DGRV in materia di piano casa
Sul B.U.R. n. 40 del 24 aprile 2015 è stata pubblicata la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 434 del 31 marzo 2015, che modifica l'allegato A alla DGRV n. 2499 del 4 agosto 2009.
geom. Daniele Iselle
Sul B.U.R. n. 40 del 24 aprile 2015 è stata pubblicata la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 434 del 31 marzo 2015, che modifica l'allegato A alla DGRV n. 2499 del 4 agosto 2009.
geom. Daniele Iselle
Il TAR Marche afferma che la domanda di condono va accolta o respinta nel suo complesso, tanto più quando le opere abusive sono funzionalmente connesse fra loro, anche se non mancano pronunzie in senso contrario.
Segnaliamo una sentenza del TAR Toscana in materia di distanza di 10 metri tra pareti finestrate stabilita dal D.M. del 1968.
Secondo il TAR la normativa locale può escludere dal computo i terrazzi aperti su tre lati (anche se c'è il parapetto). Read more →
Il TAR afferma che, in materia dei concorsi pubblici, tra la deliberazione di indizione della selezione e il bando di concorso, da un lato, e l'approvazione della graduatoria finale, dall'altro, non sussiste un rapporto di consequenzialità diretta ed immediata tale da giustificare l’eventuale automatica caducazione di quest'ultima per effetto dell'eventuale illegittimità dei primi.
Pertanto diventa improcedibile il ricorso contro il bando, se poi non viene impugnata anche l'approvazione della graduatoria.
Pubblichiamo un appunto sul concetto di Lobby predisposto dal dott. Stefano Peripoli
Segnaliamo ai lettori un libro che merita sicuramente di essere letto: "Io non avevo l'avvocato", scritto da Mario Rossetti. E' la storia, narrata in prima persona, di Mario Rossetti, 50 anni, ex manager Fastweb, laurea in economia e un master ad Harvard, che ha visto la sua vita spezzarsi improvvisamente una mattina del 23 febbraio 2010, quando il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza di Roma, suonò alla porta della sua bella casa milanese per una perquisizione cui seguì l’arresto, di fronte allo sconcerto di moglie e tre figli, di 2, 9 e 10 anni.
Fu l’inizio di un calvario durato oltre 100 giorni nelle celle di San Vittore prima e Rebibbia dopo, e proseguito per 8 mesi di arresti domiciliari, prima che una sentenza di primo grado lo dichiarasse completamente innocente e lo assolvesse da ogni reato.
Nel frattempo gli erano stati bloccati tutti i conti e, perchè Mario Rossetti potesse dare da mangiare ai suoi figli, i suoi amici sono stati costretti a fare una colletta.
Qualche mese su questo sito abbiamo denunciato il modo non degno di un paese civile in cui viene gestita la custodia cautelare in Italia: questo libro, purtroppo, ne è una drammatica conferma.
Martedì 28 aprile 2015, alle ore 18.30, presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Commercialisti– Contrà del Monte, 13 a Vicenza, il libro verrà presentato direttamente dall'autore nell'ambito della serie "Commercialisti in cerca d’autore", iniziativa promossa dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza in collaborazione con Libreria Galla 1880.
Segnaliamo che una recentissima legge è intervenuta in materia, modificando le disposizioni del codice di procedura penale in materia di custodia cautelare: vedremo come verrà applicata la nuova normativa, perchè il problema è rappresentato non dalle disposizioni sulla custodia cautelare in quanto tali, ma dal modo in cui esse vengono applicate. Dal punto di vista astratto e teorico, infatti, il codice di procedura penale sembra congegnato in modo equilibrato e garantista: per esempio, il pubblico ministero formula la richiesta al G.I.P., che è un organo terzo e imparziale, il quale decide se e come applicare la misura cautelare; le decisioni del G.I.P. possono essere impugnate davanti a un tribunale, che opera in sede di riesame. In teoria, dunque, un buon sistema. In pratica cosa è, però, per lo più accaduto: è accaduto che il G.I.P. e il tribunale del riesame, invece che comportarsi come organi imparziali che controllano rispettivamente l'operato del P.M. e del G.I.P., si sono molto spesso comportati come la Santissima Trinità: tre organi ma una unica funzione, quella di accusatori. Vale a dire tre organi che si supportano l'uno con l'altro e non garantiscono che il cittadino sia tutelato contro l'abuso della custodia cautelare. I giornalisti amano scrivere che il tribunale del riesame "ha confermato l'impianto accusatorio": il problema è che può essere che, così facendo, il tribunale del riesame non abbia svolto affatto il ruolo che dovrebbe avere e che abbia fatto male a confermare l'impianto accusatorio.
Dario Meneguzzo
Segnaliamo una sentenza del TAR Lombardia di Milano che specifica i principi che regolano la possibilità di ottenere il risarcimento del danno da ritardo della P.A. Read more →
Il TAR Marche precisa che il ricorso contro la revisione della patente ordinata dalla Motorizzazione Civile va notificata alla Avvocatura dello Stato, a pena di inammissibilità, non rimediabile invocando l'errore scusabile. Read more →
Il T.A.R. afferma che, di regola, occorre dimostrare un pregiudizio economico e/o giuridico concreto ed effettivo per far valere l’illegittimità degli atti generali di programmazione che incidono sull’ambiente o sul territorio. Al contrario, quando si tratta di atti singoli, è sufficiente la mera vicinitas.
Il T.A.R. stabilisce che la stazione appaltante non ha affatto l’obbligo si sottoporre a verifica un’offerta che non è anomala, ovvero se non ne presenta i sintomi di insostenibilità.
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