Sulla acquisizione nel caso di parziale inottemperanza all’ordine di demolizione
Il T.A.R. ricorda che la parziale inottemperanza all’ordine di demolizione, equivale alla mancata ottemperanza allo stesso.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che la parziale inottemperanza all’ordine di demolizione, equivale alla mancata ottemperanza allo stesso.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che, se il Comune rimane inerte a seguito dell’inottemperanza del privato all’ordinanza di demolizione, si configura un silenzio-inadempimento.
Tuttavia, spetta al Comune – e non al G.A. – scegliere se demolire coattivamente, a spese dei responsabili dell’abuso, l’immobile acquisito al patrimonio comunale ovvero mantenerlo in vita, in presenza delle condizioni previste dall’art. 31 d.P.R. 380/2001.
Le due opzioni non operano sullo stesso piano: la demolizione coatta dell’immobile abusivo è la regola, la sua conservazione in vita l’eccezione.
Post di Alberto Antico – avvocato
Nel B.U.R. n. 149 del 14.11.2023 è stata pubblicata la D.G.R.V. n. 1239 del 10 ottobre 2023, rubricata “Variante al PTRC per l’attribuzione della specifica considerazione dei valori paesaggistici, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11. Integrazioni alla DGR n. 745 del 22 giugno 2023”.
Il provvedimento integra la D.G.R.V. n. 745 del 22 giugno 2023 che autorizza l’avvio della predisposizione della Variante al PTRC con specifica considerazione dei valori paesaggistici, con riferimento all’espletamento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA).
La deliberazione è disponibile al link:
https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=516396.
Post di Daniele Iselle
Si tratta della fascia di rispetto di cui all’art. 83 del Regolamento di Esecuzione del TULS e dal relativo Allegato B che impone l’inedificabilità, ai fini di sicurezza, intorno alle attività che producono sostanze esplosive. Ne ha ribadito l’esistenza il TAR Veneto.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto evidenzia che non è sufficiente la mera suscettibilità di trasformazione urbanistica di un’area affinché si possa applicare la riduzione della fascia di rispetto stradale.
Ricordiamo, infatti, che l'art. 26 c. 3 del D.P.R. 495/1992 prevede che “Fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell'articolo 4 del codice, ma all'interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, nel caso che detto strumento sia suscettibile di attuazione diretta, ovvero se per tali zone siano già esecutivi gli strumenti urbanistici attuativi”.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda che la fascia di rispetto, in ipotesi di autostrada e fuori dal centro abitato, è di 60 metri.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Stato ricorda che il decreto di classificazione delle strade comunali deve essere effettuato dalla Regione, ma il Comune ha il compito di approvare la deliberazione di classificazione delle strade e il cd. Piano delle strade, laddove previsto (come nelle Regione Puglia).
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto, applicando i principi del codice civile, ricorda le facoltà edificatorie che spettano al cd. soggetto preveniente che intende costruire per primo, il quale, come noto, detterà poi le distanze che il secondo soggetto dovrà rispettare allorquando vorrà costruire.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Pubblichiamo il testo dell'intervento dall'avvocato Dario Meneguzzo esposto al seminario organizzato in data 8 novembre 2023 dall'Ordine degli Avvocati di Padova.
Il particolare titolo del libro dell'avvocato Stefano Bigolaro è tratto da un passo di un'opera di William Shakespeare: “The first thing we do, let’s kill all the lawers”.
Ma il senso della frase non è quello che appare.
Nell’opera di Shakespeare, Enrico VI, è chi vuole impadronirsi con la violenza del potere a incitare all’omicidio di tutta la categoria degli avvocati come prima cosa da fare, in quanto gli avvocati sono (o, meglio, possono esserlo, se vogliono) un presidio di libertà e di tutela dei diritti delle persone contro la violenza e il sopruso dei potenti.
Segnaliamo che al Senato, in sede di conversione del decreto legge 145 del 2023 "Decreto anticipi", è stato presentato un emendamento che introdurrebbe alcune modifiche all’articolo 9-bis del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 che avrebbero l'effetto sostanziale di regolarizzare alcune difformità edilizie anteriori al 1977.
Il “Condoncino edilizio” sotto forma di emendamento al Decreto Anticipi?
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