Lo spunto del sabato: lo stampo delle mortadelle
La burla più urticante che dalle mie parti nell'Alto Vicentino veniva talvolta fatta a un adolescente era quella del famigerato "stampo delle mortadelle".
Una persona che il giovane teneva in considerazione per la sua credibilità nella comunità lo convocava e gli diceva che aveva bisogno di un aiuto da parte sua: doveva recarsi a casa di qualcuno che gli veniva indicato e che notoriamente lavorarava la carne del maiale (cosa che in passato molte famiglie della zona facevano in proprio) a prendere lo "stampo delle mortadelle", che gli serviva appunto per fare le mortadelle con la carne del maiale.
E proprio inutile precisare che le mortadelle non si fanno con lo stampo?
Quando il giovane arrivava a casa del destinatario indicato, questi, capita al volo l'antifona, anche se non si era accordato prima col mittente, consegnava al malcapitato un sacco ben sigillato contenente un pesante sasso o un incudine. Il giovane tribolava parecchio a recapitare il pesante fardello, ottenendo all'arrivo lodi sperticate dal mittente, che lo elogiava per il meritorio impegno profuso.
Quando poi il giovane tutto fiero tornava a casa per vantarsi con i familiari per l'impresa compiuta, veniva gelato dal padre con la tipica stroncatura vicentina: "ma va là, merlo, sveiate fora, che ormai a te si vecio come il cuco" ("ma va, merlo, svegliati, che ormai sei grande").
La burla veniva fatta non tanto per ferire il giovane, quanto piuttosto per farlo crescere, perchè si rendesse conto dei rischi che si corrono nella vita quando si è creduloni: il problema è che si veniva beffati proprio da persone nelle quali il giovane riponeva grande fiducia.
A qualcuno da piccolo i genitori hanno insegnato che nella vita si deve avere fiducia dei giornalisti, dei magistrati e dei governanti.
Dario Meneguzzo - uno a cui (chissà perchè) è tornata in mente la storia dello stampo delle mortadelle
“Essere innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi.” Boris Makaresko
forse era lo stampo delle “martondele” e non della mortadella
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.
FDA
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