Profili di incompatibilitĂ  e conflitto di interessi tra funzioni pubbliche e incarichi sindacali RSU

18 Ago 2025
18 Agosto 2025

Pubblichiamo una nota del Dott. Riccardo Renzi sui profili di incompatibilità e conflitto di interessi tra funzioni pubbliche e incarichi sindacali RSU: analisi giuridica alla luce dell’art. 53, comma 1-bis d.lgs. 165/2001 e del D.P.R. 62/2013.

Riccardo_Renzi_Italia_Ius_Profili di incompatibilitĂ  e conflitto di interessi tra funzioni pubbliche e incarichi sindacali RSU

Interruzione del processo amministrativo per fallimento di una parte

13 Ago 2025
13 Agosto 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che, in caso di interruzione del processo determinata dall’apertura del fallimento ai sensi dell’art. 43 r.d. 267/1942 (precedente legge fallimentare), il termine trimestrale per la prosecuzione ad opera del curatore fallimentare decorre non solo dalla comunicazione della dichiarazione giudiziale di interruzione, ma anche da qualsiasi ulteriore fatto idoneo a comprovare con certezza la previa conoscenza dell’evento interruttivo, mediante dichiarazione, notificazione o certificazione (nella specie, si è ritenuto che decorra dalla data della domanda al giudice delegato di autorizzazione a costituirsi nel giudizio).

Al processo amministrativo non si applica l’art. 143, co. 3 d.lgs. 14/2019 (codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), il quale fa decorrere il termine per la riassunzione «da quando l’interruzione viene dichiarata dal giudice», bensì opera la disposizione speciale contenuta nell’art. 80, co. 3 c.p.a. che mira a disciplinare uniformemente la ripresa del processo a seguito di qualunque evento interruttivo, ivi incluso il fallimento di una parte.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Demolizione e avvio del procedimento

12 Ago 2025
12 Agosto 2025

Il TAR Veneto ricorda che l’ordinanza di demolizione non necessita di apposita comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di provvedimento vincolato che non richiede una valutazione dell’interesse pubblico da parte dell’Amministrazione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Rapporti tra ordinanza di demolizione e istanza di sanatoria

12 Ago 2025
12 Agosto 2025

Il TAR Veneto, in quest’occasione, ha fatto leva su quell’orientamento che ritiene inefficace l’ordinanza di demolizione una volta che sia stata presentata istanza di sanatoria, per dichiarare inammissibile il ricorso contro il provvedimento sanzionatorio (trattavasi di inammissibilità in quanto la richiesta ex art. 36 T.U. Edilizia era già stata presentata al momento di notifica del ricorso).

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Interruzione della prescrizione a seguito del riconoscimento del debito

12 Ago 2025
12 Agosto 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che è idoneo ad interrompere la prescrizione il riconoscimento di un debito: esso non ha natura negoziale, ma costituisce un atto giuridico in senso stretto di carattere non recettizio, che non richiede in chi lo compie una specifica intenzione ricognitiva, occorrendo solo che esso rechi, anche implicitamente, la manifestazione della consapevolezza dell’esistenza del debito e riveli il carattere della volontarietà.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Durata dell’autorizzazione paesaggistica

11 Ago 2025
11 Agosto 2025

Il TAR Veneto sottolinea la decadenza dell’autorizzazione paesaggistica se i relativi lavori non vengono iniziati entro cinque anni dal suo rilascio.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

La differenza tra SCIA priva di requisiti e opere eseguite previa SCIA nel caso, però, in cui servisse un diverso titolo abilitativo

11 Ago 2025
11 Agosto 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che laddove il controllo sul titolo edilizio, lato sensu inteso, si risolva nell’accertamento di uno “sconfinamento” dal perimetro definitorio dello stesso, l’opera/attività non può che esserne considerata priva: si pensi agli interventi non destinati a soddisfare esigenze temporanee e contingenti, realizzati presentando una semplice CIL ex art. 6, co. 1, lett. e-bis d.P.R. 380/2001, ovvero all’utilizzo di una CILA ex art. 6-bis d.P.R. cit. per interventi che risultino invece riconducibili a SCIA.

Per quanto la distinzione non sia affatto agevole, al fine di non trasformare il richiamo all’art. 27 d.P.R. cit. nel grimaldello attraverso il quale consentire l’effettuazione dei controlli sui titoli sine die, in sostanziale dispregio finanche delle più recenti previsioni nel senso della inefficacia degli atti adottati tardivamente (cfr. art. 2, co. 8-bis l. 241/1990), occorre valutare caso per caso se la P.A. ha effettuato una diversa operazione ermeneutica, ad esempio del regime urbanistico di zona, ovvero, appunto, ha ritenuto travalicato radicalmente il perimetro definitorio dell’intervento riconducibile ad un determinato titolo di legittimazione, sì da rendere quest’ultimo tamquam non esset.

Solo in questi casi, la P.A. potrà agire direttamente “in vigilanza”. Negli altri, la mancanza dei presupposti o delle condizioni di utilizzo della SCIA deve essere verificata entro 60 o 30 giorni, con obbligo di intervento di tipo sospensivo o inibitorio; ovvero, allo spirare di tale ristretto termine, negli ulteriori 12 mesi, ma purché sussistano i presupposti di cui all’art. 21-novies l. 241/1990.

L’inesauribile potere/dovere di vigilanza sul territorio attribuito ai comuni dall’art. 27 d.P.R. 380/2001 consente dunque di verificare in ogni momento la correttezza dei titoli, ma non di caducarli al di fuori dei presupposti di cui al già ricordato art. 21-novies l. 241/1990. Il tutto, evidentemente, ferme le responsabilità connesse all’adozione o, in caso di SCIA, alla mancata effettuazione dei controlli nel termine ordinario di 30 o 60 giorni e al mancato annullamento del provvedimento illegittimo (cfr. art. 21-nonies, co. 1, ultimo periodo l. 241/1990).

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Tutela del controinteressato nei confronti della SCIA

11 Ago 2025
11 Agosto 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che, in materia di tutele accordate al terzo controinteressato in via giurisdizionale, l’art. 19, co. 6-ter l. 241/1990, dopo avere affermato che la SCIA/DIA non costituisce un provvedimento tacito direttamente impugnabile, ed avere codificato la ricordata facoltà dello stesso di sollecitare l’esercizio delle verifiche spettanti alla P.A., completa il quadro riconoscendogli «esclusivamente» la possibilità, in caso di inerzia, di esperire l’azione avverso il silenzio-inadempimento ex art. 31, co. 1, 2 e 3 c.p.a.: il che sottintende appunto un obbligo di pronuncia da parte della P.A., ancorché negativa, pur senza indirizzarne i contenuti. Anche sulla base di una lettura costituzionalmente orientata di tale disposto normativo - avendo il legislatore optato per il ricorso avverso il silenzio-inadempimento quale unico mezzo di tutela amministrativa messo a disposizione del terzo - non consente di ritenere che non sussista alcun obbligo di iniziare e concludere il procedimento di controllo tardivo con un provvedimento espresso, privando il terzo di tutela effettiva davanti al G.A. in contrasto con gli artt. 24 e 113 Cost.

Una volta attivata la via giudiziaria, la questione dei termini per l’esercizio dei poteri amministrativi viene assorbita da quella dell’efficacia della sentenza che definisce il giudizio, in quanto l’estinzione dell’interesse pretensivo all’esercizio del controllo amministrativo e la decadenza dall’azione che a questo è correlata, non decorre più per la parte ricorrente, mentre continua a produrre gli effetti preclusivi insiti nella decadenza nei confronti di qualunque altro soggetto che sia rimasto inerte, secondo il medesimo meccanismo che governa il termine di decadenza nel ricorso proposto nell’ambito della giurisdizione generale di legittimità. In tali casi il potere della P.A. non deriva più dall’art. 21-novies l. 241/1990, ma direttamente dall’effetto conformativo della sentenza pronunciata dal G.A. Ragionando in termini opposti, verrebbe frustato il principio di effettività della tutela, secondo cui la durata del processo non può mai andare a discapito della parte che ha ragione.

Ove invece il privato si limiti a compulsare la P.A., senza agire in giudizio per superarne l’inerzia, il relativo potere si consuma comunque. Ma lo stesso non può essere affermato laddove la P.A. si sia pronunciata sull’istanza.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Dichiarazione di interesse culturale e attestato di libera circolazione

11 Ago 2025
11 Agosto 2025

Il TAR Veneto ricorda che la dichiarazione di interesse culturale può essere avviata da parte della Soprintendenza a prescindere dall’esistenza di un procedimento per il rilascio dell’attestato di libera circolazione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Datazione di un abuso edilizio

11 Ago 2025
11 Agosto 2025

Il TAR Veneto compara tra loro gli elementi di prova a favore di diverse datazioni dell’abuso edilizio riscontrato dal Comune su un immobile, ritenendo più plausibile la datazione fornita dall’Ente.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC