Author Archive for: SanVittore

Edificazione del vicino e interesse a ricorrere

10 Gen 2025
10 Gennaio 2025

Nel caso di specie, il privato impugnava il titolo edilizio del vicino, lamentando che il progettato innalzamento dell’edificio avrebbe comportato una minore luminosità dell’abitazione e un correlato deprezzamento economico.

Il TAR Veneto accoglieva il ricorso, cosicché il vicino otteneva un nuovo PdC ove non era più previsto il sottotetto.

Il privato impugnava anche il secondo PdC, ma il TAR Veneto dichiarava la carenza d’interesse ad agire.

Il Consiglio di Stato ha ribaltato queste conclusioni.

Ciò che rileva non è l’eliminazione del sottotetto, ma l’altezza dell’edificio nel suo complesso, il quale, anche a seguito di tale modifica, rimarrà comunque più alto (circa 11 metri) rispetto all’edificio preesistente (circa 9 metri), il che è sufficiente a radicare l’interesse ad agire in capo al ricorrente.

In secondo luogo, la costruzione di 13 appartamenti in luogo della residenza unifamiliare preesistente, con affacci sulla proprietà del ricorrente, comporta, secondo un canone di comune esperienza, anche una riduzione della privacy, il che corrobora l’interesse a ricorrere.

Post di Fiorenza Dal Zotto – funzionaria comunale

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Ne bis in idem nei giudizi amministrativi in materia di titoli edilizi

10 Gen 2025
10 Gennaio 2025

Nel caso di specie, il privato impugnava il titolo edilizio del vicino, lamentando che il progettato innalzamento dell’edificio – da realizzarsi ai sensi del Piano Casa del Veneto – avrebbe comportato una minore luminosità dell’abitazione e un correlato deprezzamento economico.

Il TAR Veneto accoglieva il ricorso, cosicché il vicino otteneva un nuovo PdC ove, tra le altre cose, si faceva applicazione della legge Veneto 2050.

Il privato impugnava anche il secondo PdC.

Il Consiglio di Stato ha escluso che la seconda impugnazione violasse il principio del ne bis in idem.

Nel giudizio impugnatorio di legittimità, l’unicità o pluralità di domande proposte dalle parti si determina esclusivamente in funzione della richiesta di annullamento di uno o più provvedimenti autonomamente lesivi.

Nell’odierna fattispecie, nonostante l’identità dei soggetti, vengono in rilievo due distinte impugnazioni aventi ad oggetto diversi provvedimenti amministrativi autonomamente lesivi (il primo e il secondo PdC), impugnati sulla base di censure non sovrapponibili.

Post di Fiorenza Dal Zotto – funzionaria comunale

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Pannelli fotovoltaici e immobili vincolati

09 Gen 2025
9 Gennaio 2025

Il T.A.R. Brescia ricorda la normativa di favore per gli impianti fotovoltaici installati su immobili vincolati: dall’iniziale divieto legislativo, infatti, si è progressivamente giunti ad un’apertura generale della normativa statale che è stata analogamente interpretata in senso estensivo dalla giurisprudenza amministrativa.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sindacato giurisdizionale sull’autorizzazione paesaggistica

09 Gen 2025
9 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che, in materia di autorizzazione paesaggistica, il giudizio affidato alla P.A. preposta è connotato da un’ampia discrezionalità tecnico-valutativa, poiché implica l’applicazione di cognizioni tecniche specialistiche proprie di settori scientifici disciplinari della storia, delle scienze ambientali, dell’arte e dell’architettura, caratterizzati da ampi margini di opinabilità. L’apprezzamento così compiuto è, quindi, sindacabile, in sede giudiziale, esclusivamente sotto i profili della logicità, coerenza e completezza della valutazione, considerati anche per l’aspetto concernente la correttezza del criterio tecnico e del procedimento applicativo prescelto, ma fermo restando il limite della relatività delle valutazioni scientifiche, sicché, in sede di giurisdizione di legittimità, può essere censurata la sola valutazione che si ponga al di fuori dell’ambito di opinabilità, affinché il sindacato giudiziale non divenga sostitutivo di quello della P.A. attraverso la sovrapposizione di una valutazione alternativa, parimenti opinabile.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Autorizzazione paesaggistica postuma e preavviso di rigetto

09 Gen 2025
9 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che nell’ambito del diniego di sanatoria (nel caso di specie, rectius, si trattava di un’autorizzazione paesaggistica postuma), la mancata comunicazione del relativo preavviso non comporta, in base al principio di cui all’art. 21-octies, co. 2 l. 241/1990, effetti vizianti ove il Comune non avrebbe potuto emanare provvedimenti differenti.

Si segnala però che proprio questa norma citata dal TAR contiene – a seguito della novella di cui al d.l. 76/2020 – un III periodo del seguente tenore: “La disposizione di cui al secondo periodo non si applica al provvedimento adottato in violazione dell’articolo 10-bis”.

Tanto più che, come riconosciuto dal TAR, l’istanza ex artt. 167 e 181 d.lgs. 42/2004 comporta valutazioni che costituiscono espressione di discrezionalità tecnica (in quanto tali, è pur vero, sindacabili in sede di giurisdizione di legittimità unicamente per manifesta illogicità o travisamento dei fatti o per inadeguatezza dell’istruttoria o della motivazione).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Istanza di compatibilità paesaggistica presentata dopo l’ordinanza di demolizione

09 Gen 2025
9 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la presentazione, da parte del privato, di una domanda di accertamento della compatibilità paesaggistica di per sé non è idonea ad incidere l’efficacia del previo ordine di demolizione spiccato dal Comune, in quanto non copre gli aspetti urbanistici/edilizi dell’abuso, ma solo quello paesaggistico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Abusi edilizi commessi senza previa SCIA in area paesaggistica

09 Gen 2025
9 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che in presenza di abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 22 e 37, co. 1 d.P.R. 380/2001, l’applicabilità della sola sanzione pecuniaria è limitata agli interventi astrattamente realizzabili previa SCIA che siano, altresì, conformi agli strumenti urbanistici vigenti. Laddove manchino i presupposti per l’intervento, come nel caso in cui l’opera sia stata posta in essere in violazione dello strumento urbanistico o del vincolo paesaggistico, è legittima l’ordinanza di demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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5G ed atti d’indirizzo

08 Gen 2025
8 Gennaio 2025

Il T.A.R. Veneto afferma che non vi è interesse ad impugnare gli atti di indirizzo meramente politici dei Comuni che dichiarano di essere contrari all’installazione del 5G. Mutatis mutandis, lo stesso dicasi per le previsioni del P.A.T./P.I. che nulla dispongono, in concreto, sui criteri localizzativi delle SRB.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Stazioni radio base e silenzio-assenso

08 Gen 2025
8 Gennaio 2025

Il T.A.R. ricorda il cd. rito accelerato e semplificato previsto dagli artt. 44 e ss. del Codice delle Comunicazioni, che confluisce nella formazione del cd. silenzio-assenso. Di conseguenza, l’impugnazione del parere tardivo emesso da uno degli enti convocati in sede di conferenza di servizi – SS.BB.AA nel caso di specie – è inammissibile perché privo di diretta lesività, trattandosi di un atto endoprocedimentale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Acquisizione gratuita opera abusiva: natura giuridica e autonoma impugnabilitĂ 

08 Gen 2025
8 Gennaio 2025

Il TAR veneto ricorda che l’acquisizione gratuita dell’opera abusiva al patrimonio comunale costituisce una "sanzione in senso stretto, distinta dalla demolizione" e che essa è autonomamente impugnabile (rispetto all'ordinanza di demolizione),  in quanto la sanzione dell’acquisizione gratuita dell’immobile abusivo al patrimonio comunale ha presupposti ulteriori rispetto all’ordine di rimozione o demolizione, richiedendosi in particolare l’imputabilità dell’inottemperanza. 

Il TAR rileva che la non imputabilità può risultare ad esempio per una malattia completamente invalidante del soggetto destinatario dell'ordinanza di demolizione.

Post di Dario Meneguzzo - Avvocato

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