Il decreto Milleproroghe ha prorogato le concessioni balneari… ma deve essere disapplicato per esempio dai Comuni?

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

Nella seduta del 23.02.2023, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge di conversione del d.l. 198/2022, cd. decreto Milleproroghe per il 2023.

Tra le altre cose, questa legge ritarda di un anno – in alcuni casi circostanziati, anche di due anni – le gare per le concessioni delle spiagge.

Una simile previsione, però, contrasta apertamente con quanto deciso dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (cfr. sentt. nn. 17-18/2021).

L’Adunanza ha stabilito che le norme legislative nazionali che hanno disposto, e che in futuro dovessero ancora disporre, la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative – compresa la moratoria introdotta per fronteggiare la pandemia – sono in contrasto con il diritto eurounitario (cfr. art. 49 TFUE e art. 12 dir. 2006/123/CE).

Tali norme, pertanto, non devono essere applicate né dai Giudici né dalla P.A.

Ancorché siano intervenuti atti di proroga della P.A. (persino se in seguito a un giudicato favorevole o se su di essi sia calato il giudicato favorevole) deve escludersi la sussistenza di un diritto alla prosecuzione del rapporto in capo gli attuali concessionari. Gli effetti prodotti dalla legge sulle concessioni già rilasciate devono parimenti ritenersi tamquam non esset, senza che rilevi la presenza o no di un atto dichiarativo dell’effetto legale di proroga adottato dalla P.A. o l’esistenza di un giudicato.

Le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023: oltre tale data, anche in assenza di una disciplina legislativa, esse cesseranno di produrre effetti, nonostante qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che intervenisse, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell’UE.

Ad ascoltare l’Adunanza Plenaria, la norma del Milleproroghe “nasce morta”, poiché sia la P.A. sia i Giudici sono tenuti a non applicarla e, quindi, a bandire le nuove gare. Non a caso, il Capo dello Stato ha promulgato la legge, contestualmente esprimendo delle riserve sulle questioni, chiedendo al Governo di ponderare adeguatamente la situazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. Cons. St., Ad. Plen. n. 17-2021

sent. Cons. St., Ad. Plen. n. 18-2021

Sono incostituzionali le moratorie regionali al rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di produzione dell’energia rinnovabile

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di una legge abruzzese che prorogava il termine entro il quale la Giunta regionale era chiamata a proporre al Consiglio regionale lo strumento di pianificazione relativo alle aree e ai siti inidonei all’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: risultava così prolungato il correlato meccanismo di moratoria delle autorizzazioni.

La Corte ha rilevato la violazione dei principi fondamentali posti dalla legge dello Stato per la materia concorrente «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia» (art. 117, co. 3 Cost.), attuativi a loro volta di direttive dell’UE (comma 1 art. cit.).

Post di Daniele Iselle

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Sono incostituzionali le leggi regionali che delegano ai Comuni l’individuazione delle aree inidonee ad ospitare gli impianti di produzione di energie rinnovabili

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale una legge abruzzese che assegnava ai Comuni il potere, in determinate circostanze, di individuare le zone del territorio inidonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili.

La Corte ha rilevato la violazione dei principi fondamentali posti dalla legge dello Stato per la materia concorrente «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia» (art. 117, co. 3 Cost.), attuativi a loro volta di direttive dell’UE (comma 1 art. cit.).

Post di Daniele Iselle

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Quando si ha un bosco? Come viene tutelato dal punto di vista paesaggistico?

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione del concetto giuridico di bosco, ai sensi della legislazione statale e regionale, nonché della tutela paesaggistica cui è soggetto.

Post di Daniele Iselle

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Fascia di rispetto autostradale

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che la fascia di rispetto autostradale pone un vincolo legale conformativo della proprietĂ  privata, di carattere assoluto e inderogabile, prevalente su qualsiasi eventuale indicazione difforme (o mancante) dello strumento urbanistico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il seminario del 10 febbraio 2023 sulle autorizzazioni paesaggistiche in pillole

27 Feb 2023
27 Febbraio 2023

Buon giorno, ho cercato di fare sintesi e riportare le conclusioni più significative a cui siamo arrivati durante il seminario dello scorso 10 febbraio sulle autorizzazioni paesaggistiche in questo documento "il seminario in pillole"  che vi allego,  nella speranza che possa esservi utile.

Buona giornata.

Il coordinatore scientifico del seminario
arch. Fiorenza Dal Zotto [responsabile del settore pianificazione  del territorio del comune di Spinea]

Le Autorizzazioni Paesaggistiche IL SEMINARIO IN PILLOLE Fdz26-2-2023

Pannelli solari su di un immobile vincolato

27 Feb 2023
27 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha annullato un diniego della Soprintendenza alla collocazione di pannelli solari e fotovoltaici su una delle falde del tetto di un edificio vincolato, per difetto di motivazione: l’impiego di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è qualificato dalla legislazione vigente come opera di pubblica utilità ed è incentivato dalla legge in vista del perseguimento di preminenti finalità pubblicistiche correlate alla difesa dell’ambiente e dell’ecosistema, sicché le motivazioni del diniego devono essere particolarmente stringenti.

Post di Daniele Iselle

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Mancata acquisizione del parere ambientale in ipotesi di condono: conseguenze

27 Feb 2023
27 Febbraio 2023

Il TAR Veneto evidenzia che, in ipotesi di opere oggetto di istanza di condono – e in zona di vincolo paesaggistico – radicalmente non sanabili (in quanto comportanti aumento di volume o di superficie), la mancanza del parere della Commissione edilizia integrata non rileva.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Terzo condono ed immobili vincolati

27 Feb 2023
27 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, ai sensi dell’art. 32, co. 27, lett. d d.l. 269/2003, le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, tra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: a) le opere siano state realizzate prima dell’imposizione del vincolo e, seppure realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; b) siano opere minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); c) vi sia il previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo violato; d) le opere non comportino la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rapporto tra la richiesta di rilascio dell’attestato di libera circolazione e la dichiarazione di interesse culturale di beni mobili

27 Feb 2023
27 Febbraio 2023

Il TAR Veneto rileva che non sussiste alcun rapporto di presupposizione stretta tra la richiesta (e il conseguente diniego) di rilascio dell’attestato di libera circolazione di un bene mobile e la dichiarazione di interesse culturale del medesimo, tale per cui l’annullamento del diniego comporterebbe la decadenza automatica della dichiarazione.

Il procedimento relativo a quest’ultima, infatti, può essere avviato anche d’ufficio, e non ha quale suo presupposto il diniego di rilascio dell’attestato: ne consegue l’insussistenza anche di un obbligo di riesame in autotutela del provvedimento di vincolo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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