Ordinanza di demolizione
Il Consiglio di Stato ha ricordato che l’ordinanza di demolizione è un atto vincolato, la cui motivazione può limitarsi a descrivere l’abuso. Post di Alberto Antico – avvocato
Il Consiglio di Stato ha ricordato che l’ordinanza di demolizione è un atto vincolato, la cui motivazione può limitarsi a descrivere l’abuso. Post di Alberto Antico – avvocato
Anche il T.A.R. Milano sembra orientato a sostenere che, nell’applicazione dell’art. 34 del d.P.R. n. 380/2001 in materia di fiscalizzazione dell’abuso, occorra capitalizzare i valori al momento di erogazione della relativa sanzione amministrativa pecuniaria. Sottolineiamo, però, che tale questione non è affatto pacifica in giurisprudenza, tant’è che alcune recenti sentenze del Consiglio di Stato sostengono […]
Il TAR Veneto ribadisce la natura di discrezionalità tecnica del calcolo per l’irrogazione della sanzione ex art. 37, co. 1 T.U. Edilizia, in merito a quegli interventi effettuati in assenza ovvero in difformità dalla DIA/SCIA, pari al doppio dell’aumento di valore venale dell’immobile su cui è stato compiuto l’intervento. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha ricordato che l’omessa o imprecisa indicazione dell’area che verrà acquisita di diritto al patrimonio pubblico non costituisce motivo di illegittimità dell’ordinanza di demolizione, poiché il provvedimento di acquisizione ha una sua autonomia e viene adottato successivamente alla detta inottemperanza. Post di Alberto Antico – avvocato
Nel caso di specie, il Comune irrogava una sanzione ex art. 38 d.P.R. 380/2001 per interventi eseguiti in base a PdC annullato, insuscettibili di rimozione, riferiti ad un chiosco-bar comunale. L’Agenzia del Territorio calcolava in questo modo la sanzione: – per gli spazi accessori fuori terra (la cucina, i servizi e l’ingresso), al mero costo […]
È da considerarsi sufficientemente motivata un’ordinanza di demolizione basata sulla totale assenza dei titoli edilizi e paesaggistici relativi ad una struttura permanente. Infatti, il potere repressivo è deriva dell’accertamento dell’abusività dell’opera, risultando non necessarie ulteriori valutazioni circa la compatibilità dell’opera con il vincolo paesaggistico. Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza
L’art. 32, co. 37 d.l. 269/2003 afferma che, decorso il termine di 24 mesi dal giorno 31 ottobre 2005 “senza l’adozione di un provvedimento negativo del comune”, si forma il silenzio-assenso sull’istanza di condono. Il TAR Veneto ha affermato che deve intendersi provvedimento negativo del Comune ogni atto con cui l’Amministrazione si orienta nel senso […]
È da considerarsi sufficientemente motivata un’ordinanza di demolizione basata sulla totale assenza dei titoli edilizi e paesaggistici relativi ad una struttura permanente. Infatti, il potere repressivo è deriva dell’accertamento dell’abusività dell’opera, risultando non necessarie ulteriori valutazioni circa la compatibilità dell’opera con il vincolo paesaggistico. Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza
Nel caso di specie un Comune, accertata l’abusività di un fabbricato e l’inottemperanza all’ordine di demolizione da parte del privato, disponeva “l’acquisizione dell’immobile …, distinto in Catasto Terreni al foglio …, particella …, come descritto nella mappa catastale e nell’elaborato grafico”. Il TAR Catania, sulla base delle norme di interpretazione dei contratti ex artt. 1362-1371 […]
Il TAR Veneto ricorda che il diritto dell’Amministrazione a richiedere il pagamento del conguaglio dell’oblazione per condono si prescrive trascorsi 36 mesi dalla data del pagamento: spetta poi al Comune provare che il dies a quo della prescrizione non decorre dal pagamento ma, eventualmente, dalle successive integrazioni alla pratica, producendo i relativi documenti. Post di […]
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