17 Settembre 2024
Spesso ci si chiede se, per realizzare una nuova costruzione all’interno di un lotto in parte edificato, è necessario considerare il volume ivi presente e già assentito dal Comune in base alle norme dell’epoca di costruzione od in base alla normativa sopravvenuta che, molto spesso, considera in modo diversi i volumi e/o le superfici?
Nello specifico, occorre applicare i criteri dell’epoca di rilascio del titolo edilizio in ragione del principio tempus regit actum, oppure è legittimo applicare la normativa vigente e, per l’effetto, scomputare e/o aggiungere volumi che, in passato, non erano considerati tali o che all’opposto lo erano?
Sul punto il Consiglio di Stato sembra delineare la seguente road map:
- è necessario calcolare la superficie del lotto all’epoca di costruzione dell’immobile;
- bisogna detrarre dalla superficie attuale del lotto quella già "consumata" dalla casa e/o dalle opere di urbanizzazione e/o dall'area pertinenziale alla casa;
- sulla superficie risultante si applica l’indice di oggi e, quindi, si determina così il volume disponibile.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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