Author Archive for: SanVittore

Le controversie sul regolamento per il telelavoro non spettano alla giurisdizione del TAR

16 Set 2015
16 Settembre 2015

Il telelavoro comporta una diversa modalità di svolgimento del rapporto di lavoro, caratterizzata dalla modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa (cfr. l’art. 2, comma 1, lett. b dell’accordo quadro sul telelavoro del 23 marzo 2000, e l’art. 1, comma 1, del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Regioni ed enti locali del 14 settembre 2000).

Nel caso in esame, il ricorrente ha impugnato la deliberazione che ha approvato il regolamento per la disciplina del telelavoro, modificando i presupposti che consentono l’accesso al telelavoro.

Il TAR ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione. Read more →

Anche la Croce Rossa è un operatore economico

16 Set 2015
16 Settembre 2015

 Il T.A.R. Milano chiarisce che anche la Croce Rossa è un operatore economico che può partecipare alle pubbliche gare.

 Post di Matteo Acquasaliente Read more →

Promozione per merito straordinario

16 Set 2015
16 Settembre 2015

Il T.A.R. Milano ricorda la normativa e l’evoluzione giurisprudenziale che concerne la c.d. promozione per merito straordinario.

 Post di Matteo Acquasaliente Read more →

Se il funzionario vende i beni per non pagare il danno erariale, la Corte dei Conti esercita l’azione revocatoria

15 Set 2015
15 Settembre 2015

L'azione revocatoria di cui all'articolo 2901 del codice civile può essere esercitata anche dalla Procura della Corte dei Conti nei confronti del funzionario che abbia venduto i propri beni allo scopo di tentare di sottrarsi all'obbligo di risarcire i danni erariali.

Segnaliamo sul punto una sentenza della Corte dei Conti per l'Emilia Romagna.

La sentenza che accoglie la revocatoria, dichiara inefficace nei confronti della P.A. creditrice gli atti di alienazione posti in essere, con la conseguenza che i beni possono essere pignorati, anche se sono stati intestati a terzi soggetti.

Post di Dario Meneguzzo

Read more →

Per motivare una ordinanza di demolizione, sono sufficienti la descrizione dell’abuso commesso e la sua identificazione oggettiva

15 Set 2015
15 Settembre 2015

Una sentenza del TAR Aosta precisa l'obbligo di motivazione del comune in materia di repressione degli abusi edilizi, con riferimento anche all'avviso di avvio del procedimento e  alle osservazioni presentate dall'interessato.

Post di Dario Meneguzzo Read more →

Per l’installazione dei dissuasori davanti ad una abitazione per impedire la sosta di auto è sufficiente la Scia

15 Set 2015
15 Settembre 2015

E’ quanto statuito dal Consiglio di Stato con una recente sentenza.

 Post di Gianmartino Fontana Read more →

Impugnabilità degli atti soprassessori

15 Set 2015
15 Settembre 2015

Segnaliamo una sentenza del TAR Aosta in materia di impugnabilità degli atti soprassessori (quelli con i quali la P.A. comunica di non provvedere): il tribunale distingue tra gli atti soprassessori interlocutori (che non sono impugnabili) e   l'atto soprassessorio che determina la definitiva interruzione del procedimento, che è impugnabile perchè ha un contenuto sostanzialmente reiettivo dell'istanza del privato .

Post di Dario Meneguzzo Read more →

Il comune non può sospendere il procedimento per l’autorizzazione paesaggistica in attesa di decidere se una precedente concessione fosse legittima

15 Set 2015
15 Settembre 2015

Il TAR Aosta si occupa dell'obbligo di concludere un procedimento amministrativo e annulla l'atto col quale il comune comunica che non provvedere a rilasciare una autorizzazione paesaggistica, perchè sta riesaminando la legittimità di una precedente concessione edilizia sullo stesso edificio.

Post di Dario Meneguzzo  Read more →

L’esame per diventare avvocato

15 Set 2015
15 Settembre 2015

Il TAR Lazio scrive  alcune novità in materia di esami di Avvocato, in merito alle annotazioni che la commissione d’esami dovrà fare, siano esse positive o negative nei vari punti di ciascun elaborato dei vari candidati.

 Post di Gianmartino Fontana Read more →

Perequazione: un contributo (stra)ordinariamente pasticciato

14 Set 2015
14 Settembre 2015

La Legge n. 164 del 2014 ha aggiunto il comma d-ter all’art. 16 del DPR n. 380/2001, introducendo il “contributo straordinario”, pari al 50% del maggior valore delle aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio d’uso, da erogarsi al Comune.

La disposizione è stata scritta, con la ormai consueta scadente tecnica legislativa, all'evidente scopo di mettere una pezza alla figura della perequazione intesa come imposta da pagare al comune, figura che,  in modo abuso e arbitrario, si era diffusa a macchia d'olio nei PRG dei comuni italiani.

In effetti ormai molte campane avevano cominciato a suonare nel senso che tale perequazione rappresentasse una clamorosa violazione del principio di legalità di cui all'articolo 23 della Costituzione ("Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge"), anche se purtroppo la giurisprudenza amministrativa non voleva sentirle, per evidenti implicite e discutibili ragioni di casse comunali.

Il problema maggiore rappresentato dalla nuova disposizione legislativa è l'abnormità della percentuale dell'imposta: letteralmente è pari al 50%  del maggior valore delle aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio d’uso.

Poichè si tratta di importi spesso stratosferici, si sta assistendo a un effetto paralizzante degli investimenti, che già erano ridotti al minimo a causa della perdurante crisi economica e finanziaria che deprime il paese, oppresso da una tassazione che non ha alcun precedente nella storia (il drenaggio asfissiante del denaro privato verso lo Stato impedisce al popolo di acquistare beni e servizi, l'unica cosa che permetterebbe di "far girare l'economia"). 

In una situazione di questo genere, la tentazione che sovviene è quella di sfruttare il testo legislativo scritto male per ridurre in via interpretativa i danni causati da questo contributo straordinario (che non si capisce neanche perchè sarebbe straordinario, visto che è ordinariamente inserito nel D.P.R. 380/2001).

Tra i mille dubbi interpretativi che serpeggiano, con finalità più o meno correttive, segnalo i seguenti:

1) il 50% va diviso tra l'investitore e il comune, con la conseguenza che al comune spetta il 25%?

2) perchè di parla di deroghe o varianti, il contributo si applica solo alle procedure di sportello unico?

3) se il PATI dice che tutti gli ambiti sono soggetti a perequazione (senza stabilire percentuali)  e demanda al P.I. l'attuazione, si tratta di una previsione del PRG precedente alla legge, che consente al Comune di concordare col privato la percentuale da pagare, oppure si deve applicare il 50?

4) il contributo straordinario assorbe gli oneri primari e secondari?

5) il cambio di destinazione d'uso è quello derivante da una variante urbanistica oppure il contributo si applica anche quando il PRG già prevedeva la possibilità di effettuare il cambio di destinazione d'uso?

6) bisogna aspettare una tabella parametrica regionale?

Cosa bisogna fare per campare in Italia...

Dario Meneguzzo - avvocato

 

 

 

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC