Author Archive for: SanVittore

Condono e cambio di destinazione d’uso

12 Ago 2022
12 Agosto 2022

Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione dell’art. 3 l.r. Veneto 21/2004, secondo cui, per gli immobili vincolati ex art. 32 l. 47/1985, sono condonabili le sole modifiche alla destinazione d’uso che rendano residenziale un immobile utilizzato, antecedentemente, per altri fini.

Ai fini del caso di specie, nemmeno la destinazione a luogo di culto fa eccezione a questa regola.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Approvata la riforma della giustizia tributaria

11 Ago 2022
11 Agosto 2022

Pubblichiamo il link al comunicato del Ministero delle Finanze

https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2022/Approvata-la-riforma-della-Giustizia-tributaria/

Pubblichiamo inoltre il link a un post di Fisco e Tasse che illustra la riforma

https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/14939-riforma-giustizia-tributaria-in-32-punti-approvata-definitivamente-dalla-camera.html

Tipologie del terzo condono

11 Ago 2022
11 Agosto 2022

Il TAR Veneto ha affermato che l’abuso che non presenti alcun incremento volumetrico non è riconducile alla tipologia 1 del condono ai sensi della l. 326/2003: nel caso di specie, si trattava della tipologia 3.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Condonabilità del cambio di destinazione d’uso

11 Ago 2022
11 Agosto 2022

Il TAR Veneto ha affermato che il condono edilizio di un cambio di destinazione d’uso richiede che le opere funzionalmente completate siano idonee e univocamente dirette all’utilizzo diverso rispetto a quello assentito; qualora, invece, dette opere fossero compatibili con l’utilizzo autorizzato, non emergerebbe allo stato alcun abuso da condonare.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il TAR boccia la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area alpina del Comelico e del Cadore

10 Ago 2022
10 Agosto 2022

Il TAR Veneto, su ricorso della Regione Veneto e dei comuni interessati,  ha annullato il decreto n. 1676/2019 del 5 dicembre 2019, emesso dal Direttore generale della Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, avente ad oggetto la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area alpina compresa tra il Comelico e la Val d’Ansiei, Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore (BL), ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d), 138, comma 3, e 141 del d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

In primo luogo, il TAR ha ritenuto che l'istruttoria ministeriale fosse carente e basata su dati non attuali: n particolare, i ricorrenti hanno offerto prova che il territorio dei comuni interessati dal vincolo era già soggetto a misure di protezione ex lege per oltre il 96% della superficie (in luogo del 75% indicato dall'Amministrazione).
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Ha inoltre ritenuto perplessa e contraddittoria la motivazione del provvedimento, specialmente là dove l'apposizione del vincolo era stata giustificata con l'esigenza di "evitare lo spopolamento e il declino economico delle aree alpine interessate dal decreto".
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Scrive il TAR: "appartiene, infatti, alla comune esperienza la considerazione secondo cui l’apposizione di una disciplina vincolistica quale quella per cui è causa, accompagnata da una disciplina d’uso che non lascia in concreto alcun margine autorizzativo (o quasi) per la creazione di nuove strutture turistiche, sciistiche o, più in generale, ricettive (come i parcheggi o gli spazi attrezzati per il camping), finisce di fatto per comprimere irrimediabilmente le possibilità di sviluppo economico e sociale delle aree interessate, favorendo ulteriormente il fenomeno dello spopolamento delle aree montane che il decreto vorrebbe contrastare".
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La sentenza del TAR è innovativa nella parte in cui riconosce che una disciplina vincolistica troppo rigida può costituire un freno allo sviluppo delle comunità locali.
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Le amministrazioni sono dunque chiamate a valutare attentamente le misure di protezione, allo scopo di assicurare un bilanciamento tra la tutela del paesaggio e la necessità di sviluppo della comunità locali, la cui presenza costituisce un elemento caratterizzante degli stessi valori ambientali protetti.
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Relazione illustrativa sullo schema di decreto legislativo di riforma del processo civile

10 Ago 2022
10 Agosto 2022

Il Governo ha elaborato uno schema di decreto legislativo in attuazione alla legge 26 novembre 2021, n. 206, recante “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”.

Pubblichiamo la relazione illustrativa allo schema di decreto legislativo.

Rel_Illustrativa riforma processo civile

Obblighi in capo ai Comuni delle Colline del Prosecco

10 Ago 2022
10 Agosto 2022

Il TAR Veneto ha ricordato che con la D.G.R.V. n. 1507 del 15.10.2019 è stato approvato il disciplinare tecnico allo scopo di uniformare gli strumenti di pianificazione urbanistica e i regolamenti edilizi ai valori riconosciuti dall’UNESCO.

L’art. 1, co. 2 l.r. Veneto 6 giugno 2019, n. 21 obbliga i Comuni interessati ad adeguare gli strumenti urbanistici alla suddetta delibera entro 18 mesi dalla sua pubblicazione sul B.U.R.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Valori dell’azoto nei fertilizzanti

10 Ago 2022
10 Agosto 2022

Il TAR Veneto afferma la legittimità della scelta regionale di prevedere un valore di efficienza dell’azoto pari ad 1 (quindi, 100% di efficienza di assorbimento da parte delle piante) per qualsiasi tipo di fertilizzante, a prescindere dalle sue effettive componenti, in quanto risponde alla finalità stabilita dalla cd. direttiva Nitrati e dal T.U. Ambiente di limitarne l’uso e, dunque, la dispersione nell’ambiente. Si tratta in ogni caso di una valutazione discrezionale, contestabile solo per palese illogicità e irragionevolezza.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Art 38 DPR 380/2001: se l’opera viola la normativa sismica, la demolizione non può essere sostituita dalla sanzione pecuniaria

09 Ago 2022
9 Agosto 2022

Una sentenza del TAR Toscana, che dovrebbe essere la prima sul tema, evidenza l'importanza crescente della normativa in materia sismica.

L'articolo 38 del DPR 380 disciplina i provvedimenti conseguenti all'annullamento di un titolo edilizio e in alcuni casi consente di sostituire la demolizione delle opere diventate abusive a seguito dell'annullamento del titolo edilizio col pagamento di una sanzione pecuniaria (è un altro caso di fiscalizzazione, oltre a quello previsto dall'articolo 34).

La sanzione pecuniaria non può essere irrogata (e, quindi, l'opera va demolita), se l'opera viola la normativa sismica.

Post del Dott. Ing. Mauro Federici   

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Annullamento d’ufficio di titoli edilizi

09 Ago 2022
9 Agosto 2022

Il TAR Veneto ha accolto il ricorso con cui il privato impugnava l’annullamento in autotutela di un permesso di costruire e di un’autorizzazione paesaggistico-ambientale, per non avere il Comune adeguatamente motivato in ordine alla presunta erroneità della progettazione e alla sussistenza dell’interesse pubblico all’autotutela.

Post di Alberto Antico – avvocato

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