Author Archive for: SanVittore

Se l’amministrazione non si costituisce in giudizio, non può dimostrare che l’avviso di avvio del procedimento non era necessario

22 Set 2015
22 Settembre 2015

La seconda parte del comma 2 dell'articolo 21 octies della L. 241/1990 stabilisce che: "Il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato".

Il TAR precisa che, per operare, questo articolo richiede che l'amministrazione si costituisca in giudizio.

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Differenza tra abbandono di rifiuti e inquinamento di un sito

22 Set 2015
22 Settembre 2015

Il TAR Aosta chiarisce le due ipotesi in concreto.

Ricordiamo che nel caso di abbandono di rifiuti si applica l'articolo  del d.lgs. n. 152/2006, mentre nel caso di un sito inquinato gli articoli 242 e seguenti dello stesso decreto.

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L’obbligo di dichiarazione ex art. 38, c. 1, l. c per amministratori e direttori tecnici dell’impresa cedente

22 Set 2015
22 Settembre 2015

L’obbligo di dichiarazione ex art. 38, comma 1, lettera c, del codice degli appalti, riguarda anche gli amministratori e direttori tecnici dell’impresa cedente, nel caso sia intervenuta un’operazione di cessione d’azienda  in favore di un concorrente nell’anno anteriore alla pubblicazione del bando e il principio di “soccorso istruttorio”.

 Il Consiglio di Stato con una recente sentenza ha statuito sulla questione.

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Responsabile dell’inquinamento è anche chi è succeduto nel ramo d’azienda

21 Set 2015
21 Settembre 2015

Segnaliamo una sentenza del TAR Aosta riguardante il soggetto obbligato a bonificare un'area inquinata, quando l'interessato opera un gioco di creazione di nuove società e cessioni di rami d'azienda.

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L’imputabilità dell’inquinamento a un soggetto può fondarsi anche su presunzioni semplici ex art. 2727 del codice civile

21 Set 2015
21 Settembre 2015

Il TAR Aosta precisa che per imputare a un soggetto la responsabilità di un inquinamento non è indispensabile la prova diretta che sia stato lui, ma si possono utilizzare anche le presunzioni semplici, vale a dire prendere in esame elementi di fatto dai quali possano trarsi indizi gravi precisi e concordanti, che inducano a ritenere verosimile, secondo l’id quod plerumque accidit che sia verificato un inquinamento e che questo sia attribuibile a determinati autori.

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Anche se il procedimento penale viene archiviato per infondatezza della notitia criminis, il soggetto può essere lo stesso ritenuto responsabile in sede amministrativa

21 Set 2015
21 Settembre 2015

Il TAR Aosta precisa che un soggetto in sede amministrativa può essere ritenuto responsabile dell'inquinamento anche se il giudice penale abbia archiviato la notizia di reato nei suoi confronti per completa infondatezza della notizia di reato.

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Diritto di accesso e gare pubbliche

21 Set 2015
21 Settembre 2015

Il T.A.R. ricorda i consolidati principi giurisprudenziali formatesi in materia di acceso agli atti di una gara pubblica.

Post di Matteo Acquasaliente Read more →

Attribuzione agli Enti territoriali di una quota parte dei proventi della valorizzazione o alienazione degli immobili pubblici la cui destinazione d’uso sia stata modificata

21 Set 2015
21 Settembre 2015

E' stato pubblicato sulla G.U. il decreto 7 agosto 2015 del Ministero del'Economia e delle Finanze, recante "Determinazione delle modalità di attribuzione agli Enti territoriali di una quota parte dei proventi della valorizzazione o alienazione degli immobili pubblici la cui destinazione d’uso sia stata modificata".

Il decreto riguarda i beni del Ministero della Difesa.

DM_modalita' attribuzione quota proventi valorizzazione immobili pubblici 

Lo spunto del sabato: circolare del Ministero dell’Istruzione sulla questione della c.d. “teoria gender”

19 Set 2015
19 Settembre 2015

Da qualche tempo alcuni gruppi integralisti diffondono notizie allarmistiche su un presunto complotto delle c.d. lobby gay mirante a introdurre nelle scuole pubbliche l'insegnamento di una teoria chiamata "gender", da loro considerata particolarmente pericolosa con la salute psicologica e morale dei bambini.

I gruppi integralisti, per realizzare la loro missione anti gender, hanno addirittura creato scuole private salve da questa teoria.

Tra coloro che hanno provato a formarsi una opinione sul tema già serpeggiava un prudentissimo scetticismo, derivante dal fatto che non si riusciva a trovare in circolazione nessuna associazione gay che propugnasse  una simile teoria, tanto che non era neppure chiaro se essa esistesse veramente, cosicchè tutta la faccenda appariva molto sospetta.

I dubbi delle persone ragionevoli sono stati pienamente confermati dal Ministro della istruzione, che ha addirittura parlato di "truffa culturale" e ha emanato una circolare dalla quale si evince con chiarezza che nessuno propugna teorie gender nelle scuole  (sempre che tali teorie esistano al di fuori della malafede degli integralisti).

Insomma la lotta al gender si sta rivelando come un'altra cosa: la versione aggiornata della consueta omofobia, diretta a creare un  pericolo  immaginario intorno ai gay, in un momento storico in cui la sensibilita' sociale sul tema sta profondamente cambiando.

Dario Meneguzzo - avvocato   

Circolare Ministero Istruzione 1972 del 2015

Gli interventi nelle aree di rispetto cimiteriale nel Veneto

18 Set 2015
18 Settembre 2015

L'articolo 4 della L.R. veneta n. 4 del 16 marzo 2015, ha introdotto dopo il comma 4 dell’articolo 41 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 il seguente comma, che si riferisce alle aree di rispetto cimiteriale:

4 bis. Nelle aree di cui al comma 1, lettera e), oggetto di riduzione della zona di rispetto ai sensi dell’articolo 338, comma 5, del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie” e successive modificazioni, l’attuazione degli interventi urbanistici, pubblici o privati, compatibili con le esigenze di pubblico interesse attinenti il profilo sanitario, urbanistico e di tranquillità dei luoghi, di cui al medesimo comma 5, è consentita previa approvazione da parte del consiglio comunale di un piano urbanistico attuativo con le procedure di cui all’articolo 20. Tale disposizione si applica anche ai comuni non dotati di PAT.”

La disposizione sembra volere chiarire il concetto di "intervento urbanistico", contemplato dal comma 5 dell'articolo 338 del r.d. 1265 del 1934, il quale dispone che:

"Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre".

In effetti in giurisprudenza si reperiscono indirizzi variegati sul concetto di "intervento urbanistico" ammissibile nelle aree di rispetto cimiteriale (solo con piano attuativo o anche con intervento diretto; solo interventi pubblici o anche privati).

Dario Meneguzzo - avvocato

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