Il giurista, l’aruspice e il piano casa

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

Non sempre un giurista riesce a capire cosa voleva dire il legislatore e, quindi, talvolta deve tirare a indovinare, come gli aruspici dei tempi antichi.

Per esempio, cosa potrebbe avere voluto dire il legislatore veneto, quando ha scritto la lettera h) del comma 4, dell'articolo 3 della legge regionale 4 aprile 2019, n. 14 Veneto 2050, la quale esclude l'applicazione degli incentivi per gli edifici "h) che abbiano già usufruito delle premialità di cui alla legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche” e successive modifiche ed integrazioni, salvo che per la parte consentita e non realizzata ai sensi della predetta legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla presente legge"?

In questo caso, abbiamo alcune articolate possibilità interpretative:

  1. il legislatore voleva dire che chi a suo tempo scelse di utilizzare i bonus del vecchio piano casa (legge 14 del 2009), ora non può chiedere anche quelli di Veneto 2050 (o una legge o l'altra); però potrebbe essere successo che avesse utilizzato solo in parte tali bonus del vecchio piano casa e allora adesso può finire di usarli; se il legislatore si fosse fermato qua, sembrerebbe la interpretazione più liscia e più chiara, ma egli ha aggiunto la frase "e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla presente legge" e qui non si capisce cosa volesse dire;
  2. allora si potrebbe ipotizzare che il legislatore volesse dire che lo stesso edificio non può sommare i bonus dei due piani casa, ma deve sottrarre dai nuovi bonus quello che è già stato realizzato col vecchio piano casa; qui le cose si complicano, perchè potrebbe succedere che quello che si poteva fare col vecchio piano casa fosse di più di quello che si può fare oggi con Veneto 2050 e allora la disposizione potrebbe volere dire una cosa di questo genere: se col vecchio piano casa potevo fare 100 e ho fatto 60, ora posso fare anche il restante 40, ma solo se me lo consentirebbe anche Veneto 2050 (vale a dire solo se anche Veneto 2050 mi consentirebbe di fare 100). Al contrario, se con Veneto 2050 si potesse fare di più di quello che si poteva fare col vecchio piano casa, la disposizione potrebbe volere dire una cosa di questo genere:  col vecchio piano casa potevo fare 100, ho fatto solo 60 e, siccome con Veneto 2050 potrei fare 150, tolgo da 150 il 60 già fatto e mi resta ancora da fare 90.

E' proprio facendo i calcoli nei singoli casi concreti che le cose si complicano: voi avete qualche idea?

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

L’ARERA ha avviato le consultazioni sul valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

L'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha avviato le consultazioni per l' aggiornamento delle disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale in attuazione della Legge annuale per il mercato e la concorrenza.

Termine invio osservazioni: 05 dicembre 2022

https://www.arera.it/it/docs/22/572-22.htm#

Post di Daniele Iselle

Relazione tra sequestro penale e ordinanza di demolizione dell’immobile abusivo

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

Il TAR Palermo ha affermato che il privato che sia raggiunto da un’ordinanza di demolizione dell’abuso edilizio da parte del Comune in pendenza del provvedimento di sequestro penale ha l’onere di attivarsi presso la competente Autorità giudiziaria ordinaria per chiedere il dissequestro dell’immobile.

Tuttavia, la pendenza del sequestro penale preclude l’utile decorrenza del termine previsto per l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza della demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sui presupposti dell’ordinanza contingibile ed urgente

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

Il T.A.R. ricorda i presupposti dell’ordinanza contingibile ed urgente ex artt. 50 e 54 TUEL

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Accesso alle offerte tecniche degli altri concorrenti

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

Il TAR Veneto ha affermato che la non ammissione del concorrente alla fase successiva della gara pubblica non lo priva dell’interesse ad accedere alla documentazione tecnica allegata alle offerte degli altri concorrenti.

Ciò vale anche laddove sia decorso il termine di 30 giorni per l’impugnazione del provvedimento di non ammissione, perché alla luce dell’insegnamento dell’Adunanza Plenaria, l’accesso agli atti pospone il dies a quo del termine medesimo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Aggiornamenti normativi in materia di mobility manager

22 Nov 2022
22 Novembre 2022

Il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato il decreto 16 settembre 2022, recante Modifiche al decreto 12 maggio 2021, recante «Modalita' attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager». (22A06592) (GU Serie Generale n.271 del 19-11-2022)

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/11/19/22A06592/SG

Post di Daniele Iselle

I dieci metri tra pareti finestrate non si applicano alle ZTO A?

21 Nov 2022
21 Novembre 2022

Il Consiglio di Stato ha ritenuto che l’art. 9 del d.m. n. 1444/1968, che impone il rispetto di 10.00 metri tra pareti finestrate, non si applichi alle nuove costruzioni ricadenti in Z.T.O. A.

Sul punto la giurisprudenza del Consiglio di Stato è molto oscillante, peraltro.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Pareti finestrate ed edifici aderenti

21 Nov 2022
21 Novembre 2022

La Corte di Cassazione ha chiarito, da un lato, che la distanza di 10.00 metri tra pareti finestrate si applica anche se gli edifici prospicienti si trovano ad altezze differenti e, dall’altro lato, che tale distanza non rileva se i due fabbricati sono aderenti l’uno all’altro.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Le Sezioni Unite si pronunciano sul danno da occupazione senza titolo di un immobile

21 Nov 2022
21 Novembre 2022

Decidendo su questioni di contrasto e di rilevante importanza sull'argomento, in particolare sulla configurabilità di un danno in re ipsa nel caso di occupazione senza titolo di un immobile, la Corte afferma una serie di principi per individuare correttamente la fattispecie

Post di Diego Giraldo – avvocato

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Rilevanza della destinazione a luogo di culto nell’imposizione tributaria

21 Nov 2022
21 Novembre 2022

La Corte di cassazione civile – giudicando di una controversia tributaria – ha affermato che nel nostro ordinamento non esiste una specifica definizione normativa della nozione di culto. Pertanto, i luoghi di culto devono essere indicati come tali nella denuncia o nella successiva variazione, non essendo sufficiente la mera classificazione catastale, né, se il contribuente non assolve all’onere di preventiva informazione tramite denuncia, la circostanza della destinazione a culto può essere fatta valere nel giudizio di impugnazione dell’atto impositivo.

Post di Daniele Iselle

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