ANAC: contratti pubblici – Nuovo regolamento di vigilanza e accertamenti ispettivi

18 Dic 2014
18 Dicembre 2014

L’A.N.A.C. approva il nuovo regolamento di vigilanza in materia di contratti pubblici che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Read more →

Il Comune non può con un regolamento aumentare retroattivamente gli oneri

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Il TAR statuisce che il Comune può in ogni tempo aumentare gli oneri entro i limiti di legge, ma non può prevedere che l'aumento si applichi anche ai titoli edilizi già rilasciati. La questione non va confusa con quella della percentuale minima degli oneri che il Comune avrebbe dovuto applicare in forza del DPR 380/2001  e che non ha applicato, ritenendo erroneamente che fosse dovuta la diversa e minore percentuale stabilita dalla legge regionale (in questo caso il recupero vale anche per i titoli già rilasciati). Read more →

In materia di ripetizione di oneri di urbanizzazione indebitamente versati la giurisdizione spetta al GA

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Segnaliamo una sentenza del TAR riguardante la giurisdizione nel caso in cui venga chiesta la restituzione di oneri che si assumano versati indebitamente. Il TAR afferma che "come più volte affermato anche da recente giurisprudenza in materia di ripetizione di oneri di urbanizzazione indebitamente versati la giurisdizione spetta al GA, ai sensi dell’attuale art. 133 lett. f) del c.p.a., e quindi nella forma della giurisdizione esclusiva; essa prescinde da ogni distinzione tra controversie in tema di an e controversie in tema di quantum dell’indebito versato". Read more →

In quali limiti le società partecipate sono soggette all’accesso agli atti

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Il TAR di Parma ha deciso un ricorso in materia di accesso agli atti col quale la ricorrente chiedeva all’Ente Fiere di Parma S.p.A. la documentazione contabile relativa all’acquisto di automezzi aziendali negli anni 2009-2014 e ai relativi costi di gestione e manutenzione. L'Ente aveva respinto la richiesta, ritenendo di essere tenuto alla sola “pubblicazione dei dati di cui all’art. 1, commi da 15 a 33, della legge 190/2012 limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione Europea”. Read more →

Quando c’è uno scritto offensivo?

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Il T.A.R. Veneto si occupa degli scritti offensivi previsti dall’art. 89 c.p.c secondo cui: “Negli scritti presentati e nei discorsi pronunciati davanti al giudice, le parti e i loro difensori non debbono usare espressioni sconvenienti od offensive. Il giudice, in ogni stato dell'istruzione, può disporre con ordinanza che si cancellino le espressioni sconvenienti od offensive, e, con la sentenza che decide la causa può inoltre assegnare alla persona offesa una somma a titolo di risarcimento del danno anche non patrimoniale sofferto, quando le espressioni offensive non riguardano l'oggetto della causa”. Read more →

Revoca dell’aggiudicazione tramite PEC

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Il T.A.R. Veneto si occupa delle concrete modalità in cui la revoca dell’aggiudicazione di una gara pubblica può effettuarsi tramite PEC. Read more →

Le offerte tecniche vanno aperte in seduta pubblica

17 Dic 2014
17 Dicembre 2014

Il T.A.R. Veneto ricorda che le buste contenti le offerte tecniche vanno aperte in seduta pubblica per poter verificare la corretta chiusura dei plichi. Read more →

Nota del prof. Vittorio Domenichelli: riflessioni non isteriche sul malaffare

16 Dic 2014
16 Dicembre 2014

Il prof. Vittorio Domenichelli, che sentitamente ringraziamo, ci invia la nota sul tema della lotta alla corruzione, che volentieri pubblichiamo.  

Riflessione del prof. Domenichelli sul tema della corruzione

S.O.S. tecnico: piano casa e sopraelevazione edificio esistente – distanza tra edifici con strada interposta

16 Dic 2014
16 Dicembre 2014

Oggetto: Sopraelevazione edificio esistente con piano casa - distanza tra edifici con strada interposta - art. 9 d.m. 1444/1968 - zone B - come applicarla?

Edificio in zona B confinante con viabilità pubblica di larghezza di 5 metri, posto  a distanza inferiore di 5 m dal confine con la strada; chiede di sopraelevarsi con il piano casa e si pone il problema del rispetto delle distanze tra edifici con strada interposta.

La domanda quindi è: si può  prevedere un intervento di sopraelevazione dell'esistente in zona B, mantenendo l'attuale distanza dalla strada  inferiore a 5 m dal confine con la viabilità pubblica (sempre e comunque nel rispetto dei 10 m di distanza tra pareti di edifici antistanti)?

Come sappiamo l'articolo 9 del d.m. prescrive una distanza dai confini che varia a seconda della larghezza della strada; si tratta di norma statale e quindi non derogabile dal piano casa.

Ulteriori domande : applicabilità solo su zone C e non zone B?: abbiamo due recenti sentenze del tar Veneto - ma anche il tar Milano - che sembrano asserire che questa norma sulle distanze tra edifici con strada interposta si applichi solo alle zone C e non alle zone B: secondo voi, possiamo applicare questo principio? Risolverebbe un po' di problemi per noi, ma non vorremmo aprire contenziosi.

Ipotesi di lotto inedificato dall'altra parte della strada: trattandosi di norma sulla distanza tra edifici con strada interposta, si applica anche nel caso in cui al di là della strada non via sia edificazione? Si applica anche nel caso in cui l'edificio esistente dall'altra parte della strada abbia una distanza tale da poter rispettare la norma ovvero si carichi esso stesso di tutte e due le distanze dovute dalla strada (5.00 +5.00?)?

Cosa ne pensate?

Grazie dell'attenzione

Arch. Fiorenza Dal Zotto - Comune di Spinea

S.O.S. tecnico: decreto sblocca Italia e varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale

16 Dic 2014
16 Dicembre 2014

Mi riferisco al nuovo art. 22 del D.P.R. 380/2001, ed in particolare ai commi 2 e 2-bis.

Il comma 2 dice che sono realizzabili con SCIA le varianti ai permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, ...., e ai fini dell'attività di vigilanza urbanistica ed edilizia, tali denunce possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione lavori. Tale norma si attiene anche a ciò che disponeva l'art. 97, comma 1, della L.R. 61/85.
 
Il nuovo comma 2-bis diche che sono realizzabili mediante SCIA e comunicate a fine lavori, le varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale.
 
Per capire le variazioni essenziali viene in soccorso l'art. 92 della L.R. n. 61/1985, ove l'ampliamento della cubatura non deve essere superiore ad 1/5 (non è certo poco). In tale coma nulla si dice in merito "all'attività di vigilanza urbanistica ed edilizia".
 
Ma allora posso incrementare la cubatura assentita (senza chiedere un permesso) e presentare la SCIA a fine lavori,  incorrendo o meno nelle sanzioni amministrative? Sanzioni di cui al comma 4, dell'art. 37 del D.P.R. 380/2001. Oltretutto se invece di presentare una SCIA, chiedo un permesso di costruire, come dispone il comma7 del solito art. 22, è precisato che è soggetto alle snzioni amministrative di cui all'art. 37.
 
Qualcuno sostiene che il comma 2 sia abrogato implicitamente dal comma 2-bis. Ma allora la scia con incrementi volumetrici prevista al comma 2 bis è soggetta alle sanzioni amministrative o meno?
 
Cosa ne pensate?
 
geom. Valentino Battistello - Comune di Breganze
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