Confermata la proroga fino al 31 dicembre 2025 della limitazione della responsabilità erariale

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Nel post del 13.05.2025, si dava atto che ai sensi del d.l. 68/2025, il termine ex art. 21, co. 2 d.l. 76/2020, come convertito dalla l. 120/2020, relativo alla responsabilità erariale, è differito al 31 dicembre 2025.

Pertanto, ai sensi dell’art. 21, co. 2 cit., limitatamente ai fatti commessi dal 17.07.2020 e ad oggi fino al 30.12.2025, la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l’azione di responsabilità di cui all’art. 1 l. 20/1994, è limitata ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è da lui dolosamente voluta. Tale limitazione di responsabilità non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente.

Si segnala che il d.l. 68/2025 è stato convertito in legge, senza modificazioni, dalla l. 2 luglio 2025, n. 100 (il che vale a confermare la suddetta proroga).

La legge di conversione è consultabile al link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-07-04&atto.codiceRedazionale=25G00111&elenco30giorni=true.

Il decreto-legge è stato meramente ripubblicato (vista la mancanza di modificazioni in sede di conversione) al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-07-04&atto.codiceRedazionale=25A03835&elenco30giorni=true.

Post di Alberto Antico – avvocato

Gli abusi edilizi in area di vincolo idraulico sono insanabili

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che, in tema di opere abusive realizzate su area del demanio idrico o nella fascia di rispetto di corsi d’acqua, l’assenza del nulla osta idraulico e del titolo concessorio esclude in radice la possibilità di rilascio della sanatoria edilizia, anche in presenza di precedenti titoli edilizi comunali.

Il vincolo di inedificabilità assoluta di cui all’art. 96, lett. f r.d. 523/1904 si applica anche ai corsi d’acqua tombati, e le relative opere eseguite senza nulla osta dell’Autorità idraulica sono insuscettibili di sanatoria per difetto assoluto di legittimazione idraulica.

Non può invocarsi il legittimo affidamento in relazione ad opere edilizie realizzate senza titolo su area soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta, neppure qualora il manufatto principale sia stato edificato sulla base di precedenti titoli edilizi comunali, e anche se la P.A. abbia per lungo tempo omesso di esercitare i propri poteri repressivi.

Il diniego di sanatoria per opere abusive soggette a vincolo di inedificabilità assoluta è un atto vincolato che non richiede motivazione in ordine all’interesse pubblico, né è soggetto a limiti temporali legati al decorso del tempo o al comportamento inerte della P.A.

La mancata conservazione, da parte della P.A., di atti e documenti relativi a precedenti autorizzazioni non può essere addotta dal privato come causa di illegittimità dei provvedimenti sanzionatori, gravando su di esso l’onere della prova circa l’esistenza di titoli legittimanti (art. 2697 c.c.).

La presentazione di un’istanza di sanatoria comporta unicamente la sospensione dell’efficacia dell’ordine di demolizione eventualmente già adottato; in caso di rigetto, tale efficacia si ripristina automaticamente.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. TSAP n. 113-2025

Revoca dell’AUA e principio di precauzione

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che è legittima la revoca dell’autorizzazione unica ambientale (AUA) per l’esercizio di un impianto di rifiuti adottata a fronte dell’incontestata sussistenza delle violazione delle prescrizioni, unitamente al disagio manifestato dalla popolazione e riscontrato dalla P.A. nell’eccesso di emissioni, laddove detti inadempimenti abbiano determinato un pericolo alla salute e all’ambiente che può essere anche solo potenziale, in considerazione del valore degli interessi e dei beni tutelati che, anche alla luce del principio di precauzione, legittimano un’anticipazione delle soglie di tutela.

Sebbene l’art. 208 d.lgs. 152/2006 consenta l’adozione di provvedimenti sanzionatori in presenza di violazioni di prescrizioni di carattere ambientale dell’AUA, rilevano comunque le eventuali problematiche di carattere edilizio o paesaggistico che siano idonee ad incidere su profili relativi alla tutela dell’ambiente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Demo-ricostruzione di un edificio in zona A

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 2-bis, co. 1-ter d.P.R. 380/2001 consente nelle zone omogenee A di cui al dm. 1444/1968 gli interventi di demolizione e ricostruzione sia nell’ambito dei piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati di competenza comunale, sia in presenza di previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica vigenti.

Nel caso di specie, era legittima la demo-ricostruzione di un immobile con grado di protezione 5, rispetto al quale le N.T.A. dello strumento urbanistico consentivano espressamente la ristrutturazione globale mediante riedificazione. Anche il suo ampliamento era legittimo, in quanto effettuato in allineamento alle distanze preesistenti, come previsto dal regolamento edilizio comunale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Termine per l’impugnazione delle delibere pubblicate sull’Albo pretorio comunale

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha ricordato che il termine decadenziale di 60 giorni per impugnare le deliberazioni comunali pubblicate sull’Albo pretorio decorre dall’ultimo giorno di pubblicazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’agibilità presuppone la conformità edilizio-urbanistica dell’immobile

07 Lug 2025
7 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che a mente dell’art. 24 d.P.R. 380/2001 il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente; inoltre il successivo art. 25, nell’elencare le declaratorie a corredo della richiesta, menziona espressamente la conformità dell’opera rispetto al progetto approvato, e, dunque, la sua regolarità edilizia e, conseguentemente, urbanistica.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La monetizzazione degli standard: un confronto tra il Comune di Milano e i Comuni del Veneto

05 Lug 2025
5 Luglio 2025

Daniele Iselle, che sentitamente ringraziamo, ha scritto un pregevole articolo per confrontare le decisioni prese dal Comune di Milano, rispetto alle scelte che i Comuni veneti possono fare in vigenza della l.r. Veneto 11/2004, sul tema della monetizzazione degli standard.

L’articolo è consultabile al seguente link: https://diselle.altervista.org/il-comune-di-milano-regolamenta-listituto-della-monetizzazione-in-veneto-ognuno-sarrangia-come-puo-o-come-piu-conviene/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_source_platform=mailpoet&utm_campaign=gli-ultimi-newsletter-total-articoli-dal-nostro-blog_77&doing_wp_cron=1751528837.1156148910522460937500.

La lesione dell’affidamento

05 Lug 2025
5 Luglio 2025

Si segnala il seguente contributo elaborato dall’Ufficio studi e formazione della Giustizia amministrativa, intitolato “La lesione dell’affidamento”, reperibile sul sito ufficiale della Giustizia amministrativa, al seguente link: https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/-/158213-22.

Post di Daniele Iselle

Comune di Spinea, seminario da remoto su cambio d’uso e sottotetti dopo la l.r. 6/2025 e procedimenti paesaggistici

04 Lug 2025
4 Luglio 2025

Il seminario si terrà da remoto venerdì 11 luglio 2025 dalle 9.30 alle 13.30

Relatori:
prof. avv. Alessandro Calegari
avv. Domenico Chinello
avv. Alessandro Veronese
coordinatore scientifico
arch. Fiorenza Dal Zotto

Informazioni per l'iscrizione nella locandina allegata

Locandina Webinar11-07-25

Lo “Sblocca Stipendi” nella Pubblica Amministrazione Locale

04 Lug 2025
4 Luglio 2025

Il recente intervento normativo contenuto nel decreto-legge n. 25 del 2025, convertito con modificazioni dalla legge n. 69/2025, ha introdotto una rilevante novità per la Pubblica Amministrazione locale: la possibilità di aumentare in misura strutturale il fondo per il trattamento accessorio dei dipendenti fino al 48% del costo
sostenuto nel 2023 per gli stipendi tabellari.

Il dott. Riccardo Renzi ha predisposto sull'argomento la nota che pubblichiamo.

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