10 Giugno 2021
Mi riferisco all'articolo dell'avv. Matteo Acquasaliente del 8 giugno 2021 che conclude con “Voi cosa ne pensate?”.
Cosa pensare...
Al di là dell'ammissione o meno al “superbonus 110” per gli edifici fiscalizzati (che rappresentano una parte poco consistente degli immobili), la questione che dal mio punto di vista rileva è che la c.d. semplificazione del D.L. 77/2021, in realtà provocherà notevoli danni a chi in determinati casi darà ascolto alle notizie mediatiche, che per lo più fanno passare l'illusione che ora, senza l'obbligo dell'asseverazione del professionista sullo stato legittimo dell'immobile, si potrà accedere al “superbonus 110” con una certa disinvoltura.
Non credo sia proprio così ed illustro il mio punto di vista con un esempio pratico.
Un soggetto presenta una CILA per opere che possono usufruire del superbonus in quanto imprimeranno un miglioramento di due classi energetiche all'edificio. I Comuni, sapendo come mediamente si opera, adotteranno due diverse modalitĂ di gestione della pratica.
Con la prima, piĂą snella, il Comune archivierĂ la CILA senza istruirla (metodo secondo me un po' pericoloso che non condivido, ma diffuso) ed il soggetto procederĂ rapidamente con la pratica per ottenere gli sgravi fiscali, lottando contro il tempo per eseguire i lavori entro i termini ristretti fissati dalla norma.
Con la seconda, piĂą di garanzia, il Comune istruirĂ prontamente la CILA e nel caso nel corso dell'istruttoria riscontri degli abusi edilizi, non permetterĂ l'esecuzione dei lavori ed aprirĂ un procedimento per la repressione dell'abuso edilizio.
Ora, tornando alla prima modalità , poniamo il caso che dopo 11 mesi dalla presentazione della CILA il Comune si accorga dell'abuso edilizio pregresso (magari per segnalazione del confinante) e poniamo che le opere non siano sanabili. Capiamo tutti cosa potrà succedere sotto il profilo sanzionatorio edilizio, ma anche sotto il profilo risarcitorio rispetto al “superbonus”.
Insomma, credo che di fatto la c.d. semplificazione del D.L. 77/2021, se gestita con superficialità , sia una potenziale fonte di danni economici a carico del povero cittadino che in buona fede ha aderito alle notizie mediatiche che circolano.
Mi chiedo allora: si è veramente semplificato o si è costruito un pericoloso “pachiderma”?
Cosa pensare...
Marco Pendola
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