatto e in un quadro di riferimento, giuridico e fattuale, tale da palesarne la negligenza e l’imperizia, cioè l’aver agito intenzionalmente o in spregio alle regole di correttezza, imparzialità e buona fede nell’assunzione del provvedimento viziato.

Pertanto la responsabilità deve essere negata quando il quadro fattuale e/o giuridico non sia così certo da palesare la negligenza e l’imperizia della P.A.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La risarcibilitĂ  del danno non patrimoniale

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la risarcibilità del danno non patrimoniale presuppone che il fatto illecito sia astrattamente previsto come reato, ovvero è necessaria una espressa previsione di legge, ovvero ancora venga in rilievo una lesione di diritti inviolabili della persona, come tali costituzionalmente garantiti. Quest’ultima è risarcibile - sulla base di una interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 2059 c.c. - anche quando non sussiste un fatto-reato, né ricorre alcuna delle altre ipotesi in cui la legge consente espressamente il ristoro dei pregiudizi non patrimoniali, a tre condizioni: a) che l’interesse leso - e non il pregiudizio sofferto - abbia rilevanza costituzionale; b) che la lesione dell’interesse sia grave, nel senso che l’offesa superi una soglia minima di tollerabilità; c) che il danno non sia futile, vale a dire che non consista in meri disagi o fastidi, ovvero nella lesione di diritti del tutto immaginari, come quello alla qualità della vita o alla felicità.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Condizioni dell’azione (in materia di antenne telefoniche)

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Nel caso di specie, alcuni cittadini impugnavano gli atti autorizzatori di una stazione radio base.

Il TAR Liguria dichiarava il ricorso inammissibile, per non aver i ricorrenti adeguatamente dimostrato la legittimazione e l’interesse ad agire (la vicinitas, pur presente, non era stata ritenuta adeguatamente provata e corroborata da lesioni ulteriori).

Il Consiglio di Stato ha dissentito (alcuni privati risiedevano a 20 m dall’intervento; altri a 30 m; la lesione della visuale era pressoché certa).

La legittimazione a ricorrere va verificata alla luce dei due criteri della qualificazione e della differenziazione. Il primo impone di accertare quali siano i dati normativi di riferimento che consentono di qualificare l’interesse azionato come giuridicamente tutelato e protetto. Il secondo differenzia la situazione in relazione ad un potere amministrativo concretamente esercitato o in corso di esercizio nell’ambito del procedimento rispetto alla generalità dei consociati.

In caso di erroneità della declaratoria di inammissibilità del ricorso, non vi è ragione di rimettere la causa al giudice di primo grado ai sensi dell’art. 105 c.p.a., qualora non sussista un errore ricavabile da una motivazione apparente o riferibile a circostanze non pertinenti, tale quindi da denotare con ogni evidenza una conoscenza approssimativa o molto lacunosa dei fatti di causa. Viceversa, in caso di riforma, per trattenere e decidere il merito, occorre che la decisione stessa, per quanto viziata in punto di diritto, costituisca una base valida in fatto.

L’interesse ad agire non si esaurisce in una mera dimensione patrimoniale ma contempla, altresì, gli aspetti di natura non patrimoniale che attengono alla vivibilità, alla fruibilità, al benessere, in generale, al godimento del bene, interessi che devono ritenersi incisi dall’edificazione in zona prossima alle proprietà.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il contenuto della sentenza

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’esatto contenuto della sentenza va individuato non alla stregua del solo dispositivo, bensì integrando questo con la motivazione, nella parte in cui la medesima riveli l’effettiva volontà del giudice. Ne consegue che va ritenuta prevalente la parte del provvedimento maggiormente attendibile e capace di fornire una giustificazione del dictum giudiziale.

La portata effettiva del giudicato va, invero, ricostruita sulla base di una lettura congiunta del dispositivo della sentenza e della parte motiva, che vanno inoltre correlati ai dati oggettivi di identificazione delle domande (causa petendi e petitum) proposte dalla parte ricorrente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La vicinitas non basta per l’interesse a ricorrere in giudizio

31 Ott 2025
31 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la sola vicinanza agli immobili non basta a fondare l’interesse a ricorrere avverso il titolo edilizio; è, infatti, necessario dimostrare l’esistenza di uno specifico pregiudizio. Quest’ultimo può consistere, ad esempio, nella diminuzione di aria, luce, visuale o panorama, oppure nelle menomazioni di valori urbanistici e nelle degradazioni dell’ambiente in conseguenza dell’aumentato carico urbanistico in termini di riduzione dei servizi pubblici, sovraffollamento, aumento del traffico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Approvata la riforma costituzionale in materia di carriera e giudizio disciplinare dei magistrati ordinari: la parola al referendum

30 Ott 2025
30 Ottobre 2025

Nella seduta del 30.10.2025, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl costituzionale recante norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare.

Poiché il testo è stato approvato a maggioranza assoluta, è probabile che verrà sottoposto a referendum (verosimilmente, in primavera), per il quale non è previsto alcun quorum, perciò a prescindere dal numero di votati, il popolo potrà approvare o respingere la riforma costituzionale.

Si allega un prospetto con le modifiche che si vorrebbero apportare alla Costituzione.

Post di Alberto Antico – avvocato

riforma della Costituzione sulla magistratura ordinaria

Esonero dal contributo di costruzione per gli imprenditori agricoli

30 Ott 2025
30 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la normativa edilizia prevede due requisiti per la fruizione dell’esonero dal contributo di costruzione ex art. 17, co. 3, lett. a d.P.R. 380/2001: uno oggettivo (la funzionalità delle opere alla conduzione del fondo) ed uno soggettivo (la qualificazione del beneficiario quale imprenditore agricolo a titolo principale).

A seguire, il TAR ha fornito chiarimenti in merito a tali requisiti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La disciplina dei rapporti aero-illuminanti in Veneto

30 Ott 2025
30 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la circolare P.G.R. Veneto n. 13 del 01.07.1997, tuttora vigente, faceva riferimento al diritto della sicurezza sul lavoro per come disciplinato dal d.lgs. 626/1994. Con l’approvazione del d.lgs. 81/2008 (cd. T.U. sicurezza sul lavoro), la circolare stessa conserva la sua efficacia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Piano Casa e specifiche norme di tutela

30 Ott 2025
30 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’espressione “specifiche norme di tutela da parte degli strumenti urbanistici e territoriali che non consentono gli interventi edilizi previsti” di cui all’art. 9, co. 1, lett. c l.r. Veneto 14/2009 può essere interpretata in termini non necessariamente riferibili ai singoli edifici, ma anche con riguardo ai vincoli interessanti aree o zone meritevoli di protezione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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