L’omessa o la falsa indicazione della data di ultimazione delle opere rende la domanda di condono dolosamente infedele e non si forma il silenzio-assenso
Segnaliamo sul punto la sentenza del Consiglio di Stato n. 5366, già allegata al post che precede. Scrive il Consiglio di Stato: “Quanto al primo motivo, incentrato sull’invocata formazione di concessione in sanatoria per silentium per il decorso del termine di ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda di condono, in uno alle altre condizioni, deve […]
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