Comunicato della Corte Costituzionale sulle province: la riforma annullata
Pubblichiamo il comunicato della Corte Costituzionale, che ha dichiarato la illegittimità costituzionale di alcuni decreti legge in materia di riordino delle province.
Segnaliamo che, peraltro, ci sono altri decreti legge sulla riforma delle province, che non sono stati oggetto della pronuncia (per esempio il D.L. 78/2010 e il D.L. 138/2011).
I governi della “seconda repubblica” si sono caratterizzati per l’abuso della decretazione d’urgenza, sostituendosi all’organo legislativo per eccellenza che è il Parlamento, applicando una prassi abusata di “cultura dell’emergenza”.
Ci si domanda se, posto che la “crisi” è ormai endemica e non più un fatto “straordinario” se non sia condivisibile la decisione della suprema corte di riattribuire al parlamento il potere legislativo che gli è proprio.
Il problema però sta proprio nell’istituzione parlamento che a causa dell’eterogeneità delle maggioranze e di un sistema elettorale che non permette la governabilità, di fatto è un’istituzione con una produttività molto limitata rispetto ai bisogni incombenti di riforma ed incapace di autoriformarsi.
Vedremo se il parlamento riuscirà a riappropriarsi dell’effcienza o se rappresenterà l’esempio più evidente della crisi del sistema e del suo deterioramento.
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