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Il TAR del Veneto solleva la questione di legittimità costituzionale della deroga alla distanza dai confini col piano casa

13 Dic 2018
13 Dicembre 2018

Il TAR del Veneto, con una ordinanza collegiale pubblicata il 12 dicembre, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del piano casa del Veneto nella parte in cui deroga alla distanza dai confini e ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale.

Si legge nell'ordinanza n. 1166 del 2018: "7. Ciò premesso, il Collegio non può esimersi dal sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma di cui all’art. 64 della legge regionale n. 30 del 2016, nella parte in cui dispone la deroga della distanza dai confini prevista dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti dei Comuni. La questione di legittimità costituzionale deve ritenersi senz’altro rilevante nel giudizio a quo, perché il diniego è stato motivato con esclusivo riferimento alla non derogabilità della distanza dai confini, e un’eventuale dichiarazione dell’illegittimità costituzionale della norma regionale di interpretazione autentica di cui al citato art. 64 comporterebbe il rigetto del ricorso, dato che troverebbe in tal modo applicazione il testo originario dell’art. 9, comma 8, della legge regionale n. 14 del 2009, con possibile esplicazione dell’interpretazione sistematica del medesimo data dalla sentenza Tar Veneto, Sez. II, 14 ottobre 2016, n. 1128, e condivisa dal Comune di Altavilla Vicentina. Un’eventuale dichiarazione di infondatezza della questione di legittimità costituzionale comporterebbe invece l’accoglimento del ricorso in epigrafe, il conseguente annullamento del diniego, con l’obbligo per il Comune di riesaminare l’originaria denuncia di inizio attività adeguandosi alla norma regionale sopravvenuta di interpretazione autentica.

8. Quanto alla non manifesta infondatezza il Collegio ritiene violati gli artt. 3, 5, 114, comma 2, 117, comma 2, lett. l), e comma 6, nonché 118 della Costituzione. Il primo profilo da esaminare riguarda la violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione perché il legislatore regionale disponendo la deroga delle distanze dai confini previste dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti comunali, è intervenuto in un ambito normativo riservato alla potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di “ordinamento civile”....

9. Il secondo profilo che a giudizio del Collegio risulta al contempo violato è quello della lesione della sfera di autonomia normativa comunale in violazione degli artt. 5, 114, comma 2, 117, comma 6 e 118 della Costituzione (con riguardo a quest’ultima norma per la violazione del principio della sussidiarietà verticale)....

 10. Infine risulta altresì violato l’art. 3 della Costituzione sotto il profilo della ragionevolezza e della disparità di trattamento che costituiscono un parametro particolarmente rilevante rispetto alla norma della cui legittimità costituzionale si dubita che è una norma di interpretazione autentica al primo comma, e retroattiva al secondo comma, che per essere costituzionalmente legittima deve trovare adeguata giustificazione sul piano della ragionevolezza e non deve contrastare con altri valori ed interessi costituzionalmente protetti (ex pluribus cfr. Corte Costituzionale n. 73 del 2017; n. 170 del 2013, nonché le sentenze n. 78 del 2012 e n. 209 del 2010). Infatti la previsione, nell’ambito degli strumenti urbanistici e nei regolamenti comunali, di una distanza di cinque metri dal confine persegue chiaramente una finalità di carattere perequativo, imponendo una ripartizione equa, in parti uguali, del sacrificio derivante dal necessario rispetto della distanza di dieci metri da pareti finestrate prevista dal DM 2 aprile 1968, n. 1444..."

ordinanza TAR Veneto 1166 del 2018

Il piano casa del Veneto prorogato fino al 31 marzo 2019

13 Dic 2018
13 Dicembre 2018

Pubblichiamo il Comunicato stampa N° 1936 del 05/12/2018 della Regione Veneto che annuncia la proroga del piano casa fino al 31 marzo 2019 

Comunicato stampa N° 1936 del 05 12 2018

Definizione dei requisiti igienico sanitari di alcuni locali accessori in strutture ricettive alberghiere

13 Nov 2018
13 Novembre 2018

Pubblichiamo la DGRV n. 1578 del 30 ottobre 2018, recante "Definizione dei requisiti igienico sanitari di alcuni locali accessori in strutture ricettive alberghiere già esistenti e classificate ai sensi dell'articolo 32 della L.R. n. 11/2013".

Il provvedimento evidenzia le caratteristiche di alcuni locali accessori in strutture ricettive alberghiere, già classificate ai sensi dell'art. 32 della L.R. n. 11/2013 alla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento stesso, al fine di prevedere per gli stessi locali la possibilità di limitate deroghe, nel rispetto delle fondamentali esigenze igienicosanitarie, ai parametri di altezza, di illuminazione ed aerazione, escludendo l’applicazione di tali deroghe alle strutture di nuova costruzione.

DGRV 1578 del 30 ottobre 2018

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

Prime considerazioni sul D.D.L. regionale sul c.d. 4° Piano Casa del Veneto

31 Ott 2018
31 Ottobre 2018

Pubblichiamo alcune considerazioni relative al D.D.L. regionale n. 402/2018 sul c.d. 4° Piano Casa della Regione Veneto.

Ringraziamo l'arch. Fiorenza Dal Zotto, dipendente del Comune di Spinea, per la gentile concessione.

PerItaliaiusOsservazioniDalZottoComuneSpineaSuPdl402-2018

Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n. 34 “Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali”. Primi effetti applicativi nel Veneto

22 Ott 2018
22 Ottobre 2018

Sul Bur n. 104 del 19 ottobre 2018 è stata pubblicata la deliberazione della giunta regionale del Veneto  n. 1461 del 08 ottobre 2018, recante "Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n. 34 "Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali". Primi effetti applicativi. Impatto dell'articolo 5 sul procedimento amministrativo relativo al rilascio della declaratoria di non boscosità prevista dalla DGR 23 luglio 2013, n. 1319".

L’articolo 5 del D.Lgs. n. 34/2018 “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali” disciplina le aree escluse dalla definizione di bosco. Nel definire, dunque, le fattispecie di non boscosità introduce nuove condizioni di applicabilità non rinvenibili nell’attuale procedura amministrativa definita ai sensi della DGR n. 1319/2013.

Nelle more della predisposizione degli strumenti utili, la Regione decide che si rende necessario nell’immediato sospendere gli effetti della procedura di cui al paragrafo 5 dell’Allegato A alla deliberazione medesima.

DGRV 1461 del 2018

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

Disegno di legge sul futuro prossimo dell’urbanistica veneta

12 Ott 2018
12 Ottobre 2018

Pubblichiamo la lettera con la quale la giunta regionale ha trasmesso al consiglio il disegno di legge n. 43/DDL del giorno 8 ottobre 2018: "Politiche per la riqualificazione urbana e l'incentivazione alla rinaturalizzazione del territorio veneto".

Il disegno di legge propone anche il futuro del piano casa.

Poi bisognerà vedere quale testo verrà in concreto approvato dal consiglio regionale.

https://documentcloud.adobe.com/link/track?uri=urn%3Aaaid%3Ascds%3AUS%3A7a6d6afa-4497-4341-bba4-43daed78e1bb

VAS e consumo del suolo

02 Ott 2018
2 Ottobre 2018

Sul BUR n. 98 del 28 settembre 2018 è stata pubblicata la DGRV n. 1366 del 18 settembre 2018, contenente precisazioni ed integrazioni in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) alla deliberazione di Giunta Regionale n. 668 del 15 maggio 2018.

Con questo provvedimento sono integrate le disposizioni contenute nella D.G.R. n. 668 del 15.05.2018 dando indicazioni di tipo procedurale in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), alle Amministrazioni comunali che devono aggiornare i propri strumenti urbanistici ai sensi della L. R. n. 14/2017 in tema di “contenimento del consumo di suolo”.

DGRV 1366 del 2018

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

Autorizzazione dei miglioramenti fondiari con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile

19 Set 2018
19 Settembre 2018

Segnaliamo che è stata pubblicata sul B.U.R. del Veneto la Deliberazione della Giunta regionale n. 1300 del 10 settembre 2018, contenente  Disposizioni attuative per le procedure di autorizzazione dei miglioramenti fondiari, con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile, inferiore a 5.000 metri cubi per ettaro. Art. 3, comma 2, della Legge regionale 16 marzo 2018, n. 13"Norme per la disciplina dell'attività di cava".

Il provvedimentocontiene le linee guida generali per la procedura di autorizzazione dei miglioramenti fondiari con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile, inferiore a 5.000 metri cubi per ettaro, nonché le modalità operative per la presentazione delle relative domande definendo, altresì, le fasi dell’iter istruttorio di competenza degli  Sportelli Unici Agricoli di AVEPA e della Direzione Agroambiente Caccia e Pesca.

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

DGRV 1300 del 2018

Piano casa e vincolo di alta pericolosità idraulica o idrogeologica

11 Set 2018
11 Settembre 2018

Segnaliamo una sentenza del TAR Veneto che annulla un permesso di costruzione per violazione dell’art. 3 quater, comma 1, della legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 (piano casa).

Tale disposizione, prevede che:
1. Per gli edifici ricadenti nelle aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica o idrogeologica è consentita l’integrale demolizione e la successiva ricostruzione in zona territoriale omogenea propria non dichiarata di pericolosità idraulica o idrogeologica, anche in deroga ai parametri dello strumento urbanistico comunale, con un incremento fino al 50 per cento del volume o della superficie".
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Il requisito di eventi eccezionali o cause di forza maggiore per ottenere un titolo edilizio in deroga ex art. 76, co. 8 l.r. Veneto 61/1985

10 Set 2018
10 Settembre 2018

Il Consiglio di Stato offre un’interpretazione dell’art. 76, co. 8 l.r. Veneto 61/1985: tale norma prevede che il Sindaco possa (non debba) rilasciare titoli edilizi in deroga alle normative regionali e locali, in caso di distruzione integrale o parziale dell’immobile “a seguito di eventi eccezionali o per cause di forza maggiore”.

Il Consiglio ha affermato che quest’ultimo requisito è integrato solo al verificarsi di un evento del tutto sottratto alla sfera di prevedibilità ed evitabilità dei privati.                                      

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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