Corte dei Conti: il segretario comunale può percepire anche una retribuzione come amministratore di società interamente partecipata dal Comune?
La Corte dei Conti dell'Emilia Romagna ha condannato un segretario comunale, che ha contemporaneamente percepito la propria retribuzione alle dipendenze del comune e quella di amministratore unico di una s.r.l. interamente partecipata dal suo comune, a restituire tutti i compensi percepiti come amministratore unico.
Secondo la tesi della Procura Regionale, tale compenso sarebbe stato corrisposto in violazione del principio di omnicomprensività della retribuzione di posizione del segretario comunale stabilito dall’art. 41, comma 6, del C.C.N.L. dei segretari comunali e provinciali del 16 maggio 2001 (e confermato dai successivi CC.CC.NN.L. del 7 marzo 2008, 14 dicembre 2010 e 1° marzo 2011).
La Procura ha anche evidenziato che l’erogazione del compenso in questione sarebbe avvenuta contravvenendo al divieto, posto ai dipendenti pubblici dall’art. 53, comma 7, del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165, di svolgere incarichi retribuiti, che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza, con conseguente obbligo di restituzione di quanto percepito.
La Corte ha accolto la contestazione relativa alla mancanza di autorizzazione.
La sentenza approfondisce anche la questione della giurisdizione nel caso di omessa restituzione di compensi illegittimamente percepiti.
Post di Dario Meneguzzo
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