Tag Archive for: venetoius

DiscrezionalitĂ  della P.A. nella concessione della proroga delle prescrizioni dello strumento urbanistico

03 Mar 2022
3 Marzo 2022

Il TAR Veneto ricorda che la concessione o meno della proroga di cui all’art. 18, co. 7-bis della l. R.V. n. 11/2004 (avente ad oggetto la possibilità di prorogare le prescrizioni urbanistiche oltre il loro termine quinquennale) è espressione dell’ampia discrezionalità dell’Amministrazione nell’esercizio dei suoi poteri pianificatori. Non si può quindi configurare alcun affidamento dei privati al mantenimento di una previsione urbanistica, se la stessa deriva da un PUA solamente adottato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Per un SUAP in variante chi e quando deve valutare la mancanza di aree disponibili in zona produttiva?

24 Feb 2022
24 Febbraio 2022

Il SAP in variante è disciplinato dall'articolo 8 del d.p.r. 160/2010 e nel Veneto anche dall'articolo 4 L.R. 55/12.

Il TAR chiarisce che la ricognizione delle aree disponibili non deve essere necessariamente fatta prima della indizione della conferenza di servizi e non è neanche importante che la ricognizione venga effettuata dal SUAP (può farla anche l'ufficio urbanistica del Comune, se poi il SUAP la condivide).

Post di Daniele Iselle   
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Nel SUAP in variante per ampliare una attività esistente non è richiesta la verifica della disponibilità di altre aree

24 Feb 2022
24 Febbraio 2022

Il TAR Veneto ricorda che nel SUAP in variante l’obbligo per l’Amministrazione di valutare la mancanza di altre aree disponibili e di soluzioni alternative nel caso di ampliamento di attività esistenti deve ritenersi attenuato o addirittura superfluo, perché la specifica tipologia di progetto presentata comporta che l’ampliamento non possa che essere realizzato in stabile e diretto collegamento con l’insediamento principale da ampliare.

Post di Daniele Iselle
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Ci sono disposizioni del PAT o del P.I. che non possono essere modificate dal SUAP?

23 Feb 2022
23 Febbraio 2022

Il TAR Veneto afferma che il Comune gode di ampia potestà pianificatoria anche in sede di SUAP, anche se potrebbe introdurre negli strumenti pianificatori limiti sostanziali a quello che si può fare tramite il SUAP (limiti che, peraltro, potrebbero poi venire contestati).

Infatti, l’art. 13, comma 1, lett. n) L.R. 11/2004 prevede tra i contenuti del PAT anche i “criteri per l'applicazione della procedura dello sportello unico per le attività  produttive, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447"Regolamento recante norme di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione per la realizzazione, l'ampliamento, la ristrutturazione e la riconversione di impianti produttivi, per l'esecuzione di opere interne ai fabbricati, nonché per la determinazione delle aree destinate agli insediamenti produttivi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15marzo 1997, n. 59" e successive modificazioni” che il Comune definisce “in relazione alle specificità territoriali”.

Post di Daniele Iselle
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Domanda di sanatoria e vincolo paesaggistico

16 Feb 2022
16 Febbraio 2022

Il T.A.R. si sofferma sulla l.r. Veneto n. 21/2004 per chiarire quando si è in presenza di un ampliamento che impedisce la sanatoria edilizia.

Nella sentenza si chiarisce anche il concetto di volume tecnico.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Ricognizione delle aree dei caselli autostradali, delle superstrade e delle stazioni ferroviarie

14 Feb 2022
14 Febbraio 2022

Pubblichiamo le osservazioni del Comune di Spinea sull'articolo 40 del PTRC del Veneto, ringraziando sentitamente l'arch. Fiorenza Dal Zotto per la cortesia.

In sostanza il Comune di Spinea propone che l'applicazione dell'articolo 40 del PTRC possa costituire l'occasione per intervenire significativamente sul procedimento di Vas in modo tale che questo procedimento venga avviato PRIMA e NON DOPO l'adozione dei provvedimenti di elaborazione di nuovi piani e programmi e/o la modifica degli stessi.

Spinea Osservazione Dal Zotto SuLineeGuidaArt40Ptrc4-2-2022

Ricognizione delle aree dei caselli autostradali, delle superstrade e delle stazioni ferroviarie

10 Feb 2022
10 Febbraio 2022

L'art. 40 delle NTA del vigente PTRC del Veneto stabilisce al comma 4 che "La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente in materia urbanistica e i comuni territorialmente interessati, entro 18 mesi dall'entrata in vigore del presente piano, procede alla ricognizione delle aree di cui al comma 1, provvedendo alla loro classificazione con riferimento al grado di interesse pubblico ai fini della mobilitĂ  regionale e alla definizione delle strategie di intervento ai fini dell'applicazione del presente articolo; decorso tale termine non si applicano le disposizioni di cui al comma 3".

Poiché la DGR 62/2020, che ha approvato il PTRC 2020 è stata pubblicata sul BUR n. 107, del 17 luglio 2020, l'entrata in vigore del PTRC, ex art. 25, comma 8, della L.R. 11/2004 è avvenuta il 1° agosto 2020. Ne consegue che il termine di 18 mesi è scaduto il 1° febbraio 2022.

La Regione sta consultando i Comuni nel cui territorio ci sono caselli autostradali e/o stazioni ferroviarie, sottoponendo loro una bozza di linee guida che ti allego e che demandano alla Commissione VAS la valutazione della coerenza delle scelte contenute nei futuri piani urbanistici rispetto agli obiettivi generali e strategici elencati nelle stesse linee guida.

Art 40 PTRC 2020

Linee guida art. 40 PTRC

Cartografia aree art. 40 PTRC

Sanatoria edilizia, compatibilitĂ  ambientale ed organo competente

27 Gen 2022
27 Gennaio 2022

Con l’art. 6 della l. n. 171/1973 le competenze consultive in merito alla compatibilità ambientale delle opere edilizie erano state attribuite alle Provincie. Tuttavia, per quanto concerne la laguna veneta, in virtù dell’art. 4, c. 3 della l. 4 agosto 1991, n. 360, si dispone che la competenza ad esprimersi circa gli abusi eseguiti nel comprensorio spetti alla Commissione per la Salvaguardia di Venezia, il cui parere è vincolante.

Si deve tuttavia prestare attenzione al regime temporale del riferito passaggio di competenze consultive dalla Provincia alla Commissione per poter stabilire quale autorità sia competente, rilevando così la disciplina in vigore al tempo di emissione del parere.  

Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza

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Un abuso non sanabile ai sensi della l.r. del Veneto 21 del 2004

21 Gen 2022
21 Gennaio 2022

Il TAR Veneto ha deciso un caso di condono edilizio ai sensi della l.r. 21 del 2004 per un edificio residenziale realizzato dove c'era una tettoia agricola. 

Secondo il Tar Veneto, considerato che l’originario manufatto consisteva in una tettoia agricola e, quindi, non un vero e proprio edificio, non è possibile parlare di mera ristrutturazione di un preesistente fabbricato rurale, come sostiene la ricorrente, bensì di una costruzione ex novo, strutturalmente e funzionalmente autonoma e non pertinenziale. Di conseguenza, ai sensi dell’art. 3, comma 1 lett. c) della L.R.V. 05.11.2004 n. 21, tale abuso non è suscettibile di sanatoria edilizia in quanto: “1. Le tipologie di opere di cui all’allegato 1 della legge sul condono sono suscettibili di sanatoria edilizia a condizione che: a) gli ampliamenti di costruzioni a destinazione industriale, artigianale e agricolo-produttiva non superino il 20 per cento della superficie coperta, fino ad un massimo di 450 metri quadrati di superficie lorda di pavimento;
b) gli ampliamenti a destinazione diversa da quella di cui alla lettera a) non superino il 30 per cento della volumetria della costruzione originaria, fino ad un massimo di 450 metri cubi;
c) le nuove costruzioni siano pertinenze di fabbricati residenziali prive di funzionalitĂ  autonoma, fino ad un massimo di 300 metri cubi.
”.

Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza

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Accordi di pianificazione ex art. 6 L.R. Veneto 11/2004: antimafia e persone fisiche non imprenditori

13 Gen 2022
13 Gennaio 2022

L'art. 7-bis della L.R. del Veneto n. 11/2004 stabilisce che:

"Art. 7 bis - Disposizioni per favorire la trasparenza e legalitĂ  negli accordi.

1. Con riferimento ai soggetti privati che propongono o partecipano agli accordi di cui agli articoli 6 e 7, di valore superiore a euro 150.000,00, ai fini di prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore edilizio, il comune o l’ente promotore l’accordo acquisiscono l’informazione antimafia di cui all’articolo 84, comma 3, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”".
.

Le verifiche antimafia di cui all'art. 7-bis si devono fare anche nei confronti di proponenti "soggetti privati", persone fisiche slegate da qualsivoglia attivitĂ  imprenditoriale?

Una sentenza del TAR Calabria offre argomenti per rispondere di no.

Post di Daniele Iselle

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