Deposito di documenti direttamente al G.A. e non previamente valutati dalla P.A.

03 Mag 2024
3 Maggio 2024

Nel caso di specie, nel giudizio di impugnazione del provvedimento comunale che autorizzava la costruzione di un ascensore in un condominio, il controinteressato depositava in giudizio una relazione medico-legale relativa ad esami e accertamenti conseguenti a un incidente sugli sci occorso alla moglie.

Il TAR Veneto ha dichiarato che tale documento non poteva essere valutato ai fini della decisione dell’azione di annullamento, sia perché in base al principio tempus regit actum, lo scrutinio di legittimità deve essere effettuato in base alla situazione di fatto e di diritto coeva all’atto, restando pertanto irrilevanti le eventuali sopravvenienze, sia perché tale documentazione era prodotta per la prima volta banco iudicis e non sottoposta al previo vaglio della P.A., cosicché non era esaminabile in prima battuta dal TAR, atteso il divieto di pronuncia del giudice su poteri amministrativi non ancora esercitati.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Atto presupposto e atto consequenziale

03 Mag 2024
3 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’azione di annullamento avverso un atto consequenziale (nel caso di specie, il provvedimento di occupazione), laddove volta a far valere profili d’illegittimità derivata di un provvedimento divenuto inoppugnabile (nella specie, l’atto che approva il progetto esecutivo e dichiara la pubblica utilità dell’opera) dev’essere dichiarata inammissibile, in base al principio secondo cui la mancata tempestiva o fruttuosa impugnazione di un atto presupposto, immediatamente lesivo, rende inammissibile per originaria carenza d’interesse il ricorso proposto avverso gli atti consequenziali, attuativi od esecutivi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Attenzione alle istanze di CTU…

03 Mag 2024
3 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato inammissibile un’istanza di CTU del tutto esplorativa e generica, nonché non supportata da alcun elemento probatorio a sostegno dei paventati danni alla salute che il privato preconizzava con riguardo ad un’opera pubblica.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Consiglio di Stato ammette la sanatoria sismica (postuma)

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Nella recente sentenza del Consiglio di Stato n. 3645/2024 i Giudici di Palazzo Spada, pur dando atto del contrasto giurisprudenziale in essere e, soprattutto, dell’orientamento restrittivo seguito dalla Cassazione penale, ammettono la possibilità di presentare e, quindi, ottenere una sanatoria sismica (postuma).

La sentenza è pregevole perché, con ragionevolezza e senso pratico, giunge ad affermare che il ragionamento opposto seguito da alcune pronunce anche dei Giudici Amministrativi porterebbe ad un’interpretazione abrogante dell’art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 che, se richiede la cd. doppia conformità, deve permettere al privato di essere messo nelle condizioni di poterla effettivamente conseguire sussistendone i presupposti di legge.

Superato il cd. divieto formale dell’autorizzazione sismica (postuma) derivante da una lettura eccessivamente letterale e rigorosa dagli artt. 65, 93, 94 e 94 bis del d.P.R. n. 380/2001, il Consiglio di Stato si occupa poi dell’aspetto sostanziale di tale autorizzazione.

Il Massimo Organo della Giustizia Amministrativa giunge ad affermare che, da un lato, se l’opera oggetto della sanatoria rientra nelle opere edilizie “rilevanti” ai sensi del d.m. 30 aprile 2020, essa deve essere conforme alla vigente normativa antisismica per procurarsi tale autorizzazione e, dall’altro lato, che i Comuni non possono condizionare l’ottenimento della sanatoria in esame alla futura realizzazione delle opere di adeguamento sismico, dato che tali accorgimenti tecnico-strutturali devono essere già realizzati al momento di presentazione dell’istanza.

Il Collegio invita poi le Regioni ed i Comuni, nelle more dell’auspicata riforma normativa della presente materia, a fornire adeguate indicazioni procedurali in merito all’iter da seguire.

Sul punto, i Giudici sembrano suggerire che il procedimento per la sanatoria sismica (postuma) dovrebbe essere analogo a quello seguito per ottenere l’autorizzazione sismica cd. ordinaria e che, per evitare ogni frustrazione del sistema giuridico, la presentazione della relativa richiesta al Comune e/o al Genio civile competente dovrebbe determinare la sospensione, se non addirittura l’interruzione, del termine di sessanta gironi previsto dall’art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 per la formazione del silenzio-rigetto.

Anche sotto tale profilo, però, il Consiglio di Stato sollecitata un intervento chiarificatore del legislatore nazionale.

Riassumendo, in base a tale autorevole pronuncia, sembra ora aperta la strada per ottenere l’autorizzazione sismica in sanatoria: vedremo però nella prassi come si comporteranno le Regioni ed i vari Uffici del Genio civile che, finora, spesso avevano seguito un modus operandi alquanto differente, anche supportati dalla giurisprudenza (difforme) del Consiglio di Stato.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Antenne radio: il Comune può opporsi al 5G?

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Il T.A.R. Veneto stabilisce che spetta solo all’ARPAV e non al Comune la valutazione dei possibili rischi alla salute connessi all’installazione delle antenne 5G. Di conseguenza, l’ordinanza sindacale contingibile ed urgente che vieta l’installazione di tali strutture è illegittima per difetto di istruttoria.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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FalsitĂ  ideologica nella richiesta di nulla osta forestale

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha avidenziato che può sussistere il delitto di falsità ideologica in certificati, previsto dall’art. 481 c.p., nel caso del professionista che dichiari il falso nella relazione allegata alla richiesta di nulla osta forestale o fornisca una descrizione dello stato dei luoghi marchianamente irrealistica.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’attività di organizzazione e gestione di scommesse

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Il TAR Catania ha offerto una pregevole ricostruzione del regime autorizzatorio vigente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’art. 128 del Codice dei beni culturali e del paesaggio

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole disamina dell’art. 128 d.lgs. 42/2004, norma transitoria diretta a coordinare le disposizioni del cd. codice Urbani con le notifiche di vincolo effettuate in base a normative previgenti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Astreinte e sentenza sui criteri ex art. 34, co. 4 c.p.a.

02 Mag 2024
2 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che non è ammissibile chiedere la condanna all’astreinte per l’asserito inadempimento della P.A. ad una sentenza cd. sui criteri ex art. 34, co. 4 c.p.a., in cui il G.A. condanna all’an debeatur, ma non quantifica il debito della P.A.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Si può proporre un’azione di ottemperanza nei confronti di un decreto ingiuntivo?

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Il TAR Catania ha affermato che tra i provvedimenti del G.O. equiparati alle sentenze passate in giudicato, indicati dall’art. 112, co. 2, lett. c c.p.a., quali provvedimenti per cui può essere proposta azione di ottemperanza, rientra anche il decreto ingiuntivo, laddove non impugnato nei termini di legge.

Post di Alberto Antico – avvocato

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