Pianificazione urbanistica e suoi vizi
Il TAR Veneto ribadisce che le disposizioni urbanistiche sono contestabili solo se manifestamente illogiche o irrazionali, ovvero affette da palese erroneità . Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ribadisce che le disposizioni urbanistiche sono contestabili solo se manifestamente illogiche o irrazionali, ovvero affette da palese erroneità . Post di Alessandra Piola – avvocato
Nel caso di specie, il privato avanzava una domanda risarcitoria dei danni causati dal Comune per la mancata inibitoria della SCIA del vicino: tuttavia, invece di dimostrare gli asseriti danni subiti, invocava la liquidazione equitativa del danno. Il TAR Veneto ha rigettato la domanda, poichĂ© la liquidazione equitativa del danno presuppone la prova certa della […]
Nel caso di specie, un Comune inseriva nel Piano delle Valorizzazioni e alienazioni immobiliari per l’anno 2022, ai fini della vendita, una porzione di area verde che attualmente si interpone tra l’abitazione di alcuni privati e uno stabilimento industriale. Tale superficie dovrebbe essere destinata a parcheggio/manovra automezzi funzionale allo stabilimento produttivo. I privati lamentano che […]
Nel caso di specie, il privato promuoveva un ricorso avverso il silenzio-inadempimento del Comune sulla diffida notificata nel 2021, con cui era sollecitata la conclusione, con provvedimenti espressi, dei procedimenti avviati con due istanze di condono, una del 1986 e una del 1995. Il TAR Catania respingeva il ricorso, poichĂ© riteneva (amplissimamente) decorso il termine […]
Il TAR Veneto ha dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse il ricorso avverso una variante al P.R.G., per non aver i ricorrenti impugnato gli intervenuti nuovi strumenti urbanistici con ad oggetto una diversa disciplina dell’area. Il TAR ha comunque esaminato (e dichiarato infondate) nel merito le censure, ai fini della domanda risarcitoria. Si segnala come […]
Il TAR Veneto evidenzia che, nell’ipotesi dell’approvazione del PAT medio tempore, ciò non comporta l’improcedibilità sopravvenuta della disposizione del PRG impugnata: e infatti, le disposizioni compatibili con il nuovo strumento urbanistico superiore non decadono; al contrario, ciò accadrà con l’approvazione del P.I. sostitutivo. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che, in ossequio al principio dispositivo, la parte ricorrente, sino al momento in cui la causa è trattenuta in decisione, ha la piena disponibilitĂ dell’azione, ben potendo rinunciare al ricorso o, comunque, dichiarare di aver perso ogni interesse alla relativa decisione, in tal modo provocando la presa d’atto del giudice, […]
Nel caso di specie, il Comune irrogava un’ordinanza di demolizione, impugnata dal privato facendo valere, tra gli altri motivi, la pendenza di un’istanza per ottenere il cd. terzo condono. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che la presentazione (o la pendenza) di un’istanza di sanatoria comporta soltanto un arresto temporaneo […]
Anche il TAR Palermo ha affermato che la proposizione dell’istanza di sanatoria successivamente all’ordinanza di demolizione ne determina una temporanea inefficacia in relazione alla decorrenza del termine di 60 giorni previsto dalla norma stessa perchĂ© il Comune si pronunci, decorso il quale si forma il silenzio-rigetto sull’istanza. Il privato invece sosteneva che l’istanza di sanatoria […]
Il TAR Palermo ha risposto di no: la mera prospettazione della sanabilità dell’opera non incide sulla legittimità dell’ordinanza di demolizione, non esistendo un obbligo in capo all’Autorità comunale, prima di emanare l’ordine repressivo, di verificare la sanabilità ai sensi dell’art. 36 d.P.R. 380/2001. Post di Alberto Antico – avvocato
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