Author Archive for: SanVittore

La nullitĂ  dell’atto di citazione davanti alla Corte dei Conti

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

La Corte dei Conti precisa che si ha nullità dell'atto di citazione per mancanza o assoluta incertezza delle indicazioni indispensabili quando non è specificato il giudice contabile territorialmente competente (art. 164, 1° comma, in relazione all’art.163 n.1), non sono specificati gli estremi dell’Ufficio requirente, la qualità del magistrato, la denominazione dell’Ente nel cui interesse si agisce (artt. 164, 1° comma, e 163 n. 2), ma non la sua erronea indicazione (così Corte dei conti, Sez. 2^ di app., 20 marzo 2007, n. 52), non vengono indicati gli estremi della persona fisica o giuridica convenuta (art.163 n. 2), non è indicato l’oggetto della domanda, nella sintesi di petitum e causa petendi, cioè la richiesta di condanna, la sua quantificazione con ripartizione del carico tra gli eventuali corresponsabili e le ragioni alla base di essa, ossia i fatti costitutivi della domanda attorea, ovvero è indicato in modo tanto generico e improprio da determinare un’assoluta incertezza (così art. 3 Regolamento di procedura e art. 164, 4° comma, in relazione all’art. 163, comma 3, n. 3 c.p.c.), manca l’esposizione dei fatti o sia assolutamente incongrua o contraddittoria tanto da determinare un’assoluta incertezza dell’oggetto (art.163, comma 3, n. 4 c.p.c.), manca la sottoscrizione del magistrato requirente (art. 3 del R.D. n. 1038/1933), è assegnato al convenuto un termine a comparire (ove non abbreviato, a mente dell’art. 17, comma 3, del R.D. cit.) minore di quello fissato dall’art. 163 bis c.p.c., non è presente l’avvertimento  che la costituzione oltre i termini (giorni 20 o 10 in caso di abbreviazione dei termini prima dell’udienza) implica la decadenza della facoltà di proporre domande riconvenzionali (tuttavia non nel giudizio di responsabilità amministrativa) ed eccezioni in senso proprio.

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Nei cortili comuni si possono aprire vedute

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

Il T.A.R. afferma che i condomini possono aprire vedute e/o luci verso il cortile comune, rispettando il solo limite previsto dall’art. 1102 c.c. e non anche quelli previsti dagli artt. 905, 906 e 907 c.c. in tema di luci e vedute.

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La mancata impugnazione del decreto di esproprio non impedisce di chiedere i danni per la pregressa occupazione illegittima – criteri per quantificare il danno

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

Il TAR si occupa del risarcimento dei danni per la illegittima  occupazione anteriore alla emanazione del decreto di esproprio (non impugnato), precisando i criteri per la quantificazione del danno (l'interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene alla data del 31 dicembre di ogni anno di riferimento del periodo di occupazione illecita, da determinarsi secondo il metodo sintetico comparativo che tenga conto delle indicazioni costituite dal prezzo pagato per aree omogenee).

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Il decreto di esproprio tardivo o relativo a aree eccedenti il decreto di occupazione non è nullo o inefficace ma illegittimo

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

Il TAR precisa decreto di esproprio tardivo o relativo a aree eccedenti il decreto di occupazione non è nullo o inefficace, ma illegittimo e, quindi, idoneo a trasferire la proprietà (se non viene annullato).

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In caso di riassunzione per difetto di giurisdizione possono essere introdotte anche domande nuove

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

L’art. 59 della legge 18 giugno 2009, n. 6 ha previsto la possibilità di riassumere davanti al giudice competente le domande originariamente proposte davanti al giudice sfornito di giurisdizione, con salvezza degli effetti delle domande originarie.

Il TAR precisa che nulla impedisce che vengano presentate anche domande nuove rispetto a quelle originariamente proposte.

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Dichiarazioni sull’assenza delle clausole di esclusione

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

Il T.A.R. afferma che la dichiarazione sull’assenza delle clausole di esclusione, ex art.  38 del d.lgs. n. 163/2006, non deve essere resa necessariamente da tutti i legali rappresentanti della società, ma anche da uno solo di essi, pur se nei riguardi di tutti gli altri.

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Deliberazione della Giunta regionale del Veneto sulla commissione locale per il paesaggio

18 Gen 2016
18 Gennaio 2016

Sul BUR n. 4 del 15 gennaio 2016 è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2037 del 23 dicembre 2015, recante Atti di indirizzo ai sensi dell'articolo 45 ter, comma 6, lett. f), legge regionale n. 11/2004 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio".- Composizione, funzionamento e durata della Commissione locale per il paesaggio.

DGRV 2037 del 2015

Giurisdizione della Corte dei Conti e riserva di amministrazione

18 Gen 2016
18 Gennaio 2016

L’art. 1, comma 1, della legge n. 20 del 14 gennaio 1994, come modificato dall’art. 3, della legge 23 ottobre 1996, n. 543, ha previsto che la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti è personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o colpa grave, <<…ferma restando l’insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali…>>.

La Corte dei Conti del Veneto precisa il concetto di "riserva di amministrazione" (scelte discrezionali), sottratta al proprio sindacato.

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L’oblazione dell’art. 36 si paga solo per le opere difformi che sono state realizzate e non per quelle non eseguite

18 Gen 2016
18 Gennaio 2016

Il T.A.R. Milano afferma che l’oblazione prevista dall’art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 per ottenere la sanatoria edilizia si applica soltanto per le parti che sono state effettivamente realizzate in difformità dal titolo, e non anche per quelle opere che non sono state affatto realizzate rispetto a quelle previste nel progetto assentito. 

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Non si può apporre una condizione sospensiva meramente potestativa al provvedimento amministrativo

18 Gen 2016
18 Gennaio 2016

Il T.A.R. spiega le ragioni giuridiche in base alle quali non è ammesso apporre ad un provvedimento amministrativo una condizione sospensiva meramente potestativa (vale a dire rilasciare un provvedimento la cui efficacia è sospesa  in attesa di ulteriori decisioni da parte della P.A.). 

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