Alla concessione di servizi non si applicano le norme sui RTI
Il T.A.R. Veneto stabilisce che l’art. 37 del D. Lgs. N. 163/2006 (“Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di concorrenti”) non si applica alle concessioni di servizi.
Il T.A.R. Veneto stabilisce che l’art. 37 del D. Lgs. N. 163/2006 (“Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di concorrenti”) non si applica alle concessioni di servizi.
Il T.A.R. Bolzano si occupa dell’occupazione del suolo pubblico per l’installazione di un impianto pubblicitario, statuendo che, se gli spazi sono contingentati, serve un gara pubblica per poter affidare questa concessione.
Il T.A.R. Milano ricorda che, di solito, il ricorso c.d. paralizzante va analizzato prioritariamente rispetto a quello principale. Quest’ultimo, però, può essere scrutinato per primo se sussistono ragioni di economia processuale, ovvero se sia palesemente infondato.
Il T.A.R. Trento si occupa del rapporto tra il rincorso principale e quello incidentale chiarendo in quali casi vada esaminato prioritariamente l’uno o l’altro. Il Collegio, in particolare, si sofferma sull’ipotesi in cui i ricorsi de quibus sono proposti dalle uniche due ditte partecipanti alla gara.
Il T.A.R. Milano si occupa dell’applicazione dell’istituto della revoca alle procedure di project financing regolate degli artt. 152 e ss. del D. Lgs. n. 163/2006. Nella sentenza il Collegio chiarisce che la revoca prevista dall’art. 158 del Codice Appalti – ed il connesso indennizzo – si applica solamente se la procedura de qua (rectius la […]
Il T.A.R. Milano ricorda che spetta alla stazione appaltante valutare la gravità o meno di un reato e che, di conseguenza, il concorrente è sempre tenuto a dichiarare le condanne previste dall’art. 38, c. 1, lett. c), del D. Lgs. n. 16372006 del Codice Appalti. L’omessa indicazione delle condanne penale, infatti, ne determina l’esclusione.
Il T.A.R. Milano chiarisce in modo esemplare il contenuto dell’istituto dell’avvalimento previsto dagli artt. 49 del Codice Appalti e 88 del Regolamento attuativo. I Giudici, nello specifico, danno contezza dell’evoluzione giurisprudenziale che ha portato ad applicare questo istituto anche ai requisiti soggettivi. In ragione di ciò giungono ad affermare che si applichi anche all’autorizzazione per […]
Il T.A.R. Milano si sofferma sulle clausole del bando di gara che, essendo immediatamente escludenti perchĂ© introducono dei requisiti di ammissibilitĂ /partecipazione, devono essere impugnate subito. Nello specifico il Collegio afferma che la norma contenente il divieto di ottenere l’aggiudicazione di piĂą lotti non configura affatto una norma escludente e che, di conseguenza, deve essere impugnata […]
Il T.A.R. Milano enuncia i principi che l’Amministrazione deve rispettare in sede di verifica delle offerte.
Il T.A.R. Milano stabilisce che, nelle gare pubbliche, il patto di integrità non può essere richiesto a pena di esclusione. Il Collegio afferma altresì la sufficienza della sottoscrizione del legale rappresentante, anche quando le legge di gara imponga la firma a tutti gli amministratori.
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