Alberghi veneti: come si attribuiscono le stelle?
Il T.A.R. Veneto ricorda la vigente normativa regionale che attribuisce il numero di stelle agli alberghi, spiegando come va coordinata con quella pregressa.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto ricorda la vigente normativa regionale che attribuisce il numero di stelle agli alberghi, spiegando come va coordinata con quella pregressa.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Bolzano ricorda la normativa relativa ai costi da rischio specifico, soffermandosi sulle diversità di disciplina contenute nel D. Lgs. n. 163/2006 e nel vigente D. Lgs. n. 50/2016.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
DECRETO LEGISLATIVO 19 aprile 2017, n. 56 - Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. "Codice dei contratti pubblici".
(17G00078) (GU Serie Generale n.103 del 5-5-2017 - Suppl. Ordinario n. 22)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/05/2017
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/05/05/17G00078/sg
Segnaliamo l'art. 128:
"Art. 128 Modifiche all'articolo 216 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50 1. All'articolo 216 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,sono apportate le seguenti modificazioni: g) dopo il comma 27, sono aggiunti i seguenti:
27-quater. Per le opere di urbanizzazione a scomputo del contributo di costruzione, oggetto di convenzioni urbanistiche o atti assimilati, comunque denominati, le disposizioni del presente codice si applicano con riferimento alle opere oggetto delle citate convenzioni ed atti stipulati successivamente all'entrata in vigore del medesimo codice".
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Il TAR Molise afferma che l’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 detta il procedimento semplificato per la realizzazione degli impianti c.d. “minieolici”, indicando gli adempimenti che gli interessati devono porre in essere per conseguire il titolo abilitativo, con una formulazione di tipo esaustivo e sostitutivo, rispetto alle previsioni dettate dall’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003, con la conseguenza di rendere non applicabile alle fattispecie in questione la disciplina dettata da tale ultimo articolo e dalle Linee-guida che ne costituiscono l’applicazione, con particolare riferimento alla tutela delle zone contermini a quelle vincolate.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. Brescia, con una articolata sentenza, ricorda i principi, ormami consolidati, in materia di repressione degli abusi edilizi, La sentenza, inoltre, chiarisce quando la recinzione delimitante una proprietà richieda o meno un titolo edilizio.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Molise afferma CHE, qualora il proprietario dell'ultimo piano di un edificio condominiale provveda a modificare una parte del tetto trasformandola in terrazza (od occupandola con altra struttura equivalente od omologa) a proprio uso esclusivo, tale modifica è da ritenere illecita, non potendo essere invocato l'art. 1102 c.c., poiché non si è in presenza di una modifica finalizzata al migliore godimento della cosa comune, bensì all'appropriazione di una parte di questa, che viene definitivamente sottratta ad ogni possibilità di futuro godimento da parte degli altri, senza che possa assumere rilievo il fatto che la parte di tetto sostituita od occupata permanentemente continui a svolgere la funzione di copertura dell'immobile.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. Milano ricorda che, sia nel vigente sia nel pre-vigente Codice Appalti, la stazione appaltante deve privilegiare, ove possibile, la suddivisione della gara in singoli lotti da aggiudicare, per favorire così la partecipazione delle piccole-medie imprese.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Segnaliamo un interessante articolo pubblicato da La Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2017/05/08/news/napoli_la_citta_piu_costruita_
in_italia_quasi_alla_saturazione-164925419/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P10-S1.6-T1
Una sentenza del tribunale civile di Verona afferma che l'ex sindaco assolto in un procedimento penale non ha diritto al rimborso da parte del comune delle spese legali per la difesa.
Lo stesso vale per gli altri amministratori, in quanto non si applicano le disposizioni vigenti per i dipendenti pubblici e neppure quelle sul mandato.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. Sardegna, con sentenza n. 97 dello scorso 8 febbraio, ha stabilito che se la procura è stata conferita dal cliente al difensore in data antecedente alla proposizione del gravame e senza esservi contenuta un’idonea specificazione del ricorso giurisdizionale medesimo, il ricorso promosso è da considerarsi inammissibile per genericità della procura.
Nella fattispecie, un ricorso avverso il silenzio (datato 30 agosto 2016 e notificato alla P.A. resistente il 14 settembre 2016) riportante in calce la procura conferita al difensore il 4 agosto 2016 e contenente la dicitura “nel giudizio da proporre avanti al Tribunale Amministrativo per la Sardegna contro il Comune di …”, è stato ritenuto non rispettoso dell’art. 40 del c.p.a., con conseguente declaratoria di inammissibilità.
Post di Giorgio Nespoli - avvocato
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