Quando si forma un atto implicito?
Il T.A.R. ricorda i presupposti che devono ricorrere affinché si possa formare un atto implicito.
Il T.A.R. ricorda i presupposti che devono ricorrere affinché si possa formare un atto implicito.
Il T.A.R. si occupa dei requisiti richiesti per poter affidare il servizio di trasporto scolastico ad un soggetto non dipendente dell’ente comunale. Il Collegio ricorda il coacervo di disposizioni che regolano la materia de qua per giungere poi ad affermare la necessità del requisito dell’idoneità professionale.
Il T.A.R. si occupa della legittimazione dei consiglieri comunali dissenzienti ad impugnare le delibere dell’organo di cui fanno parte, chiarendo che tale legittimazione esiste solamente nei casi in cui vi è una violazione dei diritti/prerogative connessi all’ufficio pubblico ricoperto.
Il T.A.R. si occupa delle motivazioni che devono supportare le varianti ai piani urbanistici. Dopo aver affermato che le varianti specifiche richiedono una motivazione più rigorosa rispetto a quelle generali, stabilisce che, in ogni caso, l’Amministrazione deve dare atto delle ragioni di pubblico interesse sopravvenute.
Il T.A.R. Toscana ricorda che il concetto di pertinenza rilevanti ai fini urbanistici – edilizi è differente e più restrittivo di quello civilistico.
Il Consiglio di Stato chiarisce come deve avvenire, in sede di appello, la riproposizione dei motivi di censura non esaminati o dichiarati assorbiti dal giudice di prime cure:
Nella stessa sentenza il Consiglio di Stato conferma l’autonomia del titolo edilizio-urbanistico dall’autorizzazione paesaggistica: “In conseguenza delle considerazioni che precedono circa la ritenuta legittimità del provvedimento della Soprintendenza deve esser respinto il terzo motivo con cui si assume l’illegittimità del diniego del Comune che sarebbe derivata dall’illegittimità del diniego del nulla osta della Soprintendenza.
Il Consiglio di Stato chiarisce che l’art. 15, c. 4 del D.P.R. n. 380/2001 secondo cui: “Il permesso decade con l’entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio” non si applica alle opere precarie e/o temporanee […]
Il Consiglio di Stato, sez. IV, nella sentenza del 22 settembre 2014 n. 4748 si sofferma sul rapporto tra il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed il diritti di cronaca: “In linea generale, ferma restando la delicatezza della questione riguardante il rapporto tra diritto di cronaca nell’esercizio dell’attività giornalistica e diritto di accesso ai […]
Il Consiglio di Stato, sez. IV, nella sentenza del 25 settembre 2014 n. 4806 si occupa del conflitto di interesse degli amministratori locali tenuti a deliberare in materia di piani urbanistici: “Al riguardo la regola ricavata dall’esegesi della citata disposizione del T.U. sugli enti locali è nel senso che “l’astensione del Consigliere comunale dalle deliberazioni […]
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