Il T.A.R. Brescia analizza in modo particolarmente approfondita sia la c.d. rinuncia abdicativa sia le responsabilità sul risarcimento del danno per mancata emissione del decreto d’esproprio.

La rinunzia abdicativa da parte del proprietario si considera implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario a fronte della irreversibile trasformazione del fondo.

In tal caso come si fa a trascrivere il passaggio di proprietà a favore dell'ente?

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Il TAR Veneto ricorda i presupposti necessari per ottenere una sentenza che, a fronte dell'inadempimento del lottizzante, trasferisca al comune le aree previste in una convenzione di lottizzazione.

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Il T.A.R. ricorda che, da un lato, spetta all’offerente dimostrare l’equivalenza del prodotto offerto e, dall’altro lato, la Pubblica Amministrazione valuta l’offerta utilizzando la discrezionalità tecnica.

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Il TAR Veneto ribadisce la sua adesione alla giurisprudenza secondo la quale la presentazione di una domanda di sanatoria rende inefficace il precedente ordine di demolizione e spiega le ragioni che conducono a tale soluzione.

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Il TAR Veneto precisa che, se viene presentata una domanda di sanatoria che sarebbe accoglibile solo in parte, deve essere respinta l'intera domanda.

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Segnaliamo sulla questione una sentenza del TAR Veneto.

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1. Vista la grande richiesta di partecipazione, il seminario si svolgerà non più presso la sala consiliare del comune di Spinea (Piazza Municipio, piano secondo), ma presso la sala parrocchiale della Chiesa di San Vito e Modesto, Piazza Marconi n. 64 Spinea.

2. Vista la recentissima entrata in vigore (lo scorso 31 dicembre) della legge regionale n. 30/2016, durante il seminario verranno illustrate anche le novità in ambito edilizio contenute nella l.r. 30/2016 che riguardano, in particolare: piano casa e deroghe, sale gioco e edifici in fascia di rispetto stradale.

Il T.A.R. Brescia afferma che ai sensi dell’art. 105, comma 6, del nuovo Codice dei contratti pubblici, non deve essere esclusa dalla gara l’impresa che ha indicato nell’offerta di volersi avvalere del subappalto ma che, in violazione della disciplina introdotta dal Codice, non ha indicato una terna di subappaltatori, trattandosi di irregolarità essenziale ma sanabile con il c.d. soccorsi istruttorio oneroso ex art. 83, comma 9, dello stesso Codice.

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Segnaliamo sulla questione una sentenza del TAR Marche.

Di conseguenza non è richiesta la comunicazione di cui al comma 6 dell’art. 216 R.D. n. 1265 del 1934 al sindaco.

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Il T.A.R. ricorda i presupposti che devono ricorrere affinchè un’opera possa essere considerata precaria.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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