Varianti al P.I. e decadenza delle aree di espansione
La legge regionale del Veneto (n. 11/2004 e successivi aggiornamenti, come la n. 14/2017) disciplina la decadenza delle previsioni urbanistiche relative alle aree di espansione. In particolare, l'art. 18, comma 7 della LR 11/2004 prevede che, per le aree soggette a strumenti attuativi non approvati, le previsioni decadano automaticamente dopo cinque anni dall'entrata in vigore del piano di intervento.
Il TAR Veneto precisa che la variante al P.I. adottata prima della decadenza delle prescrizioni sulle aree di espansione non permette di evitare tale decadenza, non potendo in quel momento costituire volontaria ed effettiva nuova pianificazione dell’area non più zonizzata.
Post di Alessandra Piola – avvocato
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Vediamo se ho capito:
Una variante al Piano degli Interventi (P.I.) adottata prima che scadano i termini previsti dalla legge non è sufficiente per evitare che le previsioni urbanistiche decadano. Questo perché una semplice adozione non equivale ancora a una pianificazione effettiva e vincolante.
In altre parole:
Se un Comune adotta una variante urbanistica, ma non la approva definitivamente entro il termine dei 5 anni stabilito dalla legge, allora le previsioni urbanistiche decadono comunque, perché la variante adottata non ha ancora effetti concreti e vincolanti (non è ancora “nuova pianificazione” vera e propria).
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