Author Archive for: SanVittore

La conferenza di servizi

04 Nov 2024
4 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione dell’art. 14-bis, co. 3, III periodo l. 241/1990, secondo cui le prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell’assenso o del superamento del dissenso sono espresse in modo chiaro e analitico e specificano se sono relative a un vincolo derivante da una disposizione normativa o da un atto amministrativo generale ovvero discrezionalmente apposte per la migliore tutela dell’interesse pubblico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Norme di dettaglio negli strumenti urbanistici

04 Nov 2024
4 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che la norma contenuta nelle NTO del P.I. di un Comune, secondo cui “l’eventuale ampliamento dell’allevamento intensivo dovrà essere realizzato non sopravanzando verso il centro urbano, in modo che non venga ulteriormente ridotta la distanza esistente fra l’allevamento e l’abitato”, costituisce una prescrizione di dettaglio destinata a regolare la futura attività edilizia, suscettibile di ripetuta applicazione, che esplica effetto lesivo nel momento in cui è adottato l’atto applicativo e, dunque, può essere oggetto di censura in occasione dell’impugnazione di quest’ultimo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Distanze per gli allevamenti imposte dal Comune

04 Nov 2024
4 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato l’illegittimità di una norma contenuta nelle NTO del P.I. di un Comune, secondo cui “l’eventuale ampliamento dell’allevamento intensivo dovrà essere realizzato non sopravanzando verso il centro urbano, in modo che non venga ulteriormente ridotta la distanza esistente fra l’allevamento e l’abitato”.

Tale disposizione limitava illegittimamente lo ius aedificandi e appariva dettata per evitare che al centro abitato si avvicinino attività che possano influire sulla salute pubblica, finalità che è già perseguita dalla disciplina regionale con la l.r. Veneto 11/2004 e la D.G.R.V. 856/2012, che dettano i distacchi minimi reciproci degli allevamenti dai limiti delle zone agricole, dai confini di proprietà e dalle abitazioni non aziendali. La norma, imponendo il rispetto di distanze reciproche maggiori di quelle individuate dalla delibera regionale citata, costituiva una decisione strategica e sostanziale, in quanto portava all’individuazione di ambiti all’interno del territorio comunale ai quali estendere una finalità di tutela e salvaguardia e come tale doveva essere assunta motivatamente dal Comune in sede di redazione del PAT e non del PI.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La licenza per il commercio di oggetti preziosi

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Il TAR Palermo ha affermato che, ai sensi dell’art. 127 TULPS, si impone a fabbricanti, commercianti e mediatori di oggetti preziosi di munirsi di licenza del Questore.

Ai sensi del precedente art. 11, l’autorizzazione di polizia può essere negata - tra l’altro - a chi abbia riportato condanne per furto e a chi non abbia tenuto una buona condotta (la Corte costituzionale, con sentenza n. 400/1993, ha dichiarato incostituzionale la suddetta norma nella parte in cui poneva a carico dell’interessato l'onere di provare la sua buona condotta).

Post di Alberto Antico – avvocato

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InammissibilitĂ  delle censure

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Il TAR Veneto rileva l’inammissibilità di censure presentate contro quelle parti di un Piano di Lottizzazione che non incidono direttamente sull’interesse del privato (nel caso di specie, trattavasi di un allevamento, che poteva contestare quindi solo le parti di Piano in violazione della fascia di rispetto).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Sulla sopravvenuta carenza di interesse al ricorso

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Secondo il TAR Veneto, l’indicazione da parte della P.A. di nuovi criteri per la realizzazione di un’opera il cui diniego sia oggetto di ricorso, non necessariamente rende il giudizio improcedibile, dovendo i nuovi criteri riguardare specificamente le ragioni di diniego e rivolgersi direttamente al privato con un provvedimento ad hoc.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Sulla sospensione del giudizio amministrativo

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Il TAR Veneto ricorda che l’istanza di sospensione per tre mesi ex artt. 79, co. 1 c.p.a. e 296 c.p.c. è ammissibile solo se presentata congiuntamente da tutte le parti (il che non potrebbe essere possibile se una di esse è rimasta contumace); potrebbe essere eventualmente riqualificata come sospensione ex art. 295 c.p.c. solo se sussiste un’ipotesi di pregiudizialità tecnica o necessaria; infine, non potrebbe essere riqualificata come istanza di rinvio (la quale, nel giudizio amministrativo, è comunque ammessa solo in ipotesi eccezionali).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Riassunzione del processo per ragioni di giurisdizione (e sua estinzione)

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Il TAR Veneto ricorda che il termine per la riassunzione del processo per ragioni di giurisdizione (translatio iudicii) è di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, con conseguente irricevibilità del ricorso riassunto in ritardo ed estinzione del processo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Domande nuove nella memoria conclusionale

02 Nov 2024
2 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato inammissibile la domanda di restituzione dell’importo versato dal ricorrente al Comune (a titolo di conguaglio del costo di costruzione), per essere stata formulata solo con la memoria conclusionale non notificata.

Nel giudizio amministrativo, lo strumento per introdurre nuove domande è il ricorso per motivi aggiunti (art. 43, co. 1 c.p.a.), che va previamente notificato alle controparti nelle forme dell’art. 170 c.p.c. (art. 43, co. 2 c.p.a.).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Composizione della Commissione di gara

01 Nov 2024
1 Novembre 2024

Il TAR Palermo ha affermato che, con riferimento all’art. 77, co. 1 d.lgs. 50/2016 (norma espressiva in parte qua di un principio di portato generale, per cui si richiede un’esperienza nel settore di riferimento in capo ai commissari designati), la legittima composizione della Commissione presuppone solo la prevalente, seppure non esclusiva, presenza di membri esperti del settore oggetto dell’appalto.

Il requisito enunciato deve essere inteso in modo coerente con la poliedricità delle competenze richieste in relazione alla complessiva prestazione da affidare, considerando anche, secondo un approccio di natura sistematica e contestualizzata, le professionalità occorrenti a valutare sia le esigenze della P.A. sia i concreti aspetti gestionali ed organizzativi sui quali i criteri valutativi siano destinati ad incidere. Non è in proposito necessario che l’esperienza professionale di ciascun componente copra tutti gli aspetti oggetto della gara, potendosi le professionalità dei vari membri integrare reciprocamente, in modo da completare ed arricchire il patrimonio di cognizioni della Commissione, purché idoneo, nel suo insieme, ad esprimere le necessarie valutazioni di natura complessa, composita ed eterogenea.

Post di Alberto Antico – avvocato

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