Autorizzazione paesaggistica semplificata e preavviso di rigetto

27 Set 2023
27 Settembre 2023

Nel caso di specie, il privato otteneva un’autorizzazione paesaggistica semplificata con prescrizioni che modificavano il suo progetto: tentava di farla annullare, allora, deducendo il mancato preavviso di rigetto rispetto all’accoglimento integrale dell’istanza originaria.

Il TAR Veneto ha respinto questa tesi.

L’esame di un progetto, pubblico o privato che sia, dal punto di vista della sua compatibilità paesaggistica comporta la valutazione di fatti che vengono presi in considerazione dalla norma attributiva del potere non nella loro dimensione oggettiva di fatti “storici”, bensì in quella di fatti “mediati” dalla valutazione casistica e concreta che è delegata all’Amministrazione preposta alla tutela del vincolo, alla luce di parametri di mera attendibilità tecnico-scientifica.

In mancanza di criteri normativi a priori applicabili secondo rigidi schematismi non può dunque sussistere alcuna legittima aspettativa, per il privato, in ordine all’accoglimento puro e semplice della sua istanza.

Post di Daniele Iselle

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DOCET: applicativo per la certificazione energetica di immobili residenziali esistenti con superficie fino a 200 m2

26 Set 2023
26 Settembre 2023

Download software DOCET v.3.23.06.53 Manuale Utente DOCET v.3.23.06.53

MANUALE: https://www.efficienzaenergetica.enea.it/component/jdownloads/?task=download.send&id=588&Itemid=101

L’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR, ha reso disponibile una nuova versione di DOCET scaricabile unicamente attraverso il sito ENEA.

L’applicativo, utilizzabile esclusivamente per la certificazione energetica di immobili residenziali esistenti con superficie fino a 200 m2 che non siano stati sottoposti a ristrutturazioni importanti, consente la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), il documento che certifica la prestazione e la classe energetica di un immobile indicando gli interventi migliorativi ed economicamente più convenienti.

DOCET v.3.23.06.53 l’ultima versione del software gratuito mantiene le caratteristiche originarie dell’applicativo che utilizza un metodo semplificato secondo quanto previsto dal D.M. 26/06/2015 (Allegato 1, paragrafo 4.2.2) ed esegue una valutazione standard dell’immobile, vale a dire A2 (asset rating), con condizioni climatiche e comportamento dell’utenza standard.

Il calcolo della prestazione energetica del sistema edificio-impianti viene effettuato nel pieno rispetto delle norme tecniche previste dai DM 26.06.2015: UNI/TS 11300-1:2014, UNI/TS 11300-2:2019, UNI/TS 11300-3:2010, UNI/TS 11300-4:2016 e delle norme tecniche di supporto nelle ultime versioni aggiornate.

Le verifiche effettuate rispondono ai Requisiti Minimi di legge previsti per la specifica categoria di interventi.

Per maggiori informazioni sull’applicabilità, sulle specifiche tecniche, sulle metodologie di calcolo e sulla compilazione del software si raccomanda la consultazione del Manuale Utente disponibile in download insieme all’ultima versione di DOCET.

Download software DOCET v.3.23.06.53 Manuale Utente DOCET v.3.23.06.53

Per informazioni:

info.docet@itc.cnr.it

Post di Daniele Iselle

Mancata notifica dell’ordinanza di demolizione ad uno dei comproprietari

26 Set 2023
26 Settembre 2023

Il TAR Catania ha affermato che l’ordine di demolizione di un immobile abusivo non è viziato da illegittimità per il solo fatto di non essere stato notificato a tutti i comproprietari.

In mancanza di tale notifica, l’unico effetto preclusivo all’esercizio dei poteri repressivi da parte del Comune è quello legato all’impossibilità di acquisire il bene abusivo al patrimonio comunale, in caso di mancata spontanea ottemperanza all’ordine di demolizione da parte degli interessati.

È invece del tutto ininfluente la mancata previa comunicazione di avvio del procedimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Onere della prova dell’ultimazione dei lavori ai fini della sanatoria

26 Set 2023
26 Settembre 2023

Il TAR Catania ha ribadito che l’onere della prova circa la data di ultimazione dei lavori grava sul richiedente la sanatoria. A tal fine, è necessaria la produzione di documentazione oggettivamente comprovante l’epoca di realizzazione del manufatto.

Non sono a tal fine sufficienti le dichiarazioni rese dall’autore dell’opera o da terzi, richiedendosi che esse siano supportate da ulteriori riscontri anche indiziari, purché idonei: ad esempio fatture, ricevute relative all’esecuzione dei lavori e all’acquisto di materiali, bolle di consegna.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Repressione degli abusi edilizi in fascia di rispetto idraulica: questioni di giurisdizione

26 Set 2023
26 Settembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che spetta al TSAP conoscere dell’impugnazione di un’ordinanza di demolizione, motivata sull’inottemperanza alle prescrizioni a cui era subordinato il condono delle opere insistenti nella fascia di rispetto di una roggia e, dunque, sull’assenza di titolo al mantenimento di opere nella fascia di rispetto idraulica.

Il TAR ha però compensato le spese, alla luce delle “oscillazioni giurisprudenziali” sul punto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Legge della Regione Veneto in materia di cultura, turismo ed edilizia scolastica

26 Set 2023
26 Settembre 2023

Sul Bur n. 125 del 22/09/2023 è stata pubblicata la legge regionale del Veneto 19 settembre 2023, n. 25, recante "Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2023 in materia di cultura, turismo ed edilizia scolastica".

dettaglio Atto

Post di Daniele Iselle

Chi paga le spese di manutenzione dei muri a sostegno delle strade?

25 Set 2023
25 Settembre 2023

Il TAR Veneto ha risposto che se il muro serve unicamente a sostenere e a difendere i fondi adiacenti, le spese sono a carico del proprietario degli stessi; se, invece, ha per scopo la stabilità o la conservazione della sede stradale, le spese sono a carico dell’Ente proprietario della strada; se si tratta di uso promiscuo, la spesa si divide in ragione dell’interesse (cfr. art. 30, co. 4 e 5 del Codice della strada).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Opere in fascia di rispetto stradale

25 Set 2023
25 Settembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che per la legittimità di un intervento edilizio in fascia di sicurezza stradale, è necessario il previo parere favorevole espresso dall’Ente proprietario della strada.

Nel caso di specie, il privato aveva progettato una demo-ricostruzione del proprio immobile in fascia di rispetto stradale. L’Ente proprietario della strada aveva anche rilasciato il proprio assenso, ma il privato iniziava i lavori prima della formale emanazione del PdC da parte del Comune. Con ciò, le opere realizzate divenivano sine titulo e non sanabili.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Presupposti necessari e non delle ordinanze contingibili e urgenti

25 Set 2023
25 Settembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 54 TUEL, in materia di ordinanze contingibili e urgenti (nel caso di specie, per la messa in sicurezza di un allevamento dal punto di vista dell’incolumità pubblica e del benessere animale), individua, oltre all’Autorità competente, tre soli presupposti: la contingibilità, l’urgenza e l’interesse pubblico da salvaguardare.

Non costituiscono invece requisiti necessari: a) l’assoluta imprevedibilità della situazione da affrontare; b) la temporaneità degli effetti (a meno che il potere sia esercitato al fine di anticipare gli effetti di misure definitive tipizzate, qualora le modalità per la loro adozione previste dalla legge non consentano di evitare il prodursi di pregiudizi ai beni-interessi tutelati); c) la residualità della misura, qualora i poteri ordinariamente previsti si rivelino insufficienti a fronteggiare la situazione di pericolo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Prelazione del Comune sulla cessione di un bene culturale

25 Set 2023
25 Settembre 2023

Nel caso di specie, il privato impugnava la delibera del Consiglio comunale che esercitava la prelazione sulla cessione di un bene culturale, senza impugnare il parere del Ministero della Cultura che aveva valutato come congruo un programma di valorizzazione dell’immobile oggetto di prelazione, né la determina del dirigente comunale che concludeva il procedimento di prelazione.

Il TAR Veneto ha ritenuto il ricorso comunque ammissibile.

Il parere ministeriale non era lesivo, mentre la determina dirigenziale era un atto meramente esecutivo della delibera consiliare, in quanto tale oggetto di automatica caducazione, qualora il ricorso fosse accolto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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