Nel caso di specie, i ricorrenti lamentavano come i vicini avessero costruito nel loro edificio alcuni piani in sopraelevazione, violando la distanza minima legale di 10 metri tra pareti finestrate.

I vicini obiettavano che né la parete dei ricorrenti né la parete dei piani in sopraelevazione era finestrata, ma solo la porzione di parete dei piani preesistenti dell’edificio stesso.

Il TAR Veneto ha accolto il ricorso, affermando che la distanza tra pareti finestrate deve essere rispettata in presenza anche di una sola parete con finestre e tenendo conto dell’intera sua superficie.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Il T.A.R. Milano si sofferma sulla portata applicativa dell’art. 38 del d.P.R. n. 380/2001, ricordando che, in caso di annullamento giurisdizionale del titolo edilizio, il Comune deve impartire la demolizione delle opere abusive, dato che la cd. fiscalizzazione dell’abuso deve essere l’extrema ratio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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https://www.dropbox.com/s/r5eqxq88fft78ga/audio_only.m4a?dl=0

ANCI

del. ANAC 268.2020

MIT

link utili procedimenti amministrativi

Pubblichiamo, inoltre, un interessante scambio di email tra un tecnico comunale e la Soprintendenza di Verona, ringraziando il tecnico per la condivisione

Scambio di email tra tecnico comunale e Soprintendenza

Pubblichiamo anche una circolare della Prefettura di Vicenza sulle  autorizzazioni di polizia

prefetto

Pubblichiamo i riferimenti per partecipare allo ZOOM IT sulla sospensione dei procedimenti amministrativi sulla piattaforma ZOOM.

Il collegamento sarà attivato alle ore 8.59

Il seminario breve durerà dalle ore 9 alle ore 9.40

https://us04web.zoom.us/j/78270519809?pwd=V1ZCUFRGNjVCdzdFakVyU1pleGFqUT09

Meeting ID: 782 7051 9809
Password: Dario

L'articolo 103 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 ha disposto la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi per l'emergenza sanitaria in atto.

Visto il riscontro favorevole ottenuto dal videoseminario di venerdì 10 aprile sui sottotetti, Italiaius organizza un  videoseminario breve sulle problematiche applicative  di questa disposizione sulla piattaforma ZOOM per giovedì 16 aprile, dalle ore 9 alle ore 9,40.

Relatori: avv. Domenico Chinello e avv. Matteo Acquasaliente, cui verranno poste domande dall'avv. Dario Meneguzzo, in collaborazione con l'arch. Fiorenza Dal Zotto.   

Per ragioni tecniche dipendenti da ZOOM, questo seminario durerà 40 minuti, al sopra indicato orario fisso, e potrà collegare al massimo 100  persone.

Ricordo che per potervi accedere è necessario installare Zoom sul computer o sul cellulare, mentre le credenziali per l'accesso saranno pubblicate su Italiaius alle ore 8.45 della mattina del seminario.

Per preparare l'incontro ci saranno utili le vostre domande, che vi preghiamo di inviare per tempo, usando la funzione "Comments" in calce al presente post. 

Video Seminario Programma 16-4-2020-1

I giuristi avevano evidenziato già alcuni anni fa che la Costituzione italiana non contiene una disposizione per affrontare le situazioni di emergenza (a parte il caso di guerra).

Il problema è capire quali libertà fondamentali, ordinariamente garantite dalla Costituzione, possano essere sospese in caso di emergenza, chi possa farlo e con quali procedimenti.

L'emergenza pandemia è stata affrontata dal Governo con alcuni decreti legge e alcuni d.p.c.m., cui hanno fatto seguito altri provvedimenti di altri organi o enti.

Probabilmente era difficile o non possibile agire diversamente, ma il risultato è che i provvedimenti emergenziali emanati  appaiono privi di supporto costituzionale.

Su questo delicato e pericoloso precedente,  segnaliamo un un interessante ed equilibrato intervento di due giuristi, la dott.sa Maria Giuliana Civinini, Presidente del Tribunale di Pisa, e il dott. Giuliano Scarselli, Professore di Diritto Processuale Civile e Avvocato in Firenze.

http://www.questionegiustizia.it/articolo/emergenza-sanitaria-dubbi-di-costituzionalita-di-un-giudice-e-di-un-avvocato_14-04-2020.php

Pubblichiamo il decreto n. 36/2020 del 15 aprile 2020, col quale il Presidente del TAR Veneto proroga la chiusura al pubblico del Tribunale fino alla fine della emergenza sanitaria.

Dec. n. 36-2020 - Chiusura al pubblico Tar Veneto - 16 aprile 2020 

Proprio in questi giorni avrebbe dovuto concludersi il periodo di sospensione generale che dal 9 marzo scorso ha bloccato in Italia quasi tutta l’attività giudiziaria.

Il decreto legge n. 23/2020 lo ha invece prorogato sino all’11 maggio prossimo, senza modificare la disciplina che lo riguarda, ma che era originariamente intesa a regolare uno stop di soli quindici giorni.

Se minimo doveva essere il novero dei procedimenti da trattare negli originari quindici giorni, e restrittiva l’interpretazione delle norme che li indicavano, diverso è l’approccio da tenere se il "blocco" dura per due mesi.

In quest’ottica il Consiglio dell?Ordine degli avvocati di Vicenza ha interloquito in modo approfondito e puntuale con la Presidenza del Tribunale di Vicenza, onde cercare una soluzione, mossa dalla considerazione condivisa anche dal Presidente Del Tribunale per la quale la funzione giurisdizionale non può rimanere così drammaticamente bloccata come è stato per il primo mese di sospensione, anche per scongiurare per quanto possibile l’intasamento degli uffici giudiziari che la riapertura, seppur graduale, comporterà.

Questo è possibile, ad avviso del Consiglio, facendo leva sulla norma di chiusura delle disposizioni emergenziali, che sancisce la possibilità di tenere le udienze relative a procedimenti dichiarati urgenti. L’urgenza della trattazione del procedimento va segnalata  al Tribunale.

Quantomeno in questo primo periodo nel quale vigono restrizioni importanti tese ad evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone, lo svolgimento delle udienze si terrà per la gran parte con le modalità alternative della trattazione da remoto e per iscritto. Ciò anche in considerazione del rischio che, in caso diverso, avrebbero a subire tutti i colleghi come pure i magistrati.

In allegato Vi alleghiamo le linee guida emanate dalla Presidenza del Tribunale di Vicenza per le udienze da tenersi in videoconferenza. 

Vi informiamo inoltre che a breve dovrebbe intervenire un  protocollo distrettuale, vale a dire valevole per l’intero distretto della Corte d’Appello di Venezia  in tema di gestione delle udienze civili a cui anche il nostro Consiglio sta fornendo apporto ed idee.

Linee guida del Tribunale di Vicenza

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha chiarito che spetta alla Pubblica Amministrazione individuare la natura giuridica dell’accesso agli atti, ovvero verificare se l’istanza è stata presentata ai sensi della l. n. 24/1990 (cd. accesso documentale) o del d.l.gs. n. 33/2013 (cd. accesso civico generalizzato).

La P.A., in altre parole, non può limitarsi a respingere un’istanza agli atti documentale se ci sono comunque i presupposti per l’accesso civico generalizzato, salvo che il privato abbia fatto esclusivo riferimento alla legge sul procedimento amministrativo nella richiesta suddetta.

Il Collegio, inoltre, ammette l’accesso cd. cumulativo, ovvero quello contenente ambedue queste forme di accesso agli atti che non sono incompatibili l’una con l’altra.

Infine, il Consiglio di Stato riconosce che l’accesso civico generalizzato può essere esercitato anche alla procedura di gara, compresa la fase esecutiva dei contatti pubblici.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Li ha offerti il TAR Veneto, in un caso di procedimento finalizzato al rilascio dell’AIA: in particolare, il TAR ha ricordato entro quando deve essere assunta la determinazione conclusiva e come devono essere valutate le posizioni delle Amministrazioni assenti.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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