Author Archive for: SanVittore

Intimazione di pagamento di somme per l’occupazione “sine titulo” di un’area demaniale

16 Mag 2024
16 Maggio 2024

Il TAR Sardegna ha affermato che spetta al G.O. conoscere dell’impugnazione dell’intimazione di pagamento, rilasciata dall’Agenzia del Demanio, a causa dell’occupazione sine titulo di un’area asseritamente demaniale confinante con la proprietà del destinatario, che invece ritenga anche l’area occupata di sua proprietà.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Per trasformare un solaio in un terrazzo, serve il permesso di costruire

15 Mag 2024
15 Maggio 2024

L’ha affermato il TAR Catania: la realizzazione di un terrazzo comporta un incremento di carico urbanistico, giacché modifica gli elementi tipologici formali e strutturali dell'organismo, rendendolo ontologicamente diverso da quello preesistente e, quindi, rientra nella ristrutturazione edilizia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’aumento della superficie è compatibile con un risanamento conservativo?

15 Mag 2024
15 Maggio 2024

Nel caso di specie, il privato era autorizzato ad un semplice intervento di risanamento conservativo di un fabbricato rurale, mediante consolidamenti, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edifico. Egli invece attuava un ampliamento della superficie del fabbricato, che si trova peraltro in zona vincolata.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha individuato un’ipotesi di variazioni essenziali, come definite dall’art. 32 d.P.R. 380/2001.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La realizzazione di servizi igienici mediante una mera redistribuzione delle superfici interne: manutenzione straordinaria o ristrutturazione?

15 Mag 2024
15 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che quando l’opera prevede una diversa distribuzione della superficie interna dei locali, la realizzazione di tramezzi e divisori nuovi nonché di nuovi servizi igienici e ripostigli non configura una vera e propria ristrutturazione edilizia, bensì una manutenzione straordinaria. Infatti, in materia edilizia, la diversa distribuzione degli ambienti interni mediante eliminazione e spostamenti di tramezzature, purché non interessi le parti strutturali dell’edificio, è considerata attività di manutenzione straordinaria soggetta al semplice regime della comunicazione di inizio lavori, la cui mancanza è sanzionata pecuniariamente e non con l’ordine di demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Si può installare un ascensore in un condominio?

15 Mag 2024
15 Maggio 2024

Il TAR Veneto, dopo una pregevole ricostruzione dei corposi avvicendamenti normativi in materia, ha posto i seguenti principi:

  1. a) l’installazione di un ascensore all’interno di un cortile o giardino condominiale è qualificabile in termini di “innovazione” (art. 1120 c.c.);
  2. b) la decisione di assoggettare il cortile/giardino condominiale a siffatta “innovazione” deve essere assunta, necessariamente, dal Condominio, sia pure con le maggioranze ridotte di cui all’art. 2, co. 1 l. 13/1989;
  3. c) in assenza di siffatta delibera condominiale, ai sensi dell’art. 2, co. 2 l. 13/1989, i condòmini interessati al superamento delle cd. barriere architettoniche sono legittimati esclusivamente ad installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili o a modificare l’ampiezza delle porte d’accesso, al fine di rendere più agevole l’accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Cambio di destinazione d’uso rilevante

15 Mag 2024
15 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha spiegato perché costituisce un mutamento di destinazione d’uso rilevante a fini urbanistici il fatto che un magazzino interrato autorizzato a servizio del fondo rustico sia stato di fatto (e in difformità all’originario titolo edilizio) utilizzato per ospitare l’impianto di imbottigliamento industriale di olio che il privato acquista da soggetti terzi senza alcuna connessione con il proprio fondo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’ordinanza di demolizione

14 Mag 2024
14 Maggio 2024

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che, nel procedimento volto ad irrogare un’ordinanza di demolizione, il Comune non è tenuto a una confutazione analitica e puntuale delle osservazioni del privato, purché dal tenore complessivo del provvedimento sia possibile desumere le ragioni per le quali tali osservazioni siano state ritenute inconferenti.

La natura di atto vincolato dell’ordinanza di demolizione postula l’irrilevanza del tempo trascorso tra la comunicazione di avvio del procedimento e l’emanazione della stessa, ragione sufficiente per escludere, altresì, alcun legittimo affidamento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Tempistiche del procedimento volto al rilascio dell’ordinanza di demolizione

14 Mag 2024
14 Maggio 2024

Nel caso di specie, il privato lamentava il sostanziale aggiramento dell’obbligo sancito dall’art. 7 l. 241/1990, essendogli stata inviata la comunicazione di avvio ben due anni prima dell’adozione dell’ordinanza di demolizione.

Il TAR Veneto ha rigettato la censura.

La natura vincolata del provvedimento rende irrilevante l’eventuale omissione della comunicazione di avvio. Tale vizio non può comunque essere riscontrato in ragione del mero tempo trascorso dal suo invio al privato, trattandosi di circostanza che non incide sugli interessi partecipativi presidiati dalla comunicazione (e che involge, piuttosto, la questione relativa al rispetto dei termini procedimentali, comunque non incidente sulla validità dell’atto).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Inottemperanza all’ordinanza di demolizione

14 Mag 2024
14 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che il termine di 90 giorni per adempiere, previsto dall’art. 31, co. 3 d.P.R. 380/2001 ha natura perentoria, con la conseguenza che:

  1. a) il suo decorso comporta l’automatico trasferimento della proprietà del bene abusivo e dell’area di sedime al patrimonio comunale;
  2. b) il provvedimento che dispone l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale in via automatica – ex lege senza necessità di un formale atto scritto di trasferimento – ha natura meramente dichiarativa (il trasferimento di proprietà si verifica ope legis, automaticamente dopo la scadenza del termine per l’adempimento indicato dalla legge);
  3. c) è irrilevante l’eventuale adempimento tardivo al fine di evitare il trasferimento della proprietà a favore del Comune;
  4. d) è illecita la demolizione posta in essere dal privato successivamente a tale passaggio di proprietà, in quanto il Comune potrebbe decidere di non demolire l’opera, esercitando le prerogative attribuitegli dall’art. 31, co. 5 d.P.R. cit., in base al quale l’opera acquisita è demolita salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici;
  5. e) l’art. 36, co. 1 d.P.R. 380/2001 consente di presentare istanza di sanatoria di conformità “fino alla scadenza dei termini di cui agli articoli 31, comma 3, 33, comma 1, 34, comma 1, e comunque fino all’irrogazione delle sanzioni amministrative”.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il privato che impugna l’atto di acquisizione gratuita degli abusi edilizi, ma non la previa ordinanza di demolizione

14 Mag 2024
14 Maggio 2024

Nel caso di specie, il privato impugnava la delibera di acquisizione gratuita al patrimonio comunale degli abusi edilizi accertati e non demoliti.

Il Comune eccepiva l’inammissibilità del ricorso, per non avere il ricorrente impugnato la presupposta ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi.

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione, in quanto la sanzione dell’acquisizione gratuita dell’immobile abusivo al patrimonio comunale ha presupposti ulteriori rispetto all’ordine di rimozione o demolizione, richiedendosi in particolare l’imputabilità dell’inottemperanza.

Post di Alberto Antico – avvocato

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