Il giurista, l’aruspice e il piano casa
Non sempre un giurista riesce a capire cosa voleva dire il legislatore e, quindi, talvolta deve tirare a indovinare, come gli aruspici dei tempi antichi.
Per esempio, cosa potrebbe avere voluto dire il legislatore veneto, quando ha scritto la lettera h) del comma 4, dell'articolo 3 della legge regionale 4 aprile 2019, n. 14 Veneto 2050, la quale esclude l'applicazione degli incentivi per gli edifici "h) che abbiano già usufruito delle premialità di cui alla legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche” e successive modifiche ed integrazioni, salvo che per la parte consentita e non realizzata ai sensi della predetta legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla presente legge"?
In questo caso, abbiamo alcune articolate possibilità interpretative:
- il legislatore voleva dire che chi a suo tempo scelse di utilizzare i bonus del vecchio piano casa (legge 14 del 2009), ora non può chiedere anche quelli di Veneto 2050 (o una legge o l'altra); però potrebbe essere successo che avesse utilizzato solo in parte tali bonus del vecchio piano casa e allora adesso può finire di usarli; se il legislatore si fosse fermato qua, sembrerebbe la interpretazione più liscia e più chiara, ma egli ha aggiunto la frase "e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla presente legge" e qui non si capisce cosa volesse dire;
- allora si potrebbe ipotizzare che il legislatore volesse dire che lo stesso edificio non può sommare i bonus dei due piani casa, ma deve sottrarre dai nuovi bonus quello che è già stato realizzato col vecchio piano casa; qui le cose si complicano, perchè potrebbe succedere che quello che si poteva fare col vecchio piano casa fosse di più di quello che si può fare oggi con Veneto 2050 e allora la disposizione potrebbe volere dire una cosa di questo genere: se col vecchio piano casa potevo fare 100 e ho fatto 60, ora posso fare anche il restante 40, ma solo se me lo consentirebbe anche Veneto 2050 (vale a dire solo se anche Veneto 2050 mi consentirebbe di fare 100). Al contrario, se con Veneto 2050 si potesse fare di più di quello che si poteva fare col vecchio piano casa, la disposizione potrebbe volere dire una cosa di questo genere: col vecchio piano casa potevo fare 100, ho fatto solo 60 e, siccome con Veneto 2050 potrei fare 150, tolgo da 150 il 60 già fatto e mi resta ancora da fare 90.
E' proprio facendo i calcoli nei singoli casi concreti che le cose si complicano: voi avete qualche idea?
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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