Le novità in materia di notifiche della riforma Cartabia si applicano al processo amministrativo?

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

La domanda sorge dal fatto che l’art. 39 c.p.a., cd. rinvio esterno, al comma 2 afferma che le notificazioni degli atti del processo amministrativo sono comunque disciplinate dal codice di procedura civile e dalle leggi speciali concernenti la notificazione degli atti giudiziari in materia civile.

Pertanto, ci si chiede se nel processo amministrativo sussista il dovere di notifica via PEC in capo (agli Ufficiali giudiziari e) agli avvocati, nei confronti di tutti i soggetti che debbano avere una PEC o anche solo che abbiano scelto di averla (e, quindi, iscritti al registro INAD).

Il rinvio esterno è considerato mobile, nel senso che recepisce tutte le successive modifiche del c.p.c. e delle leggi in materia di notifica, come la l. 53/1994 sulle notifiche da parte degli avvocati.

L’Ufficio Studi e formazione della Giustizia amministrativa, in seno al Consiglio di Stato, ha offerto la seguente risposta:

1. Le novità in tema di notificazioni sono tutte applicabili alla giustizia amministrativa?

In generale, tutte le novità in materia di notificazioni introdotte dal d.lgs. n. 149 del 2022 si applicano al giudizio amministrativo, atteso il rinvio operato dall’art. 39, comma 2, c.p.a. alle norme sulle notificazioni degli atti processuali civili.

Tuttavia, è espressamente limitata alla notificazione degli atti processuali civili e stragiudiziali l’applicabilità della nuova norma contenuta nell’art. 3 ter, l. n. 53 del 1994, introdotto con la riforma, sicché la notificazione a mezzo posta elettronica certificata o a mezzo di servizio elettronico di recapito certificato qualificato a soggetti privati è, nel processo amministrativo, possibile, ma non doverosa, quando questi abbiano un indirizzo risultante da pubblici elenchi (art. 3 bis, l. n. 53 del 1994), e non è previsto che, nei confronti di un’impresa o un professionista iscritto nell’indice INIPEC, possa perfezionarsi mediante inserimento nell’area web dedicata”.

L’Ufficio Studi ritiene che il legislatore abbia inteso espressamente escludere le notifiche degli atti processuali amministrativi dall’obbligo di notifica via PEC in capo agli avvocati ex art. 3-ter l. 53/1994. Sarebbero invece applicabili al processo amministrativo le modifiche apportate al codice di rito civile.

Si apre poi un ulteriore tema: l’avvocato ha il dovere di tentare dapprima la notifica in proprio via PEC, oppure può ancora prediligere la notifica a mezzo dell’Ufficiale giudiziario (il quale a sua volta dovrà tentare dapprima la via della PEC)?

Si auspica quanto prima un chiarimento da parte delle Istituzioni, onde evitare nullità e/o decadenze e, in ultima analisi, una mancanza di giustizia sostanziale per mere questioni di rito.

Post di Alberto Antico – avvocato

Quando è impugnabile l’atto soprassessorio?

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Il T.A.R. ricorda quando è direttamente lesivo, quindi impugnabile, l’atto soprassessorio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Silenzio della P.A. sugli atti conclusivi di un concorso pubblico

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Nel caso di specie, dopo aver bandito un concorso pubblico, un Comune individuava il vincitore, ma non procedeva ad approvare la graduatoria e a nominare ufficialmente il vincitore.

Il TAR Catania ha affermato che è questa un’ipotesi di silenzio-inadempimento, impugnabile con l’azione ex artt. 31 e 117 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Anche in appello gli atti di causa si devono depositare entro le ore 12.00 dell’ultimo giorno utile

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha dichiarato tardiva la memoria di replica in appello prodotta alle ore 12.07 del giorno di scadenza del relativo termine, per violazione del combinato disposto degli artt. 73, co. 1 e 4, co. 4 disp. att. c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Condanna alle spese di lite

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che la compensazione delle spese, secondo quanto stabilito dall’art. 92, co. 2 c.p.c., è eccezionale e può essere disposta solo in presenza di situazioni tipizzate.

Il Consiglio ha altresì illustrato le conseguenze che conseguono alla manifesta infondatezza per le domande proposte.

Post di Alberto Antico - avvocato

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Atti plurimotivati

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Il TAR Catania ha ribadito che l’impugnazione di atti sostenuti da plurime, autonome ragioni giuridiche richiede, per essere accolta, che sia efficacemente contestata ciascuna delle autonome ragioni, potendo la legittimità di anche una sola ragione comportare la validità dell’intero atto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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In quale ordine devono essere esaminati i motivi di ricorso in appello?

03 Mar 2023
3 Marzo 2023

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che il Giudice d’appello può sempre rideterminare l’ordine di esami dei motivi d’impugnazione in nome del principio della ragione più liquida: l’unica eccezione si ha qualora l’appellante rappresenti i motivi con cui sostiene l’appello come sottoposti ad un rigido criterio cronologico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Chiarimenti sul Piano Casa

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il T.A.R. Veneto affronta alcune questioni relative al cd. Piano Casa.

Il Collegio, in particolare, ricorda che l’art. 9 della legge che vieta sia l’applicazione della stessa per gli edifici ricadenti nel centro storico che risultano dotati di grado di protezione che non consentono l’intervento sia per gli immobili soggetti a specifiche di tutela tutela, deve essere letto in senso restrittivo, ovvero si applica solo alle costruzioni soggette a puntuale schedatura e/o tutelate  in modo specifico dallo strumento urbanistico, stante la portata derogatoria della legge regionale in esame.

Analogamente il Collegio si concentra sul concetto di zona propria, chiarendo che esso rileva solo per l’edificio cd. generato e non per quello cd. generante.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Piano Casa e immobili abusivi

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il TAR Veneto ricorda l’impossibilità di applicare la disciplina premiale del cd. Piano Casa (l. R.V. n. 14/2009) agli immobili anche solo parzialmente abusivi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Ultrattività del Piano Casa

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il TAR Veneto ha ricordato che l’art. 17 l.r. Veneto 14/2019, nel dettare la disciplina transitoria dal Piano Casa al Veneto 2050, dispone che gli interventi regolati dalla l.r. Veneto 14/2009, cd. Piano Casa, per i quali la SCIA o la richiesta di PdC siano stati presentati entro il 31.03.2019, continuano ad essere disciplinati dalla medesima legge regionale.

Il TAR ha dato atto di non ravvisare profili di incostituzionalità di questa norma di diritto intertemporale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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