Restauro conservativo o ristrutturazione edilizia?
Nel caso di specie, il privato presentava nel 2008 una DIA per un intervento di variante all’originario progetto generale di restauro conservativo di una sacrestia retrostante ad un convento del Settecento.
Il Comune però chiedeva nel 2010 il pagamento di un contributo di costruzione, dopo aver preso visione dell’importanza delle opere progettate.
Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione della normativa vigente ratione temporis in materia di restauro conservativo e ristrutturazione edilizia (soggetta o meno al PdC).
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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