La Corte dei Conti ha condannato il dipendente di una azienda ospedaliera, il quale ha svolto libero professionale non autorizzata presso strutture private. Il P.M. ha assunto che da tale attività sarebbe derivato un danno all’ente di appartenenza per violazione del principio di esclusività del rapporto di lavoro pubblico ed il conseguente obbligo di pagamento […]

Il T.A.R. conferma che le controversie relative al pagamento delle somme per prestazioni sanitarie erogate in convenzione con il Servizio sanitario nazionale spettano al GO.  Post di Matteo Acquasaliente

Il T.A.R. Veneto reputa legittimi i criteri e la determinazione dei volumi e dei tetti di spesa degli erogatori ospedalieri privati accreditati equiparati e non equiparati al pubblico previsti dalla DGRV n. 832/2012.

Il sindaco, anche se è una autorità sanitaria, non ha il potere di ordinare alla unità sanitaria locale quando e come tenere aperto un ospedale o il laboratorio di analisi.

Il T.A.R. si occupa del rimborso delle spese sanitarie e chiarisce il criterio da utilizzare per individuare l’ente pubblico (Sistema Sanitario Nazionale o Comune) che deve sostenere queste spese.

Il T.A.R. Veneto si occupa della compartecipazione alla retta sanitaria chiarendo che il Comune legittimamente può integrare e/o modificare la disciplina Isee prevista dal legislatore regionale e/o statale.

Il T.A.R. Veneto, sez. III, con la sentenza del 13 novembre 2013 n. 1258, si occupa delle strutture ospedaliere private accreditate, soffermandosi in particolar modo sia sulla DGRV n. 832 del 15.05.2012 riguardante l’“Assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale erogata nei confronti dei cittadini residenti nel Veneto: criteri e determinazione dei volumi di attività e dei […]