Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo

03 Nov 2023
3 Novembre 2023

Il TAR Veneto evidenzia che la pronuncia del giudice civile (che obbliga ad arretrarsi, in materia di distanze dal confine) intervenuta prima della decisione del Giudice Amministrativo, rende improcedibile il ricorso avanti a quest’ultimo. Non sarebbe infatti possibile trarre alcun interesse dalla decisione favorevole del G.A., stante l’obbligo imposto in sede civile.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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2 replies
  1. Anonimo says:

    Quando la materia delle distanze legali viene trattata da Cassazione Civile, solitamente implica una controversia tra due proprietari confinanti, ad esempio le costruzioni realizzate troppo vicine tra loro, oppure non rispettano le distanze legali previste (ad esempio quelle dai confini).
    Nello stesso profilo civilistico una sentenza definitiva riguardante la legittimità o meno delle distanze legali di una costruzione mantiene invariati i propri effetti anche di fronte al sopravvenuto cambiamento delle norme regolamentari. In caso contrario, se non esiste un giudicato definitivo, le nuove norme regolamentari più favorevoli possono avere un impatto positivo sulle situazioni precedenti.

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  2. Anonimo says:

    Ci sarebbe un altro aspetto da tenere presente: Ordinanza di Cassazione Civile n. 28041/2023
    NON SO SE SIA PERTINENTE , MA FA CAPIRE MEGLIO IL CONCETTO-

    Cosa accadrebbe se fossero modificate le distanze stabilite dai regolamenti edilizi, soprattutto in senso più favorevole? La questione diventa legata ai profili ammnistrativi ( soprattutto sulla doppia conformità in sanatoria) e agli aspetti civilistici (soprattutto nelle liti tra confinanti).

    Facciamo una distinzione proprio mantenendo separati i due profili, e confermando che la doppia conformità urbanistico edilizia per le distanze legali non è stata rimossa, neppure con l’Ordinanza di Cassazione Civile n. 28041/2023; eppure qualcuno in giro ha fatto intuire questo messaggio erroneo in radice.

    Parliamo di distanze legali che riguardano le costruzioni, focalizzando il solo aspetto civilistico: le nuove modifiche normative possono influenzare la demolizione obbligatoria e gli effetti giuridici delle costruzioni nei contenziosi tra confinanti e frontisti per mancato rispetto delle distanze dai confini e tra costruzioni.

    La risposta è affermativa, con certi limiti e presuppostI:
    Distanze costruzioni “civilistiche”, nuove norme più favorevoli potrebbero consentire mantenimento edificio

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