SCIA e garanzie partecipative del privato

09 Lug 2025
9 Luglio 2025

Il TAR Basilicata ha affermato che la natura giuridica della SCIA, che non è una vera e propria istanza di parte per l’avvio di un procedimento amministrativo poi conclusosi in forma tacita, bensì una dichiarazione di volontà privata di intraprendere una determinata attività ammessa direttamente dalla legge, induce a escludere che l’Autorità procedente, dinanzi ad una SCIA inefficace (per mancanza dei presupposti), debba comunicare al segnalante l’avvio del procedimento di dichiarazione di inefficacia, o anche il preavviso di rigetto ex art. 10-bis l. 241/1990.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

SCIA in sanatoria e preavviso di rigetto

09 Lug 2025
9 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha annullato un diniego di SCIA in sanatoria ex art. 37, co. 4 d.P.R. 380/2001 (nel testo antecedente alla cd. riforma Salva casa) – il quale provvedimento non è riconducibile ai provvedimenti inibitori previsti per la SCIA dall’art. 19 l. 241/1990 – per non essere stato preceduto dal preavviso di rigetto ex art. 10-bis l. 241/1990.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La SCIA edilizia in sanatoria

09 Lug 2025
9 Luglio 2025

Il TAR Basilicata ha affermato che la SCIA si pone quale eccezione al generale principio del tempus regit actum che regge l’attività procedimentale della P.A., in ragione di due elementi: l’assenza di un procedimento amministrativo, essendo la SCIA atto del privato segnalante, e la possibilità di iniziare immediatamente l’attività dalla data di presentazione della SCIA stessa.

In tal senso, il potere di verifica e di controllo va esercitato dalla P.A. con riferimento ai requisiti e presupposti di legge per l’avvio dell’attività esistenti al momento della presentazione della SCIA e della realizzazione delle opere in essa considerata.

Il TAR ha applicato questi principi alla SCIA in sanatoria ex art. 37 d.P.R. 380/2001, nel testo antecedente alla cd. riforma Salva casa.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La SCIA in sanatoria ex art. 37 T.U. edilizia, nel testo antecedente alla cd. riforma Salva casa

09 Lug 2025
9 Luglio 2025

Il TAR Basilicata ha affermato che l’art. 37 d.P.R. 380/2001, nel testo antecedente alla cd. riforma Salva casa (d.l. 69/2024, come convertito dalla l. 105/2024), non assegna al silenzio serbato dal Comune alcun valore provvedimentale: di qui la necessaria qualificazione di esso quale silenzio-inadempimento.

Si segnala che in realtà la questione è oggetto di dibattito giurisprudenziale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Improcedibilità dell’appello per sopravvenuta carenza d’interesse e compensazione delle spese:

09 Lug 2025
9 Luglio 2025

Il dotto Riccardo Renzi ha redatto una nota  sulla improcedibilità dell’appello per sopravvenuta carenza d’interesse e la compensazione delle spese: il perimetro applicativo dell’art. 35, comma 1, lett. c), c.p.a. nel processo amministrativo, in commento al Consiglio di Stato, Sez. V, n. 5598 del 2025.

Riccardo_Renzi_Italia_Jus_Improcedibilità

Alle costruzioni che si fanno a confine con le piazze e le vie pubbliche non si applica il d.m. 1444/1968

08 Lug 2025
8 Luglio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 879, co. 2 c.c. contempla un esonero dal rispetto delle distanze legali per le costruzioni a confine con piazze e vie pubbliche, da riferirsi anche alle costruzioni a confine delle strade di proprietà privata gravate da servitù pubbliche di passaggio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Abusivismo edilizio in vincolo idraulico e in vincolo paesaggistico

08 Lug 2025
8 Luglio 2025

Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che, ai fini della determinazione della fascia di rispetto di 10 metri dall’alveo demaniale ex art. 96, lett. f r.d. 523/1904, il criterio per determinare i limiti dell’alveo appartenente al demanio è quello della “piena ordinaria”, intesa come il livello idrico superato nel 75% delle osservazioni effettuate in un lungo periodo, ovvero, in mancanza di misurazioni, come il livello idrico stimato mediante modelli idrologico-idraulici con frequenza analoga, pari a un tempo di ritorno di 1,333 anni.

Ai fini dell’accertamento della compatibilità paesaggistica, ex art. 167, co. 4 d.lgs. 42/2004, qualunque incremento di volume, anche se tecnico o interrato, o di superficie utile, preclude la possibilità di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica postuma.

L’autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo presupposto rispetto al permesso di costruire: la sua mancanza esclude la possibilità di rilascio della sanatoria edilizia, ai sensi dell’art. 36 d.P.R. 380/2001.

L’ordine di demolizione di interventi edilizi abusivi su beni culturali o paesaggistici, ancorché realizzati anteriormente alla modifica dell’art. 167 d.lgs. 42/2004 ad opera dell’art. 27, co. 1 d.lgs. 157/2006, è legittimamente applicabile, trattandosi di misura di natura ripristinatoria riconducibile all’amministrazione attiva e non di sanzione amministrativa in senso stretto, con conseguente inapplicabilità del principio di irretroattività previsto per le sanzioni dalla l. 689/1981.

In materia di repressione degli abusi edilizi, non è configurabile un affidamento incolpevole idoneo a preservare l’opera abusiva, neppure per effetto del tempo trascorso dalla sua realizzazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il potere di autotutela esecutiva possessoria della P.A. sui beni pubblici

08 Lug 2025
8 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che l’autotutela esecutiva di cui all’art. 823, co. 2 c.c. presuppone, per il suo legittimo esercizio, la dimostrazione che il bene in questione appartenga al demanio o al patrimonio indisponibile, presumendosi da siffatta qualità, iuris et de iure, la sua preordinazione al soddisfacimento di determinati interessi pubblici. Viceversa, non richiede la prova del possesso anteriore o di un diritto di proprietà ininterrotto per oltre venti anni, non essendo i beni demaniali e quelli del patrimonio indisponibile suscettibili di usucapione.

Il potere di autotutela esecutiva possessoria sui beni di proprietà pubblica compete ai dirigenti, atteso che la riforma degli Enti locali ha comportato l’affermazione di un principio generale in ordine alla distinzione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni di gestione della P.A., riservando le seconde alle figure amministrativo-dirigenziali, ivi compreso il potere di sgombero di proprietà comunali che non ha contenuto politico, trattandosi di attività di mera gestione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Obblighi di Trasparenza per i Dirigenti Pubblici

08 Lug 2025
8 Luglio 2025

Il dott. Riccardo Renzi ha predisposto una nota sugli obblighi di Trasparenza per i Dirigenti Pubblici: Stato dell’Arte e Indicazioni ANAC alla luce dell’art. 14 del D.lgs. 33/2013.

Riccardo_Renzi_Italia_Ius_Obblighi di Trasparenza per i Dirigenti Pubblici

Le proroghe disposte dalla normativa emergenziale

08 Lug 2025
8 Luglio 2025

Nel caso di specie, il privato ritirava un permesso di costruire (PdC) il 5 febbraio 2020 e comunicava l’avvio dei lavori il 29 maggio 2020. Il 16 dicembre 2024 presentava una SCIA in variante. Il Comune la inibiva, considerando il PdC decaduto in data 29 maggio 2023 (tre anni dopo l’inizio lavori).

Il TAR Veneto ha dissentito.

In forza della normativa emergenziale (art. 103, co. 2 d.l. 18/2020, come convertito dalla l. 27/2020), l’efficacia dell’inizio lavori è rimasta latente fino 31 marzo 2022 (data di cessazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 1, co. 1 d.l. 221/2021, come convertito dalla l. 11/2022) e ha beneficiato della proroga di 90 giorni, arrivando così al 29 giugno 2022. Tale ultima data rappresenta il dies a quo per il decorso del termine triennale per il completamento dei lavori.

È questo un caso di proroga automatica, operante ex lege, al contrario di quelle disposte dalle successive normative emergenziali (quali l’art. 10, co. 4 d.l. 76/2020 e l’art. 10-septies d.l. 21/2022) che richiedono una specifica comunicazione del soggetto interessato ad avvalersene resa prima della scadenza dei termini.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC