La cessione di cubatura

21 Nov 2023
21 Novembre 2023

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha offerto una pregevole ricostruzione dell’istituto della cessione di cubatura tra fondi.

Nel caso di specie, non poteva il privato sostenere che il proprio immobile, abusivo perché costruito fin dall’inizio con una volumetria in esubero, sarebbe sanabile in quanto successivamente avrebbe goduto di una cessione di cubatura da parte di un altro fondo anch’esso in sua proprietà.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Come va classificata una platea in cemento con un’intelaiatura metallica retrattile coperta con un telone plastificato

21 Nov 2023
21 Novembre 2023

Nel caso di specie, i privati realizzavano un’intelaiatura metallica retrattile coperta con un telone plastificato e platea in cemento, il quale aveva una struttura stabile, permanente e funzionale all’attività produttiva esercitata, ampliandone gli spazi, dotato di illuminazione e fissato al suolo su una platea di cemento.

I privati sostenevano che fosse un manufatto leggero non necessitante di titolo edilizio.

Il TAR Veneto ha invece concordato con il Comune nel qualificarlo come nuova costruzione ex art. 3, co. 1, lett. e.5 T.U. edilizia.

Sia il capannone che la platea in cemento determinano una trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, non essendo qualificabili come interventi destinati a soddisfare esigenze temporanee o di carattere transitorio, e richiedono il rilascio del permesso di costruire.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La pavimentazione esterna

21 Nov 2023
21 Novembre 2023

Il TAR Veneto ha spiegato gli stretti limiti entro i quali una pavimentazione esterna può rientrare nell’attività edilizia libera.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Principi utili in materia di ordinanza di demolizione

21 Nov 2023
21 Novembre 2023

Li ha offerti il TAR Catania, che ha sottolineato in particolare il suo carattere vincolato e reale, con la conseguenza che l’ordinanza di demolizione può sanzionare l’abuso edilizio anche a distanza di tempo e anche in danno del successivo proprietario incolpevole.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il potere dei Comuni di reprimere gli abusi edilizi

20 Nov 2023
20 Novembre 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che il controllo del territorio, strumento conferito per dare effettività alle scelte di pianificazione urbanistica rimesse all’Ente locale, attiene alla verifica, effettuabile senza limiti di tempo, della conformità degli interventi al regime di edificabilità dei suoli, come cristallizzati nei titoli edilizi.

Il controllo sulla legittimità dei titoli implica, per contro, la verifica, ex post, dell’assentibilità dello ius aedificandi, in un’ottica di contemperamento delle esigenze di tutela della legalità con quelle di certezza del diritto nonché di legittimo affidamento.

L’esercizio del potere di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia, di cui all’art. 27 d.P.R. 380/2001, che non incontra alcun limite di ordine temporale, si riferisce a tutto ciò che è realizzato sine titulo, in difformità dallo stesso ovvero utilizzandone una tipologia del tutto estranea all’intervento effettuato.

La mancanza dei presupposti, invece, ove non tempestivamente rilevata, giustifica, sussistendone le condizioni, il solo annullamento d’ufficio al ricorrere dei presupposti di cui all’art. 21-nonies l. 241/1990.

Post di Daniele Iselle

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L’autotutela doverosa

20 Nov 2023
20 Novembre 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che l’art. 21-nonies, co. 2-bis l. 241/1990 tipizza l’annullamento d’ufficio dei provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di false rappresentazioni o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato.

La norma de qua declina un’ipotesi di autotutela doverosa parziale, la quale, nello scandire la mera dequotazione del termine ragionevole, consente all’Amministrazione di procedere al riesame anche oltre i termini legalmente contemplati nonché di riscontrare l’eventuale istanza del terzo, finalizzata ad ottenerne l’attivazione, senza perciò solo vincolare il contenuto della decisione.

La clausola di salvaguardia delle sanzioni, previste dal d.P.R. 445/2000, impone di distinguere le ipotesi di falsa dichiarazione sostitutiva di certificazioni o di atto notorio dai casi di rappresentazioni mendaci, ivi comprese quelle afferenti allo stato dei luoghi; sicché solo nel primo caso l’annullamento (che equivale alla decadenza) è anche obbligatorio, estendendosi la doverosità al quomodo e non rimanendo limitata all’an.

Nel (complicatissimo) caso di specie, il Comune era tenuto a riscontrare l’istanza di autotutela del privato, in quanto “doverosa” nell’accezione chiarita, alla luce di un giudicato penale di falso sopravvenuto, o procedendo all’annullamento d’ufficio dei titoli edilizi cui fa riferimento il giudicato stesso, ovvero motivandone la mancata effettuazione, anche in relazione alla sopravvenuta e ormai consolidata sanatoria, ottenuta dall’autore del falso.

Post di Daniele Iselle

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Abusi edilizi: accertamento del fatto da parte del giudice penale e sua rilevanza nel giudizio amministrativo

20 Nov 2023
20 Novembre 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che per “fatto” accertato dal giudice penale, cui anche il giudice amministrativo è tenuto ad attenersi, deve intendersi il nucleo oggettivo del reato nella sua materialità fenomenica costituita dall’accadimento oggettivo, configurato dalla condotta, evento e nesso di causalità materiale tra l’una e l’altro (fatto principale) e le circostanze di tempo, luogo e modi di svolgimento di esso. Ne consegue che nessuna efficacia vincolante esplica invece l’apprezzamento e la valutazione di tali elementi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Comune può reprimere gli abusi edilizi anche in corso d’opera

20 Nov 2023
20 Novembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che il ricorso allo strumento repressivo ex art. 27, co. 2 d.P.R. 380/2001, non è limitato al solo caso in cui le opere abusive non siano ancora terminate. Né può essere intesa in senso difforme la formulazione della normativa regionale ex art. 91, co. 1 l.r. Veneto 61/1985, da interpretarsi secondo il medesimo criterio applicativo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accertata abusività dell’immobile e dilazione della demolizione da parte del Comune

20 Nov 2023
20 Novembre 2023

Nel caso di specie, un Comune sanciva di dover demolire un immobile abusivo giĂ  acquisito al patrimonio, non sussistendo i presupposti per il suo mantenimento in vita.

Tuttavia aggiungeva che la materiale demolizione, alla luce del tempo trascorso e dell’ormai prossima definizione di alcuni giudizi amministrativi con cui il vicino aveva impugnato una pletora di atti riferibili all’immobile stesso, sarebbe avvenuta successivamente al deposito dei provvedimenti giudiziali che definivano tali impugnative.

Il TAR Veneto, dopo aver qualificato l’atto immediatamente lesivo per il vicino perché avente contenuto sostanzialmente soprassessorio e finalità dilatorie, ne ha disposto l’annullamento, in quanto contrastante con l’art. 21-quater l. 241/1990, che prevede l’immediata esecutorietà dei provvedimenti amministrativi, nonché con l’art. 31, co. 5 T.U. edilizia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il deposito di documenti nel giudizio amministrativo

17 Nov 2023
17 Novembre 2023

Il TAR Catania ha affermato che i termini previsti dall’art. 73, co. 1 c.p.a. per il deposito in giudizio di documenti (fino a 40 giorni liberi prima dell’udienza) sono perentori e, in quanto tali, non possono essere superati neanche ove sussistesse accordo delle parti, essendo il deposito tardivo di memorie e documenti ammesso in via del tutto eccezionale nei soli casi di dimostrazione dell’estrema difficoltà di produrre l’atto nei termini di legge, siccome previsto dall’art. 54, co. 1 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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