Sul giudizio di anomalia
Il T.A.R. Brescia ricorda gli approdi giurisprudenziali sul giudizio di anomalia e sulle funzioni del RUP.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Brescia ricorda gli approdi giurisprudenziali sul giudizio di anomalia e sulle funzioni del RUP.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
 Lo schema di decreto legislativo é stato predisposto dal Governo in attuazione della delega prevista all’articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170, (Legge di delegazione europea 2015), che, in combinato disposto con l’articolo 1, delega il Governo, sulla base di appositi criteri, ad adottare disposizioni per l’attuazione della direttiva (UE) 2015/2193, nonché per realizzare un riordino generale del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni in atmosfera.
Per consultare la relazione descrittiva del provvedimento clikkare il seguente link:
http://www.governo.it/sites/governo.it/files/RELAZIONE_ATMOSFERA.pdf
post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Il Consiglio di Stato ha sospeso un giudizio e rinviato la causa alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per la risoluzione della questione pregiudiziale se i principi e norme comunitarie ostano alla normativa nazionale che prevede una applicazione retroattiva dei criteri di determinazione dell’entità dei rimborsi spettanti agli ex concessionari con incidenza su pregressi rapporti negoziali ovvero se tale applicazione sia giustificata, anche alla luce del principio di proporzionalità , dall’esigenza di tutelare altri interessi pubblici, di rilevanza europea, afferenti all’esigenza di consentire una migliore tutela dell’assetto concorrenziale del mercato di riferimento unitamente alla maggior protezione degli utenti del servizio che potrebbero subire, indirettamente, gli effetti di un eventuale maggiorazione delle somme spettanti agli ex concessionari.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. afferma che se si vuole impugnare l’an dell’edificazione occorre considerare l’inizio dei lavori; se invece si vuole censurare il quomodo dell’edificazione occorre aspettare l’ultimazione dell’opera o comunque la progressione dei lavori.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano spiega perché il Comune, nonostante i suoi ampi poteri discrezionali, non possa imporre il trasferimento coattività di un’attività già legittimamente esistente.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda quando vi è un contratto misto di lavori/servizi/forniture (rectius: un appalto) e quando un contratto di partenariato pubblico-privato (rectius: una concessione).
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda la normativa che regolamenta il trasferimento di una farmacia.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Un abbonato ha richiesto alla redazione di Italiaius chiarimenti su come debba affrontare la situazione il Comune nel caso il contribuente abbia sì provveduto al pagamento del tributo dovuto, ma indicando, per sbaglio, il codice ufficio di altro Comune, beneficiario, dunque, di un pagamento indebito.
Post di Giorgio Nespoli - avvocato
I Comuni si trovano spesso a dover sottoporre ad IMU immobili, ai sensi della legge istitutiva del tributo, che tuttavia di fatto, in ragione della disciplina urbanistica vigente e/o dall’esaurimento della loro capacità edificatoria (es. aree costituenti superficie fondiaria totalmente saturata o parzialmente saturata da fabbricati) non possiedono in concreto il valore venale che viene preso in considerazione dall’imposizione.
Ci è stato richiesto di rispondere se esiste, per evitare situazioni di palese ingiustizia (ossia la tassazione di una ricchezza invero inesistente) la possibilità per il Comune di poter prevedere esclusioni e/o esenzioni ai fini dell’imposizione dell’IMU, su queste tipologie di base imponibile.
Post di Giorgio Nespoli - avvocato
Il T.A.R. spiega quando il cambio d’uso, anche se rimane all’interno della stessa categoria funzionale, è giuridicamente rilevante perché aumenta il carico urbanistico.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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