Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso?
Con queste parole il Foscolo lamentava che il monumento sepolcrale non porta alcuna consolazione all’accadere di una morte.
Nel caso di specie, il privato impugnava la delibera di Giunta comunale che approvava il progetto definitivo-esecutivo dei lavori di realizzazione di un nuovo blocco di loculi nel locale cimitero, spiegando di risiedere nelle immediate adiacenze del cimitero e che il nuovo blocco-loculi verrebbe edificato a 7 metri dalle pareti finestrate della propria abitazione.
Il TAR Veneto ha riconosciuto “senz’altro” la legittimazione e l’interesse a ricorrere del privato, basati sulla vicinitas e sul ventilato pregiudizio.
Post di Alberto Antico – avvocato
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