Barriere architettoniche e immobili vincolati

02 Lug 2025
2 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha commentato l’art. 8 dell’all. B alla D.G.R.V. n. 1428 del 06.09.2011, secondo cui la relazione tecnica debba illustrare, tra l’altro, la conformità del progetto edilizio alla vigente disciplina sull’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché riportare in modo dettagliato le motivazioni a base delle eventuali soluzioni alternative proposte ai sensi dell’art. 29 e quelle a base di eventuali richieste di deroga ai sensi degli artt. 27 e 28 (norme che disciplinano, rispettivamente, la deroga alle prescrizioni tecniche e la deroga per interventi sui beni sottoposti a vincolo di tutela o in aree soggette a vincolo paesaggistico).

Con riferimento alla deroga per gli interventi su beni soggetti a tutela, è prevista la possibilità di mettere in atto soluzioni che garantiscano almeno un livello di “accessibilità equivalente”, ovvero che ne migliorino le condizioni di accessibilità in modo che una persona con disabilità possa: a) muoversi anche se con l’aiuto di un accompagnatore o, nel caso di grandi aree, di mezzi ‘leggeri’ attrezzati; b) raggiungere solo alcune parti significative del bene o dell’area (concetto di visitabilità) e, per le restanti parti, avere la disponibilità di adeguati supporti informativi che permettano di conoscere e capire il medesimo; c) avere a disposizione idoneo materiale tattile e visivo, audioguide, etc. (facilitatori). (art. 4 lett. B e art. 29 D.G.R.V. cit., all. B).

La deroga è ammessa solo se il privato interessato presenti uno specifico progetto alternativo che risponda a dette caratteristiche, come prescritto dall’art. 7 d.m. 236/1989.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Accorgimento per presentare una utile istanza di accesso agli atti

02 Lug 2025
2 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’istanza ostensiva non deve essere accolta dal Comune applicando le norme sull’accesso civico (che, a differenza di quelle in tema di accesso documentale, non richiedono la sussistenza in capo all’istante di un interesse personale all’accesso), qualora tale normativa non sia stata invocata nella richiesta di accesso agli atti, formulata espressamente ai soli sensi degli artt. 22 ss. l. 241/1990.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il Giudizio delle Commissioni nei concorsi pubblici

02 Lug 2025
2 Luglio 2025

Il dott. Riccardo Renzi ha redatto una nota sul Giudizio delle Commissioni nei concorsi pubblici tra discrezionalità tecnica e sindacato giurisdizionale, in commento alla Sentenza del TAR Catania n. 4301/2024.

Riccardo_Renzi_Italia_Jus_Il Giudizio delle Commissioni nei Concorsi Pubblici tra Discrezionalità Tecnica e Sindacato Giurisdizionale

Illegittimo il divieto di check-in da remoto per le locazioni brevi

02 Lug 2025
2 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che, in materia di locazioni brevi, è illegittima la circolare del Ministro dell’interno del 18 novembre 2024 volta ad introdurre l’obbligo per i gestori di strutture ricettive di identificare de visu gli ospiti, per contrasto con l’art. 109, co. 3 TULPS, nonché per violazione del principio di proporzionalità, non emergendo ragioni per escludere che la verifica dell’identità da remoto sia in grado di garantire ugualmente l’ordine e la sicurezza pubblica con minor pregiudizio dei destinatari.

L’identificazione de visu, di per sé, non garantisce l’ordine e la sicurezza pubblica cui mira esplicitamente la circolare ministeriale, poiché non elide il rischio che, dopo il primo contatto, l’alloggio possa essere comunque utilizzato anche da soggetti non identificati dal gestore/proprietario dell’immobile locato.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Avvalimento per la certificazione di parità di genere

02 Lug 2025
2 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che è consentito il ricorso all’avvalimento per comprovare il possesso della certificazione di parità di genere, ex art. 108, co. 7 d.lgs. 36/2023. Tuttavia, è necessario che il predetto contratto di avvalimento individui le risorse umane e materiali, i protocolli organizzativi ed i piani aziendali, espressione del know how specifico attestato dalla certificazione, pena la nullità del contratto stesso ex art. 104, co. 1 d.lgs. cit.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Conforme a Costituzione il termine di 12 mesi per l’annullamento d’ufficio dei provvedimenti a tutela del patrimonio culturale

01 Lug 2025
1 Luglio 2025

La Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 21-nonies l. 241/1990, nella parte in cui stabilisce in via generale il termine finale di 12 mesi (dal momento di adozione dell’atto invalido) per l’esercizio da parte della P.A. del potere di annullamento d’ufficio di provvedimenti ampliativi illegittimi, e dunque anche con riferimento alle autorizzazioni che riguardano l’interesse culturale, nonostante il suo preminente rilievo costituzionale.

La fattispecie all’origine dell’intervento della Corte riguarda l’impugnazione per tardività dell’annullamento di un’autorizzazione all’esportazione all’estero (il cd. attestato di libera circolazione) di un quadro, adottato a distanza di sei anni dal suo rilascio, perché rilevatosi d’autore.

L’interesse culturale trova adeguata tutela nel procedimento di primo grado, sia per effetto di più disposizioni della l. 241/1990 - che, con riguardo alla disciplina generale di diversi istituti di semplificazione, prevede un regime di maggiore protezione per gli “interessi sensibili” - sia per effetto del regime di speciale e puntuale tutela dettato dal codice dei beni culturali (d.lgs. 42/2004).

Inoltre, il termine di decadenza accresce l’efficienza dell’azione amministrativa e influisce sulla qualità del processo decisionale di primo grado. Per un verso, la norma dà rilievo al tempo come garanzia di certezza nella relazione tra P.A. e amministrato e, per altro verso, dà stabilità al titolo pubblico che è utilizzato dal destinatario nei suoi successivi rapporti con i terzi.

Post di Daniele Iselle e  avv. Alberto Antico 

Read more

Istanza di titolo edilizio o paesaggistico: bisogna inviare la comunicazione di avvio del procedimento al vicino?

01 Lug 2025
1 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che il proprietario di un immobile confinante con quello oggetto di richiesta di permesso di costruire o di autorizzazione paesaggistica non può essere considerato come soggetto direttamente interessato al provvedimento e, quindi, non sussiste alcun obbligo per la P.A. di dargli comunicazione dell’avvio di procedimento preordinato al rilascio di un titolo abilitativo di un intervento sul fondo limitrofo, neppure se questi si sia già opposto a precedenti iniziative edilizie, fermo restando che ciò non comporta alcuna lesione delle sue facoltà procedimentali, data la possibilità di intervento volontario nel procedimento di rilascio, assicurata dall’art. 9 l. 241/1990.

Post di Fiorenza Dal Zotto – funzionaria comunale

Read more

Competenze dei Comuni in materia paesaggistica e differenziazione dalle competenze edilizie

01 Lug 2025
1 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che, ai sensi dell’art. 146, co. 6 d.lgs. 42/2004, le Regioni possono delegare l’esercizio delle funzioni autorizzatorie in materia paesaggistica ai Comuni solo se questi dispongono di strutture in grado di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia. Con tale disposizione viene sancito il principio di separazione tra le funzioni paesaggistica, da un lato, e urbanistico-edilizia, dall’altro, il quale poggia sulla necessità di evitare che la valutazione urbanistica possa incidere sull’autonomia di quella, superiore e delegata, paesaggistica.

Benché sull’interpretazione della norma si registrino variegate posizioni giurisprudenziali, talune più rigorose nell’imporre una distinzione fisica degli uffici e delle persone a essi adibiti, è preferibile la lettura che bilancia il valore portato dalla norma de qua con le evidenti difficoltà organizzative dei piccoli Comuni, secondo la quale la differenziazione in parola riguarda la sostanza delle valutazioni e delle attività, dovendosi perciò assicurare la separazione dei procedimenti e non potendosi pretendere, specie negli Enti locali di ridotte dimensioni, anche la divaricazione dei settori o uffici e la distinzione soggettiva dei relativi soggetti apicali. Pertanto, sebbene la differenziazione sia meglio perseguibile con la distinzione dei soggetti titolari delle rispettive competenze amministrative, in assenza di una specifica regola di incompatibilità soggettiva, deve essere prediletta un’esegesi conforme all’autonomia e alle carenze organizzative dei Comuni, tale per cui la differenziazione deve almeno essere assicurata a livello istruttorio e/o di responsabile del procedimento, al fine di garantire, nella sostanza, l’acquisizione di adeguato e autonomo apporto conoscitivo rispetto alla valutazione ambientale.

Non rileva che i responsabili facciano capo a un medesimo settore comunale e quindi a uno stesso dirigente, né tantomeno che il dirigente in questione e il responsabile del procedimento di autorizzazione paesaggistica collaborino nell’ambito della commissione edilizia, poiché ciò che conta è la divaricazione oggettiva dell’attività e non quella soggettiva degli organi.

Post di Fiorenza Dal Zotto – funzionaria comunale

Read more

Prescrizione della responsabilità amministrativa e obblighi istruttori nella concessione di contributi pubblic

01 Lug 2025
1 Luglio 2025

Il dott. Riccardo Renzi ha redatto una nota sulla responsabilità amministrativa e gli obblighi istruttori nella concessione di contributi pubblici: il dies a quo della prescrizione nella più recente giurisprudenza contabile,ù

Riccardo_Renzi_Italia_Ius_Responsabilità amministrativa e obblighi istruttori nella concessione di contributi pubblici

Nel caso di sopravvenuta inefficacia del provvedimento amministrativo permane l’interesse a ricorrere?

01 Lug 2025
1 Luglio 2025

Il dott. Riccardo Renzi ha redatto una nota sull’interesse a ricorrere e l’inefficacia sopravvenuta del provvedimento amministrativo, in commento a TAR Campania, Sez. VII, n. 4558/2025.

Riccardo_Renzi_Italia_Ius

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC