Domanda risarcitoria in appello

12 Nov 2024
12 Novembre 2024

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che in grado d’appello vige il cd. divieto di ius novorum, in base al quale non è possibile in secondo grado procedere ad alcun ampliamento della domanda, anche quale conseguenza logica dell’onere di specificità delle censure dedotte in primo grado nei confronti degli atti in tale giudizio gravati. La ratio di tale divieto affonda le proprie radici nell’essenziale esigenza di rispettare il doppio grado di giurisdizione e, pertanto, postula l’immutabilità della causa petendi introdotta in primo grado. L’effetto devolutivo dell’appello è consacrato dall’art. 104 c.p.a., secondo cui nel giudizio di secondo grado non possono essere proposte domande nuove (fermo restando quanto previsto nell’art. 34, co. 3 c.p.a.) né nuove eccezioni non rilevabili d'ufficio, il quale assicura che l’oggetto del giudizio di secondo grado non risulti più ampio di quello su cui si è pronunciato il primo giudice con la sentenza impugnata.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Prescrizione del diritto al risarcimento dei danni occorsi prima del Codice del processo amministrativo

12 Nov 2024
12 Novembre 2024

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che, in virtù del principio tempus regit actum, la nuova normativa processuale introdotta nel 2010 con il Codice del processo amministrativo (e, in particolare, il termine decadenziale di 120 giorni) non può applicarsi a vicende che hanno avuto origine in un momento antecedente, pertanto ad esse continua ad applicarsi soltanto il termine di prescrizione quinquennale valevole per le azioni risarcitorie.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Pubblicato sul B.U.R. il regolamento regionale di riforma degli obblighi informativi per la locazione turistica

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Con il regolamento regionale n. 5 del 05.11.2024 (pubblicato sul B.U.R. n. 146 dell’08.11.2024), sono state approvate le modifiche al regolamento regionale n. 2 del 10.09.2019, recante a sua volta la disciplina degli obblighi informativi riguardanti gli alloggi dati in locazione turistica (art. 27-bis, co. 4 l.r. Veneto 11/2013).

Il regolamento è disponibile al seguente link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioRegolamento.aspx?id=542084.

Post di Daniele Iselle

Pubblicato sul B.U.R. il regolamento regionale in materia di codici identificativi delle strutture ricettive

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Con il regolamento regionale n. 4 del 05.11.2024 (pubblicato sul B.U.R. n. 146 dell’08.11.2024), è stata approvata la disciplina delle modalità di rilascio del codice identificativo regionale (C.I.R.) e delle modalità di esposizione, in conformità all’art. 13-ter d.l. 18 ottobre 2023, n. 145, del codice identificativo nazionale (C.I.N.) delle strutture ricettive classificate ai sensi della l.r. Veneto 14 giugno 2013, n. 11 (art. 31-bis l.r. Veneto 11/2013).

Il regolamento è disponibile al seguente link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioRegolamento.aspx?id=542081.

Post di Daniele Iselle

Pubblicata sul B.U.R. una nuova legge regionale per la semplificazione e il sostegno dell’agricoltura

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Con la l.r. Veneto 05 novembre 2024, n. 27 (pubblicata sul B.U.R. n. 146 dell’08.11.2024), entrata in vigore il 09.11.2024, sono state approvate le disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di agricoltura, promozione agroalimentare, agriturismo, politiche forestali, semplificazione per le imprese, energia e orto-floro-vivaismo.

La legge regionale è disponibile al seguente link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=542008.

Post di Daniele Iselle

La fascia di rispetto autostradale

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che nella fascia di rispetto autostradale (ampia 60 metri ex d.m. 1° aprile 1968, n. 1404) il vincolo di inedificabilità è assoluto, stante l’esigenza di assicurare la libera utilizzabilità da parte del concessionario dell’autostrada.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Un caso di pertinenze non salvabili…

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha respinto il ricorso del privato, secondo cui, per la natura pertinenziale dei suoi manufatti abusivi, il Comune non avrebbe dovuto ordinarne la demolizione, bensì disporre solamente le sanzioni pecuniarie previste per le irregolarità edilizie minori (art. 6, co. 7; 33, 34 e 37 d.P.R. 380/2001).

Il TAR ha osservato che nel caso di specie il vincolo pertinenziale era precluso dall’accertato carattere abusivo dei manufatti, che ricadevano sia in zona agricola, sia in fascia di rispetto autostradale, sia entro la fascia di rispetto di un elettrodotto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La pertinenza edilizia

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che il carattere pertinenziale di un’opera edilizia non è riscontrabile nel caso in cui non sia di modesta entità, né si presenti come accessoria rispetto ad un’opera principale e, inoltre, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connoti per una propria autonomia rispetto all’opera cosiddetta principale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Incostituzionale la legge sarda sul riuso edilizio che consentiva in via stabile il superamento degli indici volumetrici

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge sarda, ai sensi della quale gli interventi di riuso dei seminterrati, piani pilotis e locali al piano terra degli immobili destinati ad uso abitativo sono consentiti anche mediante il superamento degli indici volumetrici e dei limiti di altezza e numero dei piani previsti dalle vigenti disposizioni urbanistico-edilizie comunali e regionali.

Una simile disciplina contrasta con la necessità che le deroghe agli indici di densità edilizia introdotte dal legislatore regionale siano connotate dall’eccezionalità e dalla temporaneità, nel rispetto del principio di pianificazione urbanistica espresso dall’art. 41-quinquies l. 1150/1942. La disposizione impugnata è stata dichiarata illegittima nella parte in cui consente, in via stabile, di superare gli indici volumetrici.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Incostituzionale la legge sarda sul riuso edilizio che imponeva l’ottenimento di un punteggio minimo per l’offerta tecnica ai fini dell’ammissione alle pubbliche gare

11 Nov 2024
11 Novembre 2024

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge sarda, ai sensi della quale nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa costituisce requisito di ammissione dell’offerta tecnica il raggiungimento del punteggio minimo pari al 60% del valore massimo attribuibile all’offerta tecnica stessa.

Il legislatore regionale, imponendo un inderogabile punteggio minimo dell’offerta tecnica, ha leso l’autonomia di scelta delle Stazioni appaltanti, precludendo ad esse una diversa ponderazione dei criteri di valutazione delle offerte, in contrasto con l’art. 108 d.lgs. 36/2023, sul presupposto che il codice degli appalti è adottato dallo Stato in nome della tutela della concorrenza.

La garanzia di un confronto concorrenziale effettivo necessita dell’autonomia delle Stazioni appaltanti nella valutazione caso per caso della migliore offerta. Tale autonomia – anche al fine di favorire la concorrenza – è stata rafforzata dal nuovo codice dei contratti pubblici del 2023 rispetto alle precedenti sue versioni, come è chiaramente dimostrato dalle importanti norme contenute nei primi tre articoli del codice, dedicate ai «principi generali» che regolano la contrattualità pubblica: principio del risultato (art. 1), principio della fiducia (art. 2) e principio dell’accesso al mercato (art. 3). L’autonomia delle Stazioni appaltanti, dunque, risulta potenziata: limitarla significherebbe pregiudicare la competizione tra le imprese che aspirano all’aggiudicazione del contratto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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