Il diritto di accesso richiede un interesse concreto e diretto e non può servire per un controllo generalizzato

13 Nov 2014
13 Novembre 2014

Il T.A.R. Trento conferma che l’istanza di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi degli artt. 22 e ss. della L. 241/1990 richiede un interesse personale, diretto, attuale e concreto e non può servire per un controllo generalizzato.

Nella sentenza n. 398/2014 si legge: “Invero, bisogna intanto ricordare che “la legittimazione all'accesso ai documenti amministrativi deve ritenersi consentita a chiunque possa dimostrare che il provvedimento o gli atti endoprocedimentali abbiano dispiegato o siano idonei a dispiegare effetti diretti o indiretti anche nei suoi confronti e il diritto di accesso, purché non diretto ad un controllo generalizzato, può essere esercitato anche indipendentemente dall'esistenza di una lesione immediata della posizione giuridica del richiedente, essendo invece sufficiente un interesse personale e concreto, serio e non emulativo, a conoscere gli atti già posti in essere e a partecipare alla formazione di quelli successivi” (così C.d.S., V, 30 agosto 2013, n. 4321; nello stesso senso C.d.S., IV, 4 settembre 2012, n. 4671)”.

dott. Matteo Acquasaliente

sentenza TAR Trento 398 del 2014

Tags: , ,
0 replies

Leave a Reply

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC