Il piano casa del Veneto non consente di ampliare l’abitazione del custode in zona artigianale per ricavare un altro appartamento
Il TAR per il Veneto, Sezione II, si è pronunciato, annullandolo, su un P.C. rilasciato per l’ampliamento di una porzione di fabbricato residenziale (abitazione del custode), con contestuale cambio di destinazione d'uso da artigianale a residenziale del piano terra a destinazione artigianale/industriale; l’ampliamento viene realizzato, in parte (fino a saturazione dei 500 mc.) ai sensi della norma tecnica operativa del PI che consente di ricavare in zona D1 Artigianale/Industriale un’unica unità abitativa per il custode/proprietario dell’impresa (fino a 500 mc. con vincolo di pertinenzialità rispetto all’immobile produttivo, da trascrivere sui registri immobiliari), e, in parte in applicazione dell’art. 2 della legge veneta c.d. sul “Piano Casa”.
Post di Dario Meneguzzo
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premesso che la questione non è stata correttamente esposta dal T.A.R. (che ha riassunto la vicenda solamente come descritto nel ricorso dalla ditta ricorrente), mi dispiace vedere che ci possa essere una sentenza dopo solo un mese dalla notifica del ricorso, senza che la controparte possa avere il modo e tempo di costituirsi in giudizio. Ma se questa è la giustizia italiana….
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