C’è l’onere di impugnare l’arresto procedimentale
Il T.A.R. afferma l’obbligo di impugnare gli atti che costituiscono un arresto procedimentale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. afferma l’obbligo di impugnare gli atti che costituiscono un arresto procedimentale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano ricorda che, alla luce della recente giurisprudenza del Consiglio di Stato, il termine cd. ordinario per promuovere il ricorso principale o per motivi aggiunti avverso l’aggiudicazione altrui (trenta giorni dalla “piena consoscenza”, ex art. 120, c. 5 c.p.a.) può essere dilatato fintantoché che la S.A. acconsente all’accesso agli atti, ex art. 76 del d. d. lgs. n. 50/2016-
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha distinto i casi in cui la procura alle liti rilasciata all’estero necessita della legalizzazione da parte dell’autorità consolare italiana, dai casi in cui è sufficiente la formalità della cd. apostille.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Il convegno si svolgerà domani, venerdì 3 aprile 2020, sulla piattaforma Zoom dalle 15.30 alle 17.
Interverranno: avv. Stefano Bigolaro, avv. Michele Tiengo, prof. avv. Mario Bertolissi e altri.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione e fino ad esaurimento dei posti sulla piattaforma ZOOM.
Per informazioni ed iscrizioni: E-MAIL CATVENETO@GMAIL.COM
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Pubblichiamo il d.P.C.M. del 01 aprile 2020 contenente la proroga fino al 13 aprile pv. delle cd. misure restrittive per contrastare le diffusione del Covid-19 già previste dai precedenti decreti ministeriali ed interministeriali.
L'avv. Gianni Solinas, dello studio MDA di Padova, che sentitamente ringraziamo, ci invia un articolo, che volentieri pubblichiamo, relativo ai rapporti tra il cliente e la banca in conseguenza dei provvedimenti legislativi e regolamentari riguardanti l'emergenza COVID-19
Il TAR Veneto ha ricordato che il preavviso di rigetto ex art. 10-bis l. 241/1990 si applica anche ai procedimenti di sanatoria e condono edilizi, ma, se la P.A. non lo invia, non è detto che il diniego finale sia sempre illegittimo.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Il TAR Veneto ha fornito la risposta, a partire dall’art. 177 d.lgs. 50/2016.
Nel caso di specie, il concessionario aveva correttamente disposto una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del contratto di noleggio, lavaggio e manutenzione dei dispositivi ad alta visibilità.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Nel caso di specie, il Comune negava al privato il PdC per la ristrutturazione del proprio immobile con Piano Casa ex art. 3 l.r. Veneto 14/2009 ss.mm.ii., poiché l’immobile aveva destinazione commerciale ma ricadeva in Zona agricola, perciò difettava il requisito dell’insistenza del manufatto in Zona propria.
Il privato impugnava il diniego, affermando che la destinazione commerciale era stata oggetto di condono.
Il TAR Veneto ha respinto il ricorso, rilevando che il condono non permetteva di ritenere presente il requisito della Zona propria.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Il T.A.R. Veneto ricorda che per il rilascio/revoca della licenza del porto d’armi ha P.A. gode di un amplio potere discrezionale, che si sostanzia in un giudizio probabilistico e/o prognostico, censurabile solo difetto di istruttoria/motivazione o per macroscopici vizi di illogicità/irragionevolezza.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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