Quando si utilizzano la VIA o la VAS?
Il T.A.R. Milano ricorda quando e come deve essere posta in essere la procedura di VIA a scapito di quella di VAS. Read more →
Il T.A.R. Milano ricorda quando e come deve essere posta in essere la procedura di VIA a scapito di quella di VAS. Read more →
Il T.A.R. Veneto stabilisce che le esigenze di tutela del territorio (urbano e non) giustificano il divieto e/o la rigida regolamentazione dell’apertura di nuove attività economico-commerciali. Read more →
Il T.A.R. Trento si occupa dell’art. 73, c. 4 del D. Lgs. n. 163/2006 chiarendo che, se da un lato la stazione appaltante non può imporre - a pena di esclusione - l’utilizzo di moduli prestampati per presentare un’offerta, dall’latro lato, l’eventuale violazione della suddetta norma autorizza comunque l’operatore economico a depositare la propria proposta in forme equipollenti. Read more →
Il T.A.R. Milano statuisce che, di regola, il ricorso amministrativo va proposto avverso un unico provvedimento. Tale regola, però, cede quando si tratta di provvedimenti connessi e/o collegati. In ragione di ciò il Collegio statuisce che, per riunire distinti ricorsi, occorre che dimostrare sia l’unitarietà del rapporto giuridico controverso sia l’unicità del centro di interessi. Read more →
Il TAR Veneto precisa che le regole di zonizzazione e di localizzazione contenute nel PRG non hanno natura regolamentare e, quindi, l'interessato che voglia contestarle deve impugnarle nell'ordinario termine di decadenza di 60 giorni dalla pubblicazione dello strumento urbanistico. Viceversa, le disposizioni di tipo regolamentare contenute nello strumento urbanistico (che sono quelle suscettibili di ripetuta applicazione) esplicano effetto lesivo nel momento in cui è adottato l'atto applicativo e, dunque, possono essere oggetto di censura in occasione della impugnazione di questo. Nel caso in esame l’area utilizzata dalla ditta era classificata dal PRG (a suo tempo non impugnato) come “zona produttiva D/s destinata ad attività per il trattamento e/o recupero di materiali inerti o terrosi” e si pretendeva di contestare tale classificazione in sede di impugnazione di un PUA. Tale impugnazione, quindi, è risultata tardiva. Read more →
Il TAR Veneto ribadisce che il termine per impugnare il titolo edilizio del confinante non decorre sempre e necessariamente da un suo accesso agli atti. Nel caso esaminato, al momento della presentazione di tale istanza di accesso agli atti, i lavori assentiti con tale permesso di costruire erano già iniziati da oltre un mese (dal 30 aprile 2013) ed erano sicuramente conosciuti dal ricorrente che risiedeva nel terreno confinante e aveva sempre mantenuto una costante vigilanza sugli interventi in questione. Il vicino, pertanto, era in grado di conoscere gli elementi essenziali del titolo edilizio del confinante già da prima del giorno in cui aveva fatto l'accesso e perciò il termine per impugnare il titolo edilizio aveva cominciato a decorrere da prima ed era già scaduto quando ha proposto il ricorso. Read more →
Il T.A.R. Milano ricorda che non sempre la decadenza del vincolo espropriativo, per decorso del quinquennio, comporta la trasformazione dell’area in “zona bianca”: ciò non si verifica quando sussista una regolamentazione suppletiva contenuta nello stesso strumento urbanistico generale. Read more →
Il T.A.R. Milano chiarisce quando un comitato spontaneo abbia la legittimazione sostanziale e, dunque, processuale per impugnare l’esito di una pubblica gara. Read more →
Il T.A.R. Milano statuisce dapprima che i Comuni possono scegliere se istituire (o meno) un servizio congiunto di segreteria e che, ove giungono alla stipula della relativa convenzione, sono liberi di prevedere (o meno) la figura del vicesegretario comunale. Read more →
L'Ufficio Studi ha predisposto una Scheda di analisi della legge 162/2014, che ha convertito con modifiche il decreto legge 132/2014, recante misure di degiurisdizionalizzazione e altri interventi di definizione dell'arretrato.
Il dossier analizza i nuovi istituti di negoziazione assistita e di definizione in arbitrato delle cause civili pendenti, su richiesta delle parti. Indica inoltre, per ogni misura disciplinata dalla legge, il relativo termine di entrata in vigore. Comprende infine il quadro sinottico delle norme del codice civile, del codice di procedura civile, e delle disposizione di attuazione del cpc, per come modificate dalla legge di conversione.
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